vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti. Ho il seguente problema. Affitto normalmente un appartamento con opzione cedolare secca e spese condominiali evidenziate in altra parte del contratto e tutto è sempre andato bene. Quando un potenziale inquilino chiede che il contratto venga stipulato con il suo datore di lavoro ( ad es. banca ) mi scoccio perché ci rimetto il 20% di tasse ma abbozzo e dico che il canone non è trattabile oppure chiedo un aumento. Il problema si complica quando chiedono che anche le spese condominiali rientrino nel canone, perché così vuole il datore di lavoro ( poste italiane ) e a questo punto ricalcolo l’importo tenendo conto delle tasse che dovrò pagare su questo finto reddito ( con i ringraziamenti del ministro del tesoro ), spero che il consuntivo delle spese non si scosti molto dal preventivo ( mi prendo un margine ) e comunico il nuovo importo al potenziale inquilino. Ulteriore complicazione è se vogliono anche le utenze ( acqua, luce, gas e rifiuti ) nel canone perché mi è quasi impossibile fare un stima, tasse comprese ( e se aumenta l’IVA? E se approvano la service tax? E se l’inquilino usa il boiler come un forsennato ?) . A questo punto congedo il potenziale inquilino ma mi chiedo, e giro la domanda al forum: sarebbe possibile inserire anche le spese delle utenze nel contratto, analogamente alle condominiali, con la clausola di conguaglio a fine esercizio o ci sono anche altre forme per gestire questa partita, a parte fare intestare le utenze all’inquilino com’è giusto che sia?

grazie
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Potreste prevedere che una somma forfetaria mensile, pari ad euro X, venga corrisposta ogni mese a titolo di acconto per i consumi relativi a Y, Z e W, prevedendo poi un conguaglio ogni sei mesi.
Ma ritengo che non sia una buona soluzione.
Può creare molti problemi.
Io penso che il principio generale, da cui non discostarsi mai, sia quello per cui il conduttore, quando prende possesso dell'immobile, intesta a sè tutte le utenze.
 

Giuseppe1975

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io le utenze le faccio sempre intestare all'inquilino per le spese condominiali nel contratto indico così:

Per gli oneri accessori le parti fanno applicazione della Tabella oneri accessori, allegato G al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, emanato ai sensi dell’articolo 4, comma 2, della legge n. 431/98.
Per i predetti oneri le conduttrici si impegnano a versare nel domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario 12 rate eguali anticipate di euro _____ (____/00) ciascuna scadente il giorno UNO di ogni mese, a titolo di acconto e salvo conguaglio.


Ciao
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
grazie ad entrambi,
mi consolidate la prassi che ho sempre seguito e continuerò a seguire: concordo con l'avvocato che il conguaglio sulle utenze può creare problemi con Agenzia delle Entrate che potrebbe vedervi un canone occulto.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Dovresti prevedere un contratto con canone ipotetico di €. 1000 mensile di cui €. 700 per conone e €. 300 per spese condominiali e di consumo, salvo conguaglio da farsi a fine anno
 

Elisabetta48

Membro Senior
Se uno nel contratto scrive che il canone è comprensivo delle spese condominiali, poi le scorpora dal calcolo dell'IRPEF e paga le tasse solo su quanto effettivamente percepito:
pag.29 delle istruzioni dell'Unico 2013 su cosa indicare come canone: "L’ammontare indicato non deve comprendere le spese di condominio, luce, acqua, gas, portiere, ascensore, riscaldamento e simili eventualmente incluse nel canone..."
Resta il problemino che la tassa di registro va pagata sulla cifra indicata come canone (non potendo nel tuo caso fare la cedolare secca) e l'altro problemino che se ti capitano in casa degli spreconi, non ci paghi le tasse su, ma nemmeno ti rimane qualcosa di affitto. A meno di non mettere una clausola tipo: "le spese condominiali sono comprese nel canone per un importo massimo mensile (o massimo annuale...) di tot euro. Ogni eccedenza dovrà essere conguagliata entro..."
Una volta avevo dato un appartamento per uso foresteria per due mesi. Meno male che le spese erano saldate a parte perchè l'occupante in due mesi aveva speso=sprecato 1300 euro di gas per il riscaldamento. A onor del vero andandosene aveva ammesso "Sì tenevo un po' caldino...". Fosse stato compreso nel canone, tolte le spese non restava nulla
 

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