gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
dalla mia esperienza: è necessario sia il parere favorevole del giudice tutelare che l'autorizzazione del tribunale in collegio di 3 giudici, sentito il pubblico ministero
il parere favorevole solitamente viene dato se la somma offerta si avvicina molto o è superiore a quella periziata, quindi la perizia è necessaria (ma i costi li sopporta il venditore, se interessato a vendere ovviamente)
i tempi, dipende dal tribunale, diciamo minimo qualche mese
tu potresti fare un'offerta condizionata ai pareri favorevoli e mettere un termine a piacimento, al limite la puoi rinnovare
 

Lorenzo B

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie per la risposta, credo seguirò i tuoi consigli. Scusa la mia ignoranza in materia legale, ma la clausola da far inserire nella proposta d’acquisto, potrebbe essere qualcosa del genere:

La presente offerta è vincolata al parere favorevole del Tribunale competente in merito alla messa in vendita dell’appartamento in oggetto e alla regolarità di tutte le verifiche riguardanti la proprietà del bene, nonché ai suoi aspetti urbanistici, catastali e condominiali.

La presente offerta è da considerarsi nulla nel qual caso non si arrivi al compromesso entro il 30 giugno 2015 e al rogito entro 60gg a partire dalla data del compromesso.

La presente offerta può essere rinnovata alla scadenza dei 60gg oppure modificata, anche solo parzialmente, nel qual caso intervengano maggiori oneri di spesa o mancanze di qualità e consistenza.
 

griz

Membro Storico
Professionista
giusto, poni le tue condizioni e senti cosa dicono i venditori, tieni conto però che potrebbe essere un pò più lunga di così e il venditore non potrà firmarti un compromesso sensa l'autorizzazione del tribunale
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Grazie per la risposta, credo seguirò i tuoi consigli. Scusa la mia ignoranza in materia legale, ma la clausola da far inserire nella proposta d’acquisto, potrebbe essere qualcosa del genere:

La presente offerta è vincolata al parere favorevole del Tribunale competente in merito alla messa in vendita dell’appartamento in oggetto e alla regolarità di tutte le verifiche riguardanti la proprietà del bene, nonché ai suoi aspetti urbanistici, catastali e condominiali.

La presente offerta è da considerarsi nulla nel qual caso non si arrivi al compromesso entro il 30 giugno 2015 e al rogito entro 60gg a partire dalla data del compromesso.

La presente offerta può essere rinnovata alla scadenza dei 60gg oppure modificata, anche solo parzialmente, nel qual caso intervengano maggiori oneri di spesa o mancanze di qualità e consistenza.

secondo me l'offerta va benissimo (anche se il termine del 30 giugno p.v. è troppo vicino, ma comunque come dicevo puoi sempre rinnovarla)
e secondo me riguardo alla somma da offrire dovresti informarti presso la proprietà se hanno già fatto fare la perizia: se sono veramente interessati a vendere, col tribunale si parte solitamente da quella...in pratica sono i venditori che iniziano la procedura di volontaria giurisdizione allegando anche la tua offerta, oltre alla perizia
ultima cosa: a me (venditore) è successo che, col parere favorevole del giudice tutelare e del pm, il relatore del tribunale chiedesse chiarimenti, altri mesi persi...aspettati di tutto, e in bocca al lupo!
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Quali chiarimenti? Grazie.

eravamo quattro comproprietari, più un parente interdetto legalmente con una quota sia di comproprietà che di usufrutto vitalizio, per cui il tutore di questo parente ha dovuto fare l'istanza al giudice tutelare e al tribunale per la quota dell'interdetto

dopo il parere favorevole sia del giudice tutelare che del pm, il tribunale (per la precisione, il giudice relatore) ha chiesto al tutore chiarimenti sulla somma indicata come spettante all'interdetto, che era il risultato matematico del valore della quota di comproprietà più il valore della quota di usufrutto, ed ha chiesto anche come avevamo fatto ad attribuire quel valore all'usufrutto...non so se mi sono spiegata bene, ma il giudice evidentemente non conosceva la tabella del ministero che attribuisce i valori all'usufrutto vitalizio!!!
gli abbiamo risposto allegando la tabella più il calcolo matematico (era tutto giusto)
solo dopo questo "chiarimento" abbiamo ottenuto l'autorizzazione
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Scusate se intervengo solo ora, purtroppo ho avuto degli impedimenti.
Veniamo al problema. Nel caso in esame, l'atto deve essere autorizzato dal giudice tutelare, essendo presente fra i venditori, un minore o un interdetto o sottoposto ad amministratore di sostegno. La richiesta va inoltrata al suddetto giudice dal tutore o amministratore di sostegno con allegata un perizia di stima giurata dell'immobile interessato, firmata da un tecnico abilitato. Ovviamente dovrà essere spiegata la necessità di procedere alla stipula e dovrà essere indicata anche la destinazione della quota spettante al garantito. Se tutti i requisiti sono rispettati e chiari, il giudice emette l'autorizzazione. L'atto si potrà stipulare rispettando il valore previsto nella perizia ovvero si potrà concordare un prezzo migliore, mai inferiore.
E' evidente che se uno intende vendere, per giunta, attraverso un'agenzia, dovrebbe aver già espletato questa procedura, altrimenti si corre il rischio che, se il prezzo o la destinazione non fosse conveniente per il tutelato, il giudice potrebbe negare l'autorizzazione, il che comporterebbe la variazione del prezzo o delle condizioni adeguando il compromesso alle nuove richieste.
 

Lorenzo B

Membro Ordinario
Proprietario Casa
salve, intanto grazie per la cortese ed esaustiva risposta..purtroppo quelli dell’agenzia hanno un po’ nicchiato alla mia domanda “ma è stata fatta la perizia?”, mi hanno detto che è tutto ok, che il tribunale accetterà senz’altro etc.etc.

Io per tutelarmi volevo far inserire nella proposta una sospensiva di questo tipo:

La presente offerta è vincolata:

a) parere favorevole del Tribunale competente in merito alla messa in vendita dell’appartamento in oggetto

b) regolarità e verifica degli impianti tutti nonché degli aspetti urbanistici e catastali.

La presente offerta è da considerarsi inefficace, anche se accettata dalla parte venditrice, nel qual caso non si arrivi all’autorizzazione del tribunale entro il 31 agosto 2015.

Allo scadere del termine senza l'avveramento di una delle condizioni o di entrambe, le parti di comune accordo potranno prorogare il termine o far decadere la presente con la restituzione delle somme in deposito senza nulla a volere e pretendere.


L’adeguamento del compromesso di cui parlavi nel tuo intervento non può essere imposto dal tribunale o si?? In altre parole se la perizia è superiore di un 10% rispetto la mia proposta (accettata!), non è che il tribunale a quel punto può impormi di comprare per forza al suo nuovo prezzo?!
 

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