rosaemario

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera,
ho un quesito da porre e ringrazio anticipatamente chi mi vorrà aiutare:
da ben tre anni l'inquilina di un negozio (approfittando delle controversie tra due sorelle comproprietarie) paga l'affitto pro-quote non in un'unica soluzione bensì in date diverse, quella che abita nella stessa città ha la priorità e lo incassa direttamente in contanti, mentre l'altra che abita in un altra regione riceve il bonifico a piacimento di date scelte dall'inquilina.
Richiamata ogni volta all'obbligo di versare il dovuto affitto nella stessa data, visto che gli affitti vanno pagati per intero e non dimezzati, l'inquilina negando il fatto continua con tali comportamenti sleali ed illeciti nei confronti di chi è distante.
Punto di domanda: come può la comproprietaria penalizzata ad ottenere dal'inquilina ciò che le è dovuto per diritto, visto che ad oggi non capisce ciò che le viene ripetutamente richiesto?
Esiste una legge da citare a tal proposito?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
In un periodo come quello che viviamo avere un affittuario che paga, anche se in ritardo, l'affitto è una quasi fortuna. Cosa è scritto sul contratto, se è stato redatto, firmato e registrato, a proposito della data entro la quale deve essere fatto il pagamento? Sono previste penali? E' prevista la risoluzione del contratto? Comunque alla luce delle nuove disposizioni di legge l'affittuario dovrà pagare entrambi i proprietari con sistemi tracciabili; se fa il bonifico ad un proprietario farà lo stesso anche per l'altro: così pagherà entrambi nei tempi previsti o in ritardo.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Io contratto dovrebbe disciplinare la questione.
Credo che tale contratto non sia stato firmato dalle due sorelle, altrimenti la questione veniva esplicitata e dettagliata. Di solito i contratti riportano che l'importo dovrà essere pagato presso il domicilio del locatore. Se tale locatore è defunto e ci sono le eredi non è che questi può autonomamente modificare le modalità di pagamento unilateralmente (non mi paghi più in contanti [a prescindere dalla somma] ma mi bonifichi l'importo) perché per lei recarsi di persona sul posto ha un costo. Questo potrebbe comportare per l'affittuario costi superiori come spese di bonifico, rischio di recarsi in banca o alla posta con il contante ed essere derubato, difformità con le disposizioni contrattuali.
Sulla questione della tracciabilità dei pagamenti non ho conoscenze in materia ma credo che entro una certa somma non siano obbligatori (1.000,00 euro??).
Concordo con Luigi quando rileva che un affittuario che paga è una fortuna nel momento in cui viviamo.
Luigi
 

eleonora buda

Membro Attivo
Proprietario Casa
Esiste una legge da citare a tal proposito?[/quote]
E' bene verificare cosa cita il contratto di locazione ed attenersi a quello, se è intestato ad entrambe le comproprietarie, i termini e le modalità di versamento del canone.
La nuova legge di stabilità impone da gennaio 2014 la corresponsione degli affitti con mezzi tracciabili e non più in contanti. Pertanto la conduttrice dovrà eseguire il bonifico all'intestatario del contratto di locazione o due bonifici singoli se non esiste un conto corrente bancario cointestato.
 

rosaemario

Membro Attivo
Proprietario Casa
Vi ringrazio per il vostro intervento, ma la questione non riguarda solamente il ritardo di date, ma il fatto che l'inquilina una la paga (perchè questa ha la possibilità di ritrovarsi nella stessa città dell'immobile, e se non riceve l'affitto si scatena contro l'inquilina e pretende il pagamento) mentre l'altra che vive come detto in altra regione non viene pagata e se quando arriva il bonifico (adesso sono due mesi che non paga) lo effettua con ritardo di settimane.
Il bonifico rientra su base che non potendo riscuotere pesonalmente, è l'unico modo per versare la somma dovuta alla comproprietaria distante, e non credo che pochi euro di spese mandino in rovina l'inquilina,in confronto dei suoi ritardi senza aggiunta di penale o interessi.
Il contratto stipulato tra i genitori defunti e l'inquilina, prevedeva il pagamento di affitto ogni 5 di ogni mese, e capisco che potrebbe anche starci il ritardo visto i tempi purchè ad onor di ragione se questo ha validità per entrambe le comproprietarie,e non una prende l'affitto e l'altra invece no!
In riepilogo: mentre la prima non ha problemi e riscuote l'affitto ogni mese (la sua metà) la seconda si ritrova senza affitto e con ritardo di due mesi (l'altra metà).
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
La proprietaria che si ritiene tiranneggiata prende una penna con un foglio di carta ed una busta e scrive alla affittuaria una lettera nella quale lamentandosi della corrrisponsione lacunosa della sua parte di affitto le ingiunge il rispetto dei termini previsti dal contratto pena la sua risoluzione in quanto di fatto l'affittuaria paga nei termini previsti solo la metà della pigione concordata mentre l'altra metà viene pagata in date disgiunte creando problemi di contabilità non previsti se i pagamenti fossero puntuali. Si da un lasso di tempo per la regolarizzazione trascorso il quale si anticipa il ricorso alle vie legali. Si fa una copia della lettera e si inviano due R/R una alla negoziante e l'altra alla comproprietaria (tanto per metterla al corrente del disagio). Poi si aspetta di vedere cosa succede. Se trascorso il termine concesso non succede nulla si va dall'avvocato oppure, se se ne è in grado, ci si può rivolgere direttamente (per importi inferiori ai mille euro) al Giudice di Pace.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
La legge che vieta il pagamento in contanti riguarda i canoni di locazione abitativi.
Sono esclusi i pagamenti relativi all'affitto di immobili che non hanno destinazione abitativa, come uffici e negozi.
Quindi è giusto sollecitare l'inquilina alla puntualità, ma se lei e la comproprietaria che abita nella stessa città continuano ad usare i contanti sono in regola.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Volevo far notare che se l'affittuaria paga con bonifico bancario automaticamente dimostra la sua tendenza a non pagare entro i termini previsti dal contratto visto che i bonifici sono tracciabili. Questo può essere motivo di rescissione del contratto in essere (sempre che sia presente come clausola di rescissione nel contratto). Il problema è che con i tempi che corrono se si caccia un affittuario da un locale commerciale se ne trova un rimpiazzo in tempi brevi che sia affidabile nei pagamenti?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Volevo far notare che se l'affittuaria paga con bonifico bancario automaticamente dimostra la sua tendenza a non pagare entro i termini previsti dal contratto visto che i bonifici sono tracciabili. Questo può essere motivo di rescissione del contratto in essere (sempre che sia presente come clausola di rescissione nel contratto). Il problema è che con i tempi che corrono se si caccia un affittuario da un locale commerciale se ne trova un rimpiazzo in tempi brevi che sia affidabile nei pagamenti?

"Aquì està el busillis ! Dios nos valga" Così pensò tra sé e sé Antonio Ferrer che cercava di scappare in carrozza da Milano per salvare il Vicario di Provvisione che la folla inferocita voleva giustiziare.
 

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