Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
suppongo che per fare i lavori di ristrutturazione @Zenzera avrà presentato una Comunicazione di Inizio Attività in comune dove il progettista nonché Direttore dei Lavori avrebbe dovuto allegare la situazione Ante operam e la Post operam visto che si sono abbattuti dei muri. La planimetria Ante operam dovrebbe rispecchiare la planimetria catastale, che si dovrebbe allegare alla documentazione, perché se non lo fosse significa che si sono già fatte delle modifica cioé degli abusi.
Se nella planimetria catastale c'é segnato la cabina di trasformazione dell'Enel si sarebbe evitato di proporre una modifica che non poteva essere fatta: l'abbattimento del muro comune.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Gia'. Infatti Zenzera ancora non ci ha chiarito "cosa" ha trovato oltre il muro demolito. Una cabina elettrica in servizio e' piuttosto pericolosa. C'e' una tensione in entrata compresa fra 20000 volt e 24000 a seconda della zona d'Italia in cui ci si trova ed una in uscita di 380 volts. C'e' poi un trasformatore grande almeno quanto un como' ed altre apparecchiature che ai profani non e' consentito neppure avvicinare. Zenzera, per favore, ci dai altri elementi?
 

Zenzera

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao, scusate se dopo aver posto il quesito mi sono dileguata, ma non sempre posso connettermi. Grazie a tutti per gli interventi.
Allora, la situazione è questa: i lavori riguardano solo l'interno e sono in regola. La cabina occupa un vano non molto grande che in planimetria risulta essere una stanza; la casa è molto grande e ancora nonci viviamo, cosicché non ci eravamo accorti della incongruenza fra planimetria e realtà. La cabina è raggiungibile dall'esterno attraverso in sottopassaggio cui si accede da un tombino, e per altro, siccome era murata con una parete sottilissima, poteva anche essere sfruttata, in nostra assenza, da dei ladri per penetrare indisturbati. Abbiamo anche gli atti delle compravendite precedenti e in nessuno risulta segnalata la presenza di questa cabina.
Mi pare di avervi detto tutto.
Cosa ne pensate?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
era murata con una parete sottilissima,
Un muro di cartongesso? Mi pare strano; sottilissimo è un aggettivo ma non una misura. Comunque fai una ricerca presso l'Enel, come ti è stato consigliato,per marcare le proprietà: se Enel non è in grado di dimostrare l'acquisizione del locale chiedigli dei soldi prima che loro facciano la pratica di riconosciumento dell' usucapione
Poi chiedi ad Enel la compartecipazione all'esecuzione di un muro più solido.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Una cabina dell'Enel e' riconoscibile da una targa che viene messa sulla porta di accesso. In genere si accede al locale attraverso una botola che deve avere dimensioni tali da consentire il passaggio di un trasformatore che tanto piccolo non e'. Per intenderci le sue dimensioni (quelle degli apparecchi piu' piccoli) sono circa cm 120-140 x 60-80 x 100-120(alt.) Se la botola non ha queste misure, comincio a pensare che hai scambiato una cabina con qualche altra cosa. Percio' cerca di individuare la targa che identifica la cabina. E' fatta di caratteri mobili e comunque c'e' il logo dell'Enel. No logo = No cabina.
 

Nando0113

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a Tutti riprendo da discussione in quanto sto valutando di acquistare una villetta nella quale al piano terra c`e una cabina ENEL , che da corrente al quantiere. Pare tutto in regola secondo Voi , ci possono essere rischi alla salute ? Potrei eventualmente chiedere di toglierla ? o aavetre altre info che possono aiutarmi a decidere ? Grazie
 

Schumy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Per esperienza diretta nel campo ti posso dire che normalmente le cabine elettriche sono tutte regolari dal punto di vista del possesso in quanto per la loro costruzione avviene nei seguenti modi:
All'interno dei fabbricati in un vano tipo, ad es. una cantina: il costruttore del fabbricato cede con atto notarile il vano all'Enel, alle volte ad un prezzo simbolicoed altre ad un prezzo concordato;
Costruzione all'esterno ed in posizione distaccata rispetto ad altri fabbricati: viene ceduto un ritto di terreno - sempre mediante rogito- sul quale l'Enel costruisce la cabina. Le operazioni di riordino del patrimonio tecnico dell'Enel con tutte le verifiche relative alle cabine sono state concluse intorno alla fine degli anni '90 a livello nazionale con la creazioni di appositi archivi nelle diverse Zone Territoriali dell'Enel. Questi archivi contengono le copie di tutti i rogiti o delle costituzioni delle servitu' dei locali o dei terreni ove sorgono le cabine. Difficilmente puo' essere sfuggito qualche locale. Ti assicuro che e' ztato veramente un lavoro capillare. In ogni caso, se anche fosse successo, sicuramente ormai sarebbe sotto usucapione e l' Enel non avrebbe nessuna difficolta' a far pronunciare una sentenza di tale tipo.
A seguito di alcune ricerche su Internet ho trovato questo interessante post. Vorrei sottoporre la mia situazione ovvero qualche anno fa ho acquistato una villetta di nuova costruzione a confine della villetta a 2,20 m circa è stata posizionata una cabina elettrica che serve tutta la zona di nuova costruzione circa 36 famiglie in appartamenti +24 villette il la mi contestazione è riferita ai 2,20 mt. Che non mi risultano regolari in quanto mi sembra di aver capito che la distanza minima anche dalla cassazione e determinata a a 3,5 m o superiori in caso di regolamenti comunali che solitamente ormai e si stabilisce su un minimo di 5 m, la mia domanda è come sia possibile che sia stata fatta installare una cabina al di sotto dei limiti di distanza? Un altra anomalia è il fatto che il terreno su cui questa cabina è stata installata non sia di proprietà del costruttore ma sia stata cesura dal Comune quindi in sostanza è lecito pensare che il Comune abbia favorito il costruttore regalandogli del terreno evitando così al costruttore di usare propri terreni a discapito delle costruzioni per l’istallazione della cabina? il mio dubbio può essere confermato?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
è lecito pensare che il Comune abbia favorito il costruttore regalandogli del terreno evitando così al costruttore di usare propri terreni a discapito delle costruzioni per l’istallazione della cabina?
Pensare è sempre lecito ...ma in iperbole si arriva alle "fanfaronate".

Una "cabina elettrica" è di proprietà della società elettrica ed a servizio delle utenze e non del costruttore, l'ubicazione viene scelta in modo da non creare servitù quindi le aree "pubbliche" sono privilegiate ...quindi la tua strampalata "teoria" non ha fondamento.

ho acquistato una villetta di nuova costruzione a confine della villetta a 2,20 m circa è stata posizionata una cabina elettrica che serve tutta la zona di nuova costruzione circa 36 famiglie in appartamenti +24 villette il la mi contestazione è riferita ai 2,20 mt. Che non mi risultano regolari in quanto mi sembra di aver capito che la distanza minima anche dalla cassazione e determinata a a 3,5 m o superiori in caso di regolamenti comunali che solitamente ormai e si stabilisce su un minimo di 5 m,

Premesso che le norme sulle distanze sono riferite alle misure minime degli spazi fra gli immobili (e dalla tua descrizione non si capisce se 2.20 ml. è la distanza della cabina dal tuo confine o dal tuo immobile...che in tal caso sarebbe a distanza irregolare)... esistono sentenze per le quali una cabina elettrica non è considerata un immobile ma un "vano tecnico" che può derogare dalle distanze fissate in ambito edilizio.


Quanto alle distanze fissate da norme volte alla protezione della salute pubblica... dirimente diventa il livello massimo trattato per la trasformazione nella cabina.

Ciò premesso va evidenziato che se tu hai acquistato l'immobile e la cabina elettrica era preesistente...non puoi dire che non conoscevi i fatti.

Ps
Come chi ti ha preceduto...riaprire una discussione datata è poco saggio...rischi che passi inosservata.
 

Schumy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Pensare è sempre lecito ...ma in iperbole si arriva alle "fanfaronate".

Una "cabina elettrica" è di proprietà della società elettrica ed a servizio delle utenze e non del costruttore, l'ubicazione viene scelta in modo da non creare servitù quindi le aree "pubbliche" sono privilegiate ...quindi la tua strampalata "teoria" non ha fondamento.



Premesso che le norme sulle distanze sono riferite alle misure minime degli spazi fra gli immobili (e dalla tua descrizione non si capisce se 2.20 ml. è la distanza della cabina dal tuo confine o dal tuo immobile...che in tal caso sarebbe a distanza irregolare)... esistono sentenze per le quali una cabina elettrica non è considerata un immobile ma un "vano tecnico" che può derogare dalle distanze fissate in ambito edilizio.


Quanto alle distanze fissate da norme volte alla protezione della salute pubblica... dirimente diventa il livello massimo trattato per la trasformazione nella cabina.

Ciò premesso va evidenziato che se tu hai acquistato l'immobile e la cabina elettrica era preesistente...non puoi dire che non conoscevi i fatti.

Ps
Come chi ti ha preceduto...riaprire una discussione datata è poco saggio...rischi che passi inosservata.
La distanza della cabina è 2mt dal confine ed è stata installata durante la realizzazione del complesso di ville, il mio perimetrale era giá esistente. Anche io ho letto sentenze che derogavano alle distanze ma ho letto anche sentenze come quelle di catania dove fissava il limite a 3,20 ordinando lo spostamento
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto