luisa florio

Membro Attivo
Salve, abbiamo un problema che non trova soluzione. Mia suocera viveva in un appartamento con il figlio down grave che aveva acquistato con diritto di usufrutto per lei e figlio. La nuda proprietà e di mio marito, adesso deceduta la madre il cognato down anziano totalmente e incapace di viverci da solo( non parla quasi e deve essere seguito in tutto e per tutto,cammina poco, vede poco ) e noi siamo stati costretti a sistemarlo in una casa per anziani provvisoriamente. Viviamo a 900 km di distanza e vorremmo portarlo vicino in un mio appartamento a pochi passi da noi che si e liberato da poco con l'assistenza di una badante. Il problema sorge sulla possibilità di vendere l'appartamento vuoto troppo lontano da gestire che ci porta altre spese. La mamma aveva sul atto d'acquisto una procura speciale a suo nome. Lui non e interdetto .Come possiamo procede ? Possiamo anche noi fare una procura speciale per il recesso dal usufrutto?
 

griz

Membro Storico
Professionista
se il cognato è capace di intendere può capire la situazione e partecipare all'atto di vendita cedendo l'usufrutto con la proprietà, se invece non è in grado di intendere si può procedere all'interdizione, il procedimento sarebbe sottoposto all'autorizzazione di un giudice ma se è una soluzione oggettiva non vedo ostative
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sarà necessaria una perizia di stima giurata ed essendo voi i suoi tutori di fatto dovrete chiedere al Giudice Tutelare l'autorizzazione alla vendita, indicato le motivazioni e la destinazione che darete alla somma ricevuta dal rogito. A quel punto dovrete rendere conto al GT di tutte le operazioni straordinarie che dovrete adottare nell'interesse dell'assistito, interdetto. Avrete libertà nella gestione ordinaria.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Nel momento in cui il Giudice emette un provvedimento, che deve essere necessariamente richiesto, non so come avvenga, ma automaticamente o dietro certificazione medica, diventa interdetto.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel momento in cui il Giudice emette un provvedimento, che deve essere necessariamente richiesto, non so come avvenga, ma automaticamente o dietro certificazione medica, diventa interdetto.
Diventa interdetto, se ne ricorrono le condizioni. Diventa beneficiario dell'amministrazione di sostegno, se ne ricorrono le condizioni. Se mancano le condizioni per l'uno o per l'altro di quegli istituti, conserva la capacità di agire.
E per la validità degli atti giuridici in senso stretto, non è necessaria la capacità di agire, ma è necessario che il suo autore, nel momento in cui ha posto in essere l'atto, sia capace d'intendere e di volere.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Da quanto scrive Luisa Florio si desume che la persona non sia in grado di intendere e di volere. Conseguentemente, dovrà essere nominato un tutore,
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Da quanto scrive Luisa Florio si desume che la persona non sia in grado di intendere e di volere.
Che una persona che "non parla quasi e deve essere seguito in tutto e per tutto,cammina poco, vede poco" sia incapace d'intendere e di volere è solo una tua supposizione, basata su meri indizi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Può essere, pero se Luisa lo indica "down grave" mi fa pensare che abbia bisogno di un tutore. Se fosse in grado di decidere, che senso avrebbe la richiesta di un consiglio? Resto in attesa di un chiarimento da parte dell'interessata.
 

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