Ennio Alessandro Rossi

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Potrebbe per esempio la legge prevedere che all'atto , il venditore incassi il corrispettivo con assegni speciali congelati per 15 giorni sul conto corrente dell'impresa, e poi alla comunicazione del Notaio che nulla osta , il via libera.
Semplice, veloce, induce le ditte ed i privati venditori ad andar via dritti, il compratore a non fare il tiranno, nessuna speculazione su interessi, consegna immedita dell'immobile, nessun problema con il creditore ipotecario banca (un altro problema grave e reale ) che oggi prevale sul privilegio dato dalla trascrizione del preliminare .
Se il venditore non ha nulla da temere, non vedo alcun incaglio

L' ipotesi sopra, invece Vi persuade ?
....Visto che il problema esiste ( vedi inchiesta allegata fatta dal sottoscritto ed un giornalista del sole 24 ore )
 

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bolognaprogramme

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L' ipotesi sopra, invece Vi persuade ?
....Visto che il problema esiste ( vedi inchiesta allegata fatta dal sottoscritto ed un giornalista del sole 24 ore )


Io credo che sia proprio assurdo tenere bloccati i soldi dell'acquirente, soprattutto in caso di vendite a catena.

Piuttosto, si fornisca ai notai lo strumento atto a tutelare l'acquirente.
 

Daniele 78

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Io credo che sia proprio assurdo tenere bloccati i soldi dell'acquirente, soprattutto in caso di vendite a catena.

Piuttosto, si fornisca ai notai lo strumento atto a tutelare l'acquirente.
Per la serie hai un tumore??? Lo estraiamo a forza di bombe chimiche. Il tumore muore ma muore anche il corpo che lo ospita. Possibile che con l'incrocio di banche dati camera commercio, casse edili, ecc. non si riesca a scovare chi rovina il mondo dell'impresa edile?? Per esperienza diretta con certi personaggi li agami da un chilometro: non pagano nessuno, non pagano contributi di nessun genere non lavorano mai in sicurezza (in dispregio delle più elementari forme) non dovrebbe essere tanto difficile scovarli...
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Gli interessi sulle somme depositate, al netto delle spese di gestione del servizio, sono finalizzati a rifinanziare i fondi di credito agevolato, riducendo i tassi della provvista dedicata, destinati ai finanziamenti alle piccole e medie imprese, individuati dal decreto di cui al comma 67.
Io non sono mai stato molto tenero con le banche ma dal testo della norma a onor del vero la destinazione finale degli interessi è altra
 

RomanoRomano

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Credo che non sia una buona notizia.
Notaio Massimo d'Ambrosio - Pescara

Bravissimo. Ha centrato perfettamente la questione.
Confido che venditore e acquirente possano scegliere di comune accordo - eventualmente anche in forma scritta - di sollevare il notaio da questo compito e, come è giusto e logico, consegnare quanto dovuto nel momento stesso del rogito.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
lRagionamento rispettabile , ma manca la vera risposta ( ma quel poveretto che ha pagato la casa e si trova che il proprietario è un altro , a quello chi ci pensa ?)
l'intervento a mio parere è un po' notaio centrico (notai onesti o non onesti, oneri a carico del professionista etc ) e solo in parzialmente in tema
Oltre la critica , obiettivo fermo ossia il diritto del poveretto , la proposta
Ci provo :

Potrebbe per esempio la legge prevedere che all'atto , il venditore incassi il corrispettivo con assegni speciali congelati per 15 giorni sul conto corrente dell'impresa, e poi alla comunicazione del Notaio che nulla osta , il via libera.
Semplice, veloce, induce le ditte ed i privati venditori andar via dritti, il compratore a non fare il tiranno, nessuna speculazione su interessi, consegna immedita dell'immobile, nessun problema con il creditore ipotecario banca (un altro problema grave e vero ) che oggi prevale sul privilegiato divenuto tale per effetto della trascrizione del preliminare .
Se il venditore non ha nulla da temere, non vedo alcun incaglio[/quote
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confrontare quanto avevo postato e proposto il 17 marzo 2014 pressochè identico con quanto affermato dal presidente di assoedilizia, achille colombo intervistato da Idealista.it il 19 maggio 2014 (n.d.r : ecco come ritengo verrà cambiata la norma : una soluzione ragionevole)

domanda : quale potrebbe essere, dunque, la soluzione?


risposta : la nostra idea è, quantomeno, suggerire in alternativa la facoltà per l'acquirente di optare per la formula della costituzione di un fondo in banca, sempre soggetto alle medesime norme per lo svincolo delle somme, quindi con la stessa logica e lo stesso meccanismo previsto da questa procedura per il notaio, e con la medesima destinazione dei fondi. bisogna garantire i diritti del venditore, è necessaria una norma che preveda per l'acquirente la facoltà di optare per il versamento su un conto corrente in banca vincolato, che abbia la stessa logicac. in poche parole, è necessario spersonalizzare il rapporto
 
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