anna123

Membro Attivo
Conduttore
Buonasera, avrei una questione da proporvi. Due genitori ancora in vita decidono di fare testamento nei confronti dei figli in modo da non creare diverbi alla loro morte sulla destinazione dei beni. Volendo fare due testamenti ( uno del padre e uno della madre), come ci si dovrebbe comportare? Alla morte di uno, da un punto di vista successorio, quali sarebbero le conseguenze per il superstite considerato che i beni sono in comunione? Dei testamenti redatti oggi quale sarebbe poi quello valido? E sempre alla morte del primo non dovrebbero farsi le successioni? Scusate per la confusione dell'esposizione.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Volendo fare due testamenti ( uno del padre e uno della madre), come ci si dovrebbe comportare? Alla morte di uno, da un punto di vista successorio, quali sarebbero le conseguenze per il superstite considerato che i beni sono in comunione?
Il coniuge è erede legittimario. Il superstite avrà quindi diritto a ricevere la quota del patrimonio del proprio coniuge defunto che la legge gli riserva, di là dalle disposizioni testamentarie.
Ovviamente, nel patrimonio relitto i beni che erano in comunione cadranno per la quota pari a 1/2.
 

anna123

Membro Attivo
Conduttore
La ringrazio immensamente per la risposta. Quindi lei quale percorso consiglierebbe? Lasciare le cose così come sono e pensare ad un testamento solo quando rimarrà il superstite, oppure ricorrere ad altre ipotesi quali vendite a favore dei figli o donazioni? Lo stato dei fatti è un immobile di tre piani non frazionato e i coniugi vorrebbero oggi destinare un piano a testa tra i figli ( i quali preciso hanno concordato consensualmente le parti ). Mi sembra però di capire che vorrebbero ricorrere a soluzioni non molto onerose. La possibilità di procedere a testamento dopo la morte del primo potrebbe essere una soluzione? Grazie
 

Betty Boop

Membro Attivo
Proprietario Casa
Gentile Signora Anna 123
Come avra' gia' capito, dato che non e' possibile lasciare ,gia' da adesso ,ai figli i beni gia' decisi dagli stessi, visto che ci sono le quote legittimarie per il coniuge superstite,o fate una donazione, a ciascuno il suo piano ,oppure ,rimanete usufruttuari destinando sempre ad ognuno cio' che e' stato preventivato, in modo da essere comunque tutelati voi e ,quando sara' il momento, i vostri eredi
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
La ringrazio immensamente per la risposta. Quindi lei quale percorso consiglierebbe? Lasciare le cose così come sono e pensare ad un testamento solo quando rimarrà il superstite, oppure ricorrere ad altre ipotesi quali vendite a favore dei figli o donazioni? Lo stato dei fatti è un immobile di tre piani non frazionato e i coniugi vorrebbero oggi destinare un piano a testa tra i figli ( i quali preciso hanno concordato consensualmente le parti ). Mi sembra però di capire che vorrebbero ricorrere a soluzioni non molto onerose. La possibilità di procedere a testamento dopo la morte del primo potrebbe essere una soluzione? Grazie
Probabilmente Sì...Altrimenti o Vendita (con pesante esborso x imposte) o Donazione (con le note conseguenze future...). Una reciproca dichiarazone "solenne" di rinunzia alla Collazione per sè e per gli aventi causa non avrebbe nessuna validità pratica...
E' la blindatura liberticida del dispositivo legislativo che non consente a ben 5 familiari concordi e consenzienti di disporre "amorevolmente" dei propri beni in maniera meno dolorosa. Se ti può essere d'utilità, io con le mie due figlie oltre venti anni fà, feci ricorso alla cessione onerosa, mantenendo però
l'usufrutto. Riducendone il valore e le relative imposte. Parlane con un notaio e fatti fare un preventivo. Auguri. QPQ.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Poiché è opportuno prendere in considerazione l'eventualità della dipartita contemporanea di entrambi i genitori, io consiglierei di far fargli stilare il testamento, fotocopia, tipo: "Lascio la mia quota di proprietà dell'abitazione al piano terra a mio figlio Tizio, quella del piano primo all'altro figlio Caio e quella al secondo piano al terzo figlio Sempronio". In questo modo si realizza il progetto postato da Anna.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Buonasera, avrei una questione da proporvi. Due genitori ancora in vita decidono di fare testamento nei confronti dei figli in modo da non creare diverbi alla loro morte sulla destinazione dei beni. Volendo fare due testamenti ( uno del padre e uno della madre), come ci si dovrebbe comportare? Alla morte di uno, da un punto di vista successorio, quali sarebbero le conseguenze per il superstite considerato che i beni sono in comunione? Dei testamenti redatti oggi quale sarebbe poi quello valido? E sempre alla morte del primo non dovrebbero farsi le successioni? Scusate per la confusione dell'esposizione.
La confusione è solo marginale. Per eliminarla del tutto, dovresti
precisare:
A) I genitori sono proprietari al 100%??? (nuda prop.+usufrutto)
B) Chi vi abita e come nei tre piani???
C) Come siete messi con l'IMU o altre imposte ??? (prima o seconda casa)... E chi le paga???
D) L'età dei genitori.
Se non avete fretta, il consiglio di Gianco mi sembra il più percorriile...altrimenti consulta il Notaio come ho già postato
in un altra parte. QPQ
 

arciera

Membro Senior
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Se i figli non devono vendere conviene fare la donazione delle nude proprietà riservandosi l'usufrutto. Le tasse sono minime perché c'è la franchigia di un milione di euro cadauno. E non se ne parla più
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Questo perché si farebbero DUE successioni obbligatorie. Con più dispendio di danaro per il notaio. Con la donazione si paga una volta il tutto, ripeto con la franchigia di un milione di euro cadauno.[DOUBLEPOST=1404296162,1404296040][/DOUBLEPOST]I notai fanno prezzi differenti. Conviene farsi un giro e si risparmia molto
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Se i figli non devono vendere conviene fare la donazione delle nude proprietà riservandosi l'usufrutto. Le tasse sono minime perché c'è la franchigia di un milione di euro cadauno. E non se ne parla più
Mentre aspettiamo precisazioni in merito di abitabilità e altri aspetti per il rischio "seconda casa"...La donazione, come abbiamo più volte riportato in altri forum, sarà foriera in futuro di possibili disagi... Il tutto dovrebbe essere rapportato al programma di vita dei tre figli, primo sulla scelta abitativa...
Restiamo in attesa di ulteriori chiarimenti come ho già chiesto in un precedente post. QPQ
 

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