Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Cari amici,

ancora una volta il popolo greco è stato calpestato dai cosiddetti "potenti della terra", che hanno deciso sulla loro pelle di caricare altri debiti che non potranno pagare.

Tutto questo è profondamente ingiusto e inutile, perchè la situazione in futuro non potrà cambiare.

La Grecia è tecnicamente in default!

Sarebbe conveniente per tutti se uscisse dall' Euro, dichiarasse insolvenza, e ricominciasse a vivere con una moneta inflazionata, adatta a creare economia conveniente per le esportazioni e il turismo.

Invece la Grecia è stata condannata a viaggiare dentro il treno dell' Euro, perchè i banchieri creditori non vogliono pagare di tasca propria i guai che hanno provocato prestando soldi incautamente.

I debiti greci aumenteranno ancora in moneta forte, e i cittadini greci saranno costretti a pagare questi debiti con aumenti di tasse e decrementi di servizi pubblici.

Inizio ad essere scettico riguardo ai vantaggi della moneta unica, che non nego ci siano stati in passato, perlomeno apparentemente.

Però bisogna chiederci cosa è meglio:
...leggi tutto l' articolo sul blog:
Buone parole: Quanto ancora dovrà soffrire la Grecia prima di fallire?
 

hanton21

Membro Assiduo
e NOI ? cosa pensi ? che in Italia si viva meglio ? l'errore e' ed e' stato quello secondo il quale per l'ingordigia di pochi siamo stati calpestati in molti ! ad esempio : dove sono i RISPARMI di una vita della maggiorparte dei cittadini ? l'errore e' stato anche quello di voler imityare un paese ,Stati Uniti d'America, dove almeno esiste la comunanza di lingua e religione ed hanno leggi permissive ma conservatrici...NOI non abbiamo NEPPURE quello
l'attuale situazione europea mi ricorda tanto una vecchia "trappola" che avevo da bambino.....le mosche ci si attaccavano ma non potevano piu' liberarsene !
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
abbiamo al governo europeo dei luminari almeno spero? e se non riescono loro a disbrigarsi dei problemi della Grecia, figurarsi noi del piccolo:^^:forum la vedo brutta per quella nazione che in poco tempo anno voluto imitare certi paesi progrediti e non erano preparati, come noi con il problema Napoli, chi riuscirà a risolverlo???? non certo i napoletani che cercano di remare contro ad ogni soluzione che viene presentata, ANZI svuotano i cantinati con masserizie che potrebbe rimanere nelle cantine fino a quando la situazione potrebbe migliorare. Ciao:daccordo:;):idea:
 

salvo cervino

Nuovo Iscritto
Mi è sembrato di sentire solo GRIDA DI PROTESTA. Sicuramente i responsabili ci sono e forse sono i banchieri, ma non sono i soli. Quando la Grecia si indebitava i suoi ministri, i suoi sindacati dov'erano. Qualcuno poco tempo fa disse che come trottava la Spagna in economia non trottava nessuno, che l'italia era stata sorpassata e doppiata dalla Spagna e si quella di Zapatero (progressista doc) era la vera amministrazione della cosa pubblica da indicarsi a modello. LUNGI DA VOLER FARE VALUTAZIONI POLITICHE, credo che le fortune di prima degli stati oggi in crisi++ si sono fondate in un aumento smisurato del debito pubblico fondato su un credo di un futuro sviluppo che una crisi mondiale ha bocciato senza se e senza ma. Il mercato è una bestia che si governa da sola e quando ha fame inghiotte tutto e tutti. La cosa che mi lascia perplesso e credo che colpisca me e chi mi ha ascolta è la disinformazione sistematica dei sistemi economici e finanziari, generando rappresentazioni di scenari economici che sono solo nella mente di chi li ha creati, scenari che vengono rigettati dal mercato subito dopo poiché non trovano consistenza.
Credo e Spero che in Italia la cosa sia diversa anche se in una emergenza economica che coinvolge il pianeta.
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Mi sembra invece che le valutazioni politiche siano da fare amico mio.

L' economia è politica. Le considerazioni politiche sono costruite in base a visioni ideali ed economiche.

Negli ultimi decenni ci hanno fatto credere che il mercato globalizzato era la scelta migliore per redistribuire le ricchezze economiche tra i popoli in modo equo.

Evidentemente ci hanno raccontato una bufala, se erano in buona fede; se invece erano in malafede ci hanno propinato delle gran balle.

Comunque non siamo condannati a proseguire in una strada sbagliata.

Gli stati possono riprendersi il potere che hanno ceduto incautamente ai mercati finanziari, se i popoli hanno il coraggio di riprendere in mano il loro destino.

E' ora di ricominciare a parlare di ingiustizia, laddove l' ingiustizia si manifesta.

Le ricchezze private esagerate devono essere ridotte per legge.

Devono esserci dei rapporti massimi consentiti tra gli stipendi più alti e quelli più bassi nelle aziende.

Deve essere proibito agli stati di indebitarsi con capitali stranieri.

...queste sono solo le punte dei problemi, che però qualcuno deve iniziare a discutere, perchè dalla soluzione di questi problemi dipende il futuro dei nostri figli.

Di seguito vi lascio l' ultima analisi video che ho visto, che trovo interessante nei contenuti:

[video]http://www.vloganza.tv/2011/06/forex-come-uno-squalo-alla-ricerca-del.html[/media]
 

salvo cervino

Nuovo Iscritto
Stai parlando in effetti di politica e quello che mi fa paura la coercizione degli eventi. Non puoi stabilire a priori chi, come, quando e quanto deve guadagnare. Forse nel mondo robotizzato degli uguali potrebbe funzionare, ma no nel mondo degli esseri umani che se pur fratelli sono diversi tra loro indipendentemente dal colore della pelle e dalla capacità di reddito. Forse quel che manca nel libero mercato é l'onesta di azione, di pensiero, ecc.. che lo rendono una giungla impraticabile. Purtroppo indietro non si torna, non si può tornare le regressioni fanno male anche quelle psitiche. Condivido il tuo disagio che anche mio ma non posso essere d'accordo con te.

Aggiunto dopo 6 minuti :

Se in Grecia non riusciranno a frenare la tendenza ed a invertirla dopo, FALLIRA' miseramente e saranno sempre più poveri perchè la loro economia collasserà. Metteranno in difficoltà l'area euro che non ha un'ottima salute tutt'altro. Quando e se questo avverrà ce ne accorgeremo dall'esodo di chi é arrivato qualche tempo fa, si riprenderà la sua carretta abbandonata e se ne tornerà da dove e venuto, se non verso posti migliori ma comunque diversi dall'Europa.:ok:
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Evidentemente non mi sono spiegato.
Tutto ciò che sta avvenendo nel mondo, indica che i mercati finanziari vogliono gestire il potere degli stati di valutare le cose.

Ciò comporta che i ricchi hanno la possibilità di comandare senza alcun limite sociale.
Inoltre comporta che i poveri perdono progressivamente ogni diritto sociale, perchè il lavoro sta diventando sempre più precario in tutti i settori.

....perchè, ci dicono, è la legge del mercato.

Tutto ciò non è vero; è un illusione creata perchè così fa comodo a chi oggi è avvantaggiato da questa situazione (pochissimi straricchi).

Il valore economico non può essere stabilito dal mercato, perchè il mercato non è in grado di dare valore alle cose che contano nella vita (l' amore, la natura, il valore della persona umana, la cultura, la medicina, la coesione sociale, etc...etc..).

L' unica attività del mercato è convincerci con ogni mezzo a spendere soldi per comprare cose che non ci servono.

Io non accetto questa realtà, e voglio cambiarla, a partire dalle comunità residenziali che abitano in condominio, le quali sono costrette perlomeno a guardare la realtà dei beni che hanno in comune, che lo vogliano o no.

Non voglio credere che non abbiamo più speranza, e che possiamo soltanto adeguarci e metterci a correre per diventare ricchi.

Io mi ribello, amico mio!
 

salvo cervino

Nuovo Iscritto
Il valore economico non può essere stabilito dal mercato, perchè il mercato non è in grado di dare valore alle cose che contano nella vita (l' amore, la natura, il valore della persona umana, la cultura, la medicina, la coesione sociale, etc...etc..).

Infatti il mercato non da valore alle cose che dici tu, da valore ai beni e quindi al lavoro ma non alla dignità del lavoratore ecc. pertanto quei valori o la nostra società (il nostro pianeta) ce li ha dentro l'anima o li ricercheremo invano. Indignarsi SI per prendere coscienza SI, per trovare un capro espiatorio al di fuori di se NO; diventerebbe un giustificarsi con se stesso. Vero che il pensiero di un solo non conta, ma il pensiero univoco di tanti soli diventa una corrente di pensiero e potrebbe cambiare tutto. Buona meditazione a tutti!
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
purtroppo il discorso e bello e tutti anno ragione, è come il gatto che si morde la coda, bisogna produrre e consumare per creare lavoro, bisogna risparmiare e non sprecare, e comprare cose solo utili, e così come crei lavoro se non partono i consumi? anche se sono voluttuari, ma servono per creare lavoro e con esso il consumo serve per far girare l'economia, si potrebbe continuare allinfinito ma il discorso è sempre quello, tutti voglio che sia fatto, ma fatto dagli altri o nel palazzo accanto e non nel nostro?:daccordo:
 

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