annamaria60

Membro Attivo
Proprietario Casa
Nel palazzo dove ho preso casa da più di un anno, al 3° piano, vorrei chiudere il balcone nella parte retrostante (dove c'è un cortile e i posti macchina) con una struttura in alluminio e vetro a mo di veranda.
Ho chiesto autorizzazione all'amministratore del condominio, il quale dopo avere preso contatto con i capi scala
mi ha anticipato (poiché l'assemblea generale sarà a breve) che avrò alcune opposizioni.
All'amministratore ho fatto notare che altri condomini hanno fatto dei lavori analoghi (chi mettendo delle pareti ad angolo, chi chiudendo completamente una porzione del balcone).
Secondo lui, però, non sarebbe la stessa cosa poiché io vorrei chiuderlo tutto (cm 140 x 395).
Ora vorrei sapere se ha ragione. Faccio notare che il regolamento di condominio nulla dice in merito.
E se eventualmente la chiusura mia e di quell'altro apporterebbero modifiche alle tabelle millesimali.
Grazie per l'attenzione. Anna Maria.
 
O

Ollj

Ospite
Dovrà non solo e tanto considerare il rapporto con il Condominio, bensì quello con la P.A. ed ottenere tutte le autorizzazioni; alcune P.A. non le concedono (pilatescamente) se non a seguito di autorizzazione condominiale.
Con una P.A. intelligente (ottenendo i titoli abilitativi a prescindere dall'autorizzazione assembleare), ritengo che lei possa far l'intervento anche senza assenso dei condòmini (vuoi per i precedenti esistenti, vuoi per la descrizione dell'opera, e salvo solo che il suo palazzo non sia di tal pregio da esserne esteticamente alterato a seguito del suo intervento)
 

annamaria60

Membro Attivo
Proprietario Casa
Da Anna Maria a Ollj; Infatti io chiedevo l'autorizzazione al condominio per andare avanti con il comune. Il palazzo non è di pregio, è del 1974 e si trova in periferia. Non so se il comune di Firenze possa rilasciare autorizzazione senza l'ok del condominio. Non ho ancora preso un professionista per farmi la pratica per non pagarlo inutilmente se mi stoppa il condominio. Avrei voluto fare una trafila più regolare.
Ma io come posso obiettare alla prossima assemblea se continuano a sostenere il rifiuto perché la mia veranda sarà più grande di quella che è già montata.
Esiste forse una normativa, da qualche parte, che concede il permesso entro certe misure e non oltre. O posso io ribattere che il principio (avere già concesso di chiudere)
è lo stesso anche con misure diverse? Insomma penso che mi debbano specificare meglio perché a me no e all'altro è stato concesso. O no !
 
O

Ollj

Ospite
Quanto al Comune: chieda se vincolano il provvedimento ad autorizzazione condominiale: ogni Comune decide come meglio crede a tal proposito.
Quanto al Condominio: non vi e' alcuna legge che limita in funzione delle misure, esiste solo la norma che le impone di eseguire opere nella sua proprietà ma senza alterare l'estetica del fabbricato; a mio avviso, stante la descrizione dei luoghi, stanti le opere che altri hanno già eseguito, sarebbe ingiustificato un divietp nei suoi confronti. Unico limite: l'esistenza di una disposizione contrattuale del Regolamento di Condominio che vieti espressamente l'opera da realizzare, disposizione a cui Lei in passato volontariamente accettò (o per lei il suo venditore, ma a condizione che del Regolamento stesso si fosse fatta menzione nel rogito notarile).
Purtroppo molti Comuni subordinano un suo diritto civile al assenso del Condominio (cosa che non ritengo corretta) e ciò le impedirà qualsiasi manovra.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La chiusura della veranda corrisponde ad un aumento della volumetria. Il progettista dovrà verificare se il lotto consente con il volume massimo edificabile, decurtato del volume attualmente (con le altre verande chiuse) esistente, di incrementarlo di quello in progetto. Le altre verande chiuse dovrebbero essere o autorizzate o sanate con una delle tre sanatorie storiche.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Annamaria deve realizzare adesso, quindi ha necessità di ottenere le necessarie autorizzazioni, gli altri potrebbero avere eseguito i lavori di prepotenza, senza permesso o con tacito assenso del condominio, per via della modesta entità. Lei vorrebbe fare le cose in regola senza creare problemi al condominio. Così facendo dovrà sopportare una serie innumerevole di incombenze. Provi a consultare un tecnico per tastare il polso delle problematiche e dei costi che dovrà affrontare.
 

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