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Ollj

Ospite
Per quanto concerne la confusione tra nullità e riduzione dell'eredità, se vai a vedere quello che sempre scrivo....

Infatti:
se chi ha fatto il testamento con il quale tu sei stata nominata erede universale è stata tua madre il testamento è annullabile da parte di uno o di ambedue gli altri fratelli. Per escludere un erede legittimo (e tali sono i tuoi fratelli, il coniuge superstite, ed i genitori, se viventi) dalla successione testamentaria ci voglio seri motivi (indegnità). Solo nei romanzi ci sono i diseredati."

Questa è la "confusione": nessun annullamento del testamento per lesione del legittimario, ma solo azione di riduzione.
 
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Ollj

Ospite
Infatti!
Contrariamente a quanto affermato da altri, il possesso del patrimonio da parte dell'erede universale, anche in lesione di legittima, mai configura abuso o appropriazione indebita
 
Ultima modifica di un moderatore:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Questa è la "confusione": nessun annullamento del testamento per lesione del legittimario, ma solo azione di riduzione.
ovviamente non avendo studiato legge ho usato un termine che è sbagliato nella forma ma nella sostanza ci coglie. Il principio che volevo sostenere era che, se una persona ha degli eredi legittimari e con testamento li lascia a bocca asciutta o lede le quote legittime , se costoro si rivolgono al giudice avranno senz'altro la loro parte, restringendo alla sola quota disponibile la volontà del testante. Questo non è un annullamento delle volontà del testante? Daccordo, però è una bella correzione. Certo che al beneficiario che si vede ridotta l'eredità gli rimane la soddisfazione di dire che il testamento non è stato annullato.
Pensa ad un vedovo risposato che muore e fa questo testamento: 10% dei suoi beni al figlio A (perché è divetato un professionista ricco e famoso) 30% dei suoi beni al figlio B (che anche lui sta abbastanza bene economicamente) ed il 60% dei suoi beni alla seconda moglie che ha allietato gli ultimi anni della sua esistenza. Il figlio A va dal giudice e le disposizioni vengono così ridotte: 25% al figlio A; 25% al Figlio B; 50% (25% di legittima + 25% di quota disponibile) alla moglie. Il testamento non è stato annullato ma è stato corretto. Pensa se il medesimo signore avesse lasciato tutto il patrimonio alla compagna non sposata escludendo completamente i figli; questa, alla fine, si sarebbe trovata con il solo 33,33% (1/3) del patrimonio anziché il 100%.
 
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Ollj

Ospite
Comprendo il suo punto di vista, tante' che il sottoscritto ha sempre sottolineato l'esperibilita' dell'azione di riduzione, ma cio' non e' annullamento delle disposizioni testamentarie. Non si tratta di mera differenza lessicale: l'annullamento comporta la successione legittima, la riduzione la successione testamentaria
 

luciano1949

Membro Attivo
Proprietario Casa
Bene ! Visto che le cose si mettono bene, sarete tutti invitati per una
Colazione da Tiffany
:) :^^:
Ma poi la dobbiamo mettere nelle passività del testamento la spesa? dobbiamo chiedere di inserirle anche in quello dei fratelli? forse sarebbe meglio stare lontani da una situazione poco chiara, almeno io..... cercherò di passare su questa discussione per sapere come finirà, ANCHE SE LO POSSO IMMAGINARE.
 

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