giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti! Gradirei tanto avere le vostre sempre utilssime risposte.
Questa la situazione: mio suocero è deceduto a fine dicembre senza testamento, gli eredi sono la moglie e tre figli, tutti e tre sposati e tutti e tre con figli maggiorenni.
Mio suocero ha lasciato in eredità una villetta suddivisa in due appartamenti, in uno vive la moglie con uno dei figli e la sua famiglia, nell'altro vive il secondo figlio ( anche lui con il suo nucleo familiare ) ed alcuni piccoli appazzamenti di terreno.
Mio marito, che è il terzo figlio, in pieno accordo con me ed i nostri due figli maggiorenni, intende lascaire tutta la sua quota di eredità alla sua famiglia di origine, che ha , da sempre, vissuto in quella casa. Su mio suggerimento, e per evitare futuri problemi ( e spese ) anche mia suocera, ovvero la moglie del defunto, è disponibilissima a rinunciare all'eredità in modo che i due figli , che già vivono nei due appartamenti si possano così intestare ognuno, l'appartamento nel quale vive di fatto 'da sempre' come prima casa.
Un notaio, al quale mio marito insieme ai fratelli, si è rivolto , per capire come procedere, ha detto che , mentre per la rinuncia della moglie del de cuius ..nulla questio...per mio marito sarebbe meglio accettare l'eredità e poi procedere ad una donazione di quanto lui andrebbe ad ereditare,( dopo la rinuncia della madre, ovvero un terzo della eredità ) ai due fratelli.
E' vero che la rinuncia all'eredità di mio marito comporta che tale rinuncia debba essere fatta contemporaneamente non solo a quella della madre ma anche insieme ai suoi/nostri due figli maggiorenni? Uno dei nostri figli vive in California e tornerà in Italia per una breve vacanza solo questa estate.
E' vero che la rinuncia va fatta da tutti insieme entro tre mesi dall'apertura della successione perchè la moglie del de cuius vive in uno dei due appartamenti?
Secondo me la rinuncia da parte di mio marito ( e dei nostri figli ) sarebbe una soluzione migliore e forse anche meno costosa .
Voi che ne pensate? Rinuncia ora o donazione poi? Grazia per le vostre risposte!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
E' vero che la rinuncia all'eredità di mio marito comporta che tale rinuncia debba essere fatta contemporaneamente non solo a quella della madre ma anche insieme ai suoi/nostri due figli maggiorenni?
No (la rinuncia dei figli non deve essere contemporanea). Con la rinuncia di tuo marito, i figli subentrano per rappresentazione. Quindi hanno diritto di rinunciare (o di accettare) entro il termine prescrizionale di dieci anni dall'apertura della successione (a meno che siano in possesso dei beni ereditari).
E' vero che la rinuncia va fatta da tutti insieme entro tre mesi dall'apertura della successione perchè la moglie del de cuius vive in uno dei due appartamenti?
Il chiamato all'eredità che non è in possesso dei beni ereditari può rinunciare entro dieci anni dal'apertura della successione.
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie mille per la sollecita risposta! Per quale motivo il notaio, che sarebbe poi quello che farà i vari atti, ha consigliato la donazione al posto della rinuncia.?Tra l'altro , su internet ho visto che la rinuncia si potrebbe fare anche senza utilizzare il notaio ma recandosi al Tribunale competente per territorio. I figli quindi hanno tutto il tempo per fare la rinuncia , giusto? Nessuno di loro ( nè mio marito ) sono in possesso dei beni ereditari
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
C'è una cosa che non riesco a capire. Dopo la rinuncia di mio marito, i figli ( fino a quando non fanno anche loro la rinuncia ) subentrando per rappresentanza , sono tenuti a dichiarare nella loro dichiarazione dei redditi, quegli immobili 'pro quota'?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Dopo la rinuncia di mio marito, i figli ( fino a quando non fanno anche loro la rinuncia ) subentrando per rappresentanza , sono tenuti a dichiarare nella loro dichiarazione dei redditi, quegli immobili 'pro quota'?
Saranno tenuti se diverranno eredi (con l'accettazione, espressa o tacita dell'eredità). Ex art. 459 c.c. l'effetto dell'accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione (retroagisce a partire dal momento dell’apertura della successione, anche se l'accettazione è, ovviamente, posteriore all'apertura).
Pertanto anche se diventassero eredi solo dopo anni (con l'accettazione), il fisco e il comune pretenderebbero le imposte e i tributi locali fin dal momento dell'apertura della successione.
È il caso di ricordare che al coniuge del de cuius è riservato il diritto di abitazione della casa adibita a residenza familiare. Pertanto è il solo soggetto passivo d'imposta di quella casa (solo il coniuge dovrà dichiararlo, pagare le eventuali imposte e i tributi locali, come se ne fosse l'unico proprietario).
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
Provo a esporre quanto mi stai aiutando a chiarire. Per uno dei due appartamenti ( quello nel quale abita con un figio ) la moglie del de cuius sarebbe l'unico soggetto passivo d'imposta, mentre per l'altro appartamento ( e i terreni anche se sono ben poca cosa ) imposte e trbuti locali 'pro quota' li pagherebbe mio marito sino alla sua rinuncia e successivamente a questa i miei figli fino a quando non fanno anch'essi la rinuncia. Se mio marito aspetta a fare la sua rinuncia che rientri in Italia il figlio che vive all'estero e poi la fa congiuntamente a questo figlio e all'altro, è lui che deve pagare le imposte e i vari tributi per la sua quota sul secondo appartamento. Corretto?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per uno dei due appartamenti ( quello nel quale abita con un figio ) la moglie del de cuius sarebbe l'unico soggetto passivo d'imposta
Sì. E manterrebbe il diritto di abitazione anche se rinunciasse all'eredità.
mentre per l'altro appartamento ( e i terreni anche se sono ben poca cosa ) imposte e trbuti locali 'pro quota' li pagherebbe mio marito sino alla sua rinuncia e successivamente a questa i miei figli fino a quando non fanno anch'essi la rinuncia. Se mio marito aspetta a fare la sua rinuncia che rientri in Italia il figlio che vive all'estero e poi la fa congiuntamente a questo figlio e all'altro, è lui che deve pagare le imposte e i vari tributi per la sua quota sul secondo appartamento. Corretto?
No. Se il marito e i figli non diventano eredi (non devono accettare espressamente l'eredità o compiere un atto che comporti accettazione tacita dell'eredità), le imposte e i tributi locali saranno dovuti (fin dall'apertura della successione) solo da chi diviene effettivamente erede (le quote dei chiamati che rinunciano si accrescono a favore degli altri chiamati accettanti).
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Un notaio, al quale mio marito insieme ai fratelli, si è rivolto , per capire come procedere, ha detto che , mentre per la rinuncia della moglie del de cuius ..nulla questio...per mio marito sarebbe meglio accettare l'eredità e poi procedere ad una donazione di quanto lui andrebbe ad ereditare

Con la donazione andreste a pagare ulteriori imposte...e il bene donato non sarebbe tanto "appetibile" se successivamente il proprietario volesse venderlo.
Esisterebbe infatti sempre la possibilità di "Collazione" (di uno qualsiasi dei tuoi figli) che costituirebbe sempre una "spada di Damocle" per il probabile acquirente
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie mille! mi avete fornito dei chiarimenti preziosissimi! Essendoci un anno di tempo per la successione mio marito ed i miei figli possono fare la rinuncia tranquillamente durante questa estate ( essendo mio suocero deceduto nel mese di dicembre 2015. Sua moglie , dato che 'utilizza il bene' oggetto della successione deve esercitare la rinuncia entro tre mesi...corretto?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Sua moglie , dato che 'utilizza il bene' oggetto della successione deve esercitare la rinuncia entro tre mesi...corretto?
Se è già convinta di rinunciare, tanto vale farlo entro quel termine.
Ma il semplice fatto di abitare la casa adibita a residenza familiare non configurerebbe di per sé accettazione tacita, dato che il diritto di abitazione (che, come già detto, manterrà anche dopo aver rinunciato all'eredità, insieme con il diritto di uso sui mobili che corredano quella casa), glielo consente.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto