masagu

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Quindi ritornando ad A e B se A eredita una casa e dovesse venire a mancare B non avrà nulla ma solo i discendenti di A? :basito:
 
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B

boghes

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Quindi ritornando ad A e B se A eredita una casa e dovesse venire a mancare B non avrà nulla ma solo i discendenti di A? :basito:
In assenza di disposizioni testamentarie è la legge che stabilisce chi subentra al patrimonio lasciato dal de cuius. In questo caso abbiamo la cosiddetta successione per legge. Uno schema molto esauriente, per il caso in questione.
Se il de cuius lascia:
- solo il coniuge: (senza figli, nel loro discendenti, ne genitori o altri ascendenti, ne fratelli o sorelle o loro discendenti) l' eredità va per legge tutta al coniuge (art. 583 c.c.)
- coniuge e un figlio: (legittimo, naturale, legittimato o adottivo) l' eredità si devolve tra coniuge e figlio in parti uguali quindi 1/2 e 1/2. Al coniuge va anche il diritto di abitazione sulla casa familiare. (art. 566 e 581 c.c)
- coniuge e due figli: l' eredità va 1/3 al coniuge, 1/3 al primo figlio e 1/3 al secondo figlio (art. 566 e 581 c.c)
- coniuge e tre o più figli: in questo caso 1/3 va al coniuge e gli altri 2/3 si dividono in parti uguali tra i figli (art. 566 e 581 c.c)
- coniuge e fratelli o sorelle del de cuius: ( in assenza di di figli e di ascendenti). In questo caso i 2/3 dell' eredità spettano al coniuge. L' altro terzo si divide tra le sorelle e fratelli germani. Se vi sono fratelli e sorelle unilaterali oltre ai frateli germani, a quelli unilaterali spetta la metà della quota spettante ai fratelli germani.
I fratelli germani sono coloro che discendono da stesso padre e stessa madre, mentre quelli unilaterali sono coloro che hanno in comune un solo genitore.
- coniuge e un nipote (figlio di fratello o sorella premorti): 2/3 vanno al coniuge e 1/3 al nipote. Nel caso che i nipoti siano più di uno il terzo si divide tra quanti sono i nipoti
- coniuge ed entrambi i genitori del de cuius (in assenza di figli, fratelli o sorelle): 2/3 vanno al coniuge e 1/3 si divide in parti uguali tra i genitori, ossia 1/6 a ciascuno
- coniuge e un solo genitore del de cuius (in assenza di figli, fratelli o sorelle): i 2/3 vanno al coniuge e 1/3 va al genitore del de cuius
- coniuge e i nonni (in mancanza di altri parenti più rossimi): i 2/3 vanno al coniuge mentre 1/3 si divide tra i nonni in parti uguali
- coniuge, genitori o altri ascendenti e fratelli o sorelle (in mancanza di figli): i 2/3 vanno sempre al coniuge, 1/12 ai fratelli e sorelle da dividersi in parti uguali, i rimanenti 3/12 ai genitori o altri ascendenti
- coniuge putativo: si presentano due casi:
a) quando il matrimonio è stato dichiarato nullo dopo la morte di uno dei coniugi e quello superstite viene riconosciuto in buona fede la legge prevede la stessa quota atribuita al coniuge non putativo secondo quanto esposto più sopra
b) quando la persona della cui eredità si tratta è legata da valido matrimonio al momento della morte, il coniuge putativo è escluso dalla successione
- coniuge separato: anche qui vi sono due casi
a) coniuge separato a cui non è stata addebitata la separazione, con sentenza passata in giudicato, spetta la stessa quota che spetta al coniuge non separato
b) coniuge separato a cui sia stata addebitata la separazione, con sentenza passata in giudicato, spetta un assegno vitalizio, se al momento dell' apertura della successione (data di morte del de cuius) godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto. In questo caso l' assegno è commisurato in base alle sostanze ereditarie e alla qualità e numero degli eredi legittimi e non è comunque superiore a ciò di cui godeva prima della morte del coniuge. Stessa disposizione si applica nel caso in cui la separazione sia stata addebitata ad entrambi i coniugi.
- coniuge divorziato: il coniuge divorziato non ha diritto all' eredità. Se il coniuge divorziato superstite è titolare di assegno periodico, il tribunale gli assegna una quota della pensione di reversibilità, proporzionata al periodo di durata del matrimonio.
- un figlio (in mancanza del coniuge): l' eredità si devolve tutta al figlio
- due figli (in mancanza del coniuge): l' eredità si divide in parti uguali tra i figli
- tre o più figli (in mancanza di coniuge): l' eredità si divide in parti uguali tra tutti i figli
- un figlio e un nipote (figlio di figlio premorto): l' eredità si divide in parti uguali tra il figlio del de cuius ed il nipote che entra in rapresentanza del padre premorto.
- uno o più figli non riconoscibili (quando essi hanno diritto al mantenimento, all' istruzione e all' educazione ai sensi dell' art. 279 del c.c.) spetta l' assegno vitalizio pari all' ammontare della rendita della quota di eredità alla quale avrebbero diritto se fossero stati riconosciuti
- padre e madre (senza lasciare coniuge, figli, ne fratelli e sorelle o loro discendenti), l' eredità si divide in parti uguali tra il padre e la madre
- un solo genitore (senza lasciare coniuge, ne figli, ne fratelli o sorelle o loro discendenti) l' eredità spetta tutta al genitore
- nonni e bisnonni (senza lasciare coniuge, ne figli, ne fratelli o sorelle o loro discendenti) l' eredità spetta tutta ai nonni o al nonno superstite in quanto essa è devoluta all' ascendente di grado più vicino, senza distinzione di linea
- fratelli e sorelle (senza lasciare coniuge, ne figli, ne genitori, ne altri ascendenti) l' eredità si divide in parti uguali tra tutti i fratelli
- fratelli, sorelle e genitori (senza lasciare ne coniuge ne figli): in questo caso l' eredità si devolve metà ai genitori da dividersi in due parti uguali e l' altra metà andrà ai fratelli da dividersi sempre in parti uguali
- parenti oltre il sesto grado: in questo caso l' eredità si devolve allo Stato. Un' ipotesi comunque alquanto rara.

Schema successione in presenza di testamento:

Con testamento

Eredi

Quota di legittima

Quota disponibile

Coniuge vivente
Coniuge
(in mancanza di figli e senza ascendenti)
50% eredità + diritto abitazione
50% eredità
Coniuge
+
33,33% eredità + dir. abitazione
33,33% eredità
Figlio unico
(anche se viventi gli ascendenti)
33,33% eredità
Coniuge
+
25% eredità + dir. abitazione
25% eredità
2 o più figli
(anche se viventi gli ascendenti)
50% eredità in parti uguali
Coniuge
+
50% eredità + dir. abitazione
25% eredità
Ascendente/i
(senza figli)
25% eredità
Senza coniuge
Figlio unico
(anche se viventi gli ascendenti)
50% eredità
50% eredità
2 o più figli
(anche se viventi gli ascendenti)
66,66% eredità in parti uguali
33,33% eredità
Ascendente/i
(senza figli)
33,33% eredità
66,66% eredità
Senza figli e ascendenti

Niente
Intera eredità
 
J

JERRY48

Ospite
Per essere più comprensibile:
SUCCESSIONE PER TESTAMENTO

Ai sensi dell’art. 587 cod. civ. il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.
Ai sensi dell’art. 601 cod. civ., il testamento può essere olografo (disciplinato dall’art. 602 cod. civ.) ovvero il testamento per atto di notaio, che può essere pubblico (art. 603 cod. civ.) o segreto (art. 604 cod. civ.).
Ai sensi dell’art. 536 cod. civ., le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità (cd. quota legittima) o altri diritti nella successione sono: il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali, gli ascendenti legittimi. Ai figli legittimi sono equiparati i legittimati e gli adottivi. A favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali.
La quota disponibile, è la parte di eredità che il testatore può devolvere a suo piacimento senza però ledere i diritti dei legittimari.
Vediamo ora le quote, tenendo presente le quote di legittima che non possono essere violate:
  • quando c’è solo il coniuge
    • 1/2 coniuge (+ diritto di abitazione della casa coniugale) – 1/2 quota disponibile (art. 540 cod. civ.)
  • quando c’è solo un figlio
    • 1/2 figlio – 1/2 quota disponibile (art. 537, comma 1, cod. civ.)
  • quando ci sono due o più figli
    • 2/3 figli – 1/3 quota disponibile (art. 537, comma 2, cod. civ.)
  • quando al coniuge concorre un figlio
    • 1/3 coniuge (+ diritto di abitazione della casa coniugale) – 1/3 figlio – 1/3 quota disponibile (art. 542, comma 1, cod. civ.)
  • quando al coniuge concorrono due o più figli
    • 1/4 coniuge (+ diritto di abitazione della casa coniugale) – 1/2 figli – 1/4 quota disponibile (art. 542, comma 2, cod. civ.)
  • quando oltre al coniuge concorrono degli ascendenti
    • 1/2 coniuge (+ diritto di abitazione della casa coniugale) – 1/4 ascendenti – 1/4 quota disponibile (art. 544 cod. civ.)
 

masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Bene Jerry48 (a proposito...bentornato!):ok:[DOUBLEPOST=1406103356,1406103102][/DOUBLEPOST]
In assenza di disposizioni testamentarie è la legge che stabilisce chi subentra al patrimonio lasciato dal de cuius. In questo caso abbiamo la cosiddetta successione per legge. Uno schema molto esauriente, per il caso in questione.
Se il de cuius lascia:
- solo il coniuge: (senza figli, nel loro discendenti, ne genitori o altri ascendenti, ne fratelli o sorelle o loro discendenti) l' eredità va per legge tutta al coniuge (art. 583 c.c.)
Sei sicuro di questo borghes? Si era detto che in mancanza di figli l'altra metà andava ai discendenti di A.... leggi il post di Nem e di Jerry48 :occhi_al_cielo:
 

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