ragiona

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buon giorno, vi propongo il seguente quesito: ho un figlio – proprietario al 50% di un appartamento dove ha la residenza anagrafica – che ha affittato una stanza in un altro comune (distante + di 100 km) per frequentare un dottorato per il quale percepisce un assegno annuo. Dalle ricerche che ho fatto mi pare di capire che – trattandosi di contributo esente da IRPEF - posso continuare a considerare mio figlio fiscalmente a carico, portando quindi in detrazione sul mio 730 le sue spese mediche nonché il canone di affitto( sia pure nei limiti stabiliti), come ho potuto fare da quando era studente universitario. Vorrei tuttavia una conferma grazie e cordiali saluti
 

alberto bianchi

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Se l'assegno è equiparato ad una borsa di studio ed è erogato dall'università statale ai fini fiscali è considerato "rimborso spese", e come tale non è soggetto ne a contributi previdenziali e tantomeno ad IRPEF. Pertanto puoi mantenere a carico tuo figlio e detrarre la quota di locazione prevista dalla legge, € 2633 ( salvo variazioni successive).
 

ragiona

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alberto bianchi ti ringrazio per la conferma che mi hai dato. Solo per la precisione puntualizzo che l'emolummento percepito non ha natura di "rimborso spese" ma è una vera e propria borsa di studio, assoggettata a solo contributo INPS (gestione separata), ma non a IRPEF, dalla quale è infatti esente
 

alberto bianchi

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Proprietario Casa
alberto bianchi ti ringrazio per la conferma che mi hai dato. Solo per la precisione puntualizzo che l'emolummento percepito non ha natura di "rimborso spese" ma è una vera e propria borsa di studio, assoggettata a solo contributo INPS (gestione separata), ma non a IRPEF, dalla quale è infatti esente

Hai ragione. Intendevo dire che ai fini IRPEF, la borsa di studio, viene considerata alla stregua di "rimborso spese", per dire che non è imponibile.
Ho un caso pratico, una nipote laureata in medicina, che si sta specializzando e si trova nella stessa situazione di tuo figlio.
Per quanto riguarda i contributi previdenziali, so che l'Università li versa all'Inps, ma in questo momento non ricordo se vengono materialmente trattenuti a mia nipote oppure se se li accolla l'Università.
Però la sostanza non cambia, l'importante è che abbiano entrambi la copertura.
Buona Domenica.
 

ragiona

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mi riallaccio - a molta distanza di tempo - alla discussione, per inserire altri elementi. Avendo avuto l'occasione di sottoporre il quesito ad un ufficio informazioni dell' Agenzia delle Entrate, mi e' stato precisato che il canone pagato materialmente dal figlio studente (in quanto intestatario del contratto di affitto, e comunque utilizzando i soldi del proprio "stipendio" di dottorando ancorchè esente da IRPEF) non consentirebbe la deducibilita' da parte del genitore, che deve infatti dichiarare in sede di 730 che tale onere è stato da lui (genitore) sostenuto ed è quindi rimasto a suo carico. Diversamente sarebbe se il pagamento (ad es. il bonifico come nel mio caso) venisse fatto dal genitore stesso, venedosi in tal caso a configurare il "sostenimento" dell'onere. Mi è stato inoltre precisato che non risultano risoluzioni in materia da parte dell'Agenzia. Gradirei un ulteriore parere su quanto sopra sposto. Grazie e buona Befana a tutti!!
 

anute

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Buona sera!
Sono una dottoranda e mi sto informando proprio sulle questioni che lei poneva qualche anno fa. Lette le risposte, mentre cercavo di informarmi sullo stesso quesito, mi chiedo se posso, io stessa in prima persona, che pago un affitto a 300 km dal mio indirizzo di residenza, proprio per il dottorato, usufruire di queste agevolazioni.
Vi ringrazio se saprete fornire qualche nuova informazione. Bupna serata!
 

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