Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
l'ingresso nel forum di due personaggi come @Ollj e @Dimaraz, che hanno un solido retroterra giuridico, ha indubbiamente vivacizzato ed elevato il suo livello, tuttavia la discussione con l'altrettanto ferrato @Nemesis può generare confusione in chi ha posto il quesito.
Una cosa è avere acquisito per causa di successione il diritto di abitazione in un appartamento di 80/110 mq in città, con presenti altri comproprietari dell' unità immobiliare sempre per successione; un'altra cosa è avere acquisisto il medesimo diritto in una situazione dove l'unità immobiliare è grande circa 760 mq e ci sono 13 camere, 9 servizi. So che quest'ultima è una situazione limite tuttavia è vero che
l'habitator può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.
ed i bisogni (aggiungo alloggiativi) del coniuge supersite sono quelli di occupare tutte e 13 le camere con 9 bagni?

E adesso chi glielo dice al coniuge superstite che non potra' piu' farci un bed & breakfast e una sala da ballo...?
non credo che questo si concilii con il diritto di abitazione forse con il diritto di usufrutto.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
l'ingresso nel forum di due personaggi come @Ollj e @Dimaraz, che hanno un solido retroterra giuridico, ha indubbiamente vivacizzato ed elevato il suo livello, tuttavia la discussione con l'altrettanto ferrato @Nemesis può generare confusione in chi ha posto il quesito.
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Beh...se il risultato è il seguente:

ho avuto la risposta che cercavo e ho letto tutte le diatribe tra di voi. molto interessante questo sito. mi piace. è dinamico

direi che la tua preoccupazione è superata.

Che "caratteri" forti accendano qualche "miccia" è cosa inevitabile...taluni poi rivendicano una "territorialità" non implicita.

Finchè non si travalicano i limiti direi che da certi "confronti" vi può essere progresso....e sempre meglio di questo tipo piuttosto che altri "esempi" dove certe regole sono superate "a sproposito".

L' evoluzione necessità di pluralità.

Ps.
Sulla questione della "grandezza" dell' abitazione...si potrebbe opporre che la beneficiaria usi da sempre il "castello" come soddisfazione dei bisogni della propria famiglia.
Al contempo dubito che castello o casa la proponente accetterebbe una convivenza se i rapporticon la matrignia e parentado fossero "freddi" per non dir peggio.
Comunque basta sempre il citato 540 a delineare gli eventuali limiti con il comma:
Tali diritti gravano sulla porzione disponibile [556 c.c.] e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli (4) [566 c.c.].
 
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