raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Credo che ognuno nel proprio piccolo possa cambiare il sistema, se ad esempio non acquistiamo nulla senza scontrino fiscale costringeremmo tutti a pagare le tasse e sparirebbero anche tutti gli ambulanti dalle spiagge che vendono roba taroccata. Invece di intrallazzarsi con tecnici comunali per eludere le norme che possono essere oggetto di interpretazione e cercare di ottenere quanto la legge non consente per ingraziarsi il cliente, il vero professionista pretende che le eventuali interpretazioni siano di pubblico dominio altrimenti " si interpretano per gli amici e si applicano per i nemici": esempi nel forum non sono mancati. Il cittadino deve avere la forza di rendere pubbliche le ingiustizie, al momento sembra non diano risultati, ma ciò non è vero, più si denuncia più si crea il vuoto attorno ai malfattori. Purtroppo la nostra magistratura è affaticata dalla mole di esposti, ma non disperiamo, per mia esperienza serve sempre.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Tralasciando certe "utopie" che tutti si nasca uguali nello "spirito" e nelle "attitudini" (o "rettitudini")...vale il vecchio detto:
Piscis primum a capite foetet
Cui mi permetto una personalissima:
se dall' alto non viene l' esempio diventa difficile che le masse si adeguino.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Aldilà dei luoghi comuni e delle enunciazioni di principio, pagare le tasse non è piacevole. Se si permette di scegliere al contribuente se pagare la parcella di un professionista con l'IVA, quindi con fattura e maggior esborso a perdere o senza, tenendo in tasca l'importo della tassazione, l'interessato, salvo casi rari sceglie quest'ultima ipotesi. Ma se gli si permette di scaricare dalle tasse l'intero importo ha tutto l'interesse a pagare e conseguentemente a cascata a far pagare tutti con evidente vantaggio per l'erario che non avrebbe più necessità di fare i continui controlli.
Il sistema porterebbe a maggiori introiti con conseguente possibile riduzione delle aliquote. Perché non si opta per questa semplice soluzione? Forse perché tutto e tutti sarebbero automaticamente controllati e questo a chi deve decidere, evidentemente non sta bene.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
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LA FORZA DEL BUON SENSO! Io non capisco perché certi concetti di buon senso non fanno strada, a meno che, ci sia talmente sfiducia in noi Italiani da pensare che innescheremmo una serie di fatturazioni false per aggirare il fisco.
Ma la logica vorrebbe quello che Gianco dice, anche perché se tutti pagassimo IVA al 22% lo Stato introiterebbe, salvo poi dedurre da ipotetici redditi che verrebbero a galla.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Se si tornassero a veicolare le idee sane e semplici
ecco su questo mi si apre una marea di dubbi. Chi ha avuto l'idea di organizzare UBER ha la stessa idea di colui che ha organizzato una rete di vendita partendo dalle relazioni interfamiliari per arrivare al concetto del multilevel: non ti sichiede di vendere tutta la vita (come se fare il venditore fosse una cosa dequalificante), è sufficiente che organizzi 3/4/5 venditori (cercando tra parenti ed amici) ed alla fine tu diventi un manager, un coordinatore di venditori che sono sotto di te, i quali a loro volta devono trovare 3/4/5 venditori, così a loro volta non lo saranno più ed intanto spingono il primo a coordinare una potenza dei primi venditori che hai creato ed avere provvigioni sulle vendite da quest'ultimi effettuate e così avanti.
Ah! Abramo, non so se ti stai rigirando nella tomba, ma.... forse era meglio lasciare tutto in mano ai faraoni d'egitto.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
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Tutti dicono "Se tutti pagassero le tasse non ci sarebbe debito. " Falso" Se confrontiamo, anche solo ad occhio,la cresckitadelPIL degli ulti i 15 anni, con la crescita deellaraccolta fiscale sono sicuro che vedremmo un divario sensibile fra la primae la seconda.
Il fatto è che pù loStato incassa più spende.
Ma sulle tasse c'è un'altra cosa da dire. Negli anni che sono stato all'estero il mio datore di lavoro mi pagava l'affitto della casa dove vivevo. Il fisco, tedesco, americano,inglese,messicano ,argentino prendeva nota poi faceva il gross up della cifra dell'affitto( cioè trasformava in valore lordo quello che era il netto che ricevevo)e me lo tassava.
Ecco perchè in quei paesi il fenomeno degli appartamenti di proprietà dell'INPS dati agli amici non ha ragione di manifestarsi: Cito l' INPS perchè in una conferenza a Londra ( seguita da dibattito)nel lontano 1997, l'allora presidente dell' Inps alla mia seguente domanda " quanto rende all'ente il patrimonio immobiliare di cui dispone?" rispose " E l'UNO PERCENTO mi vergogno a dirlo ma lei sa il perchè " lasciando di stucco i non italiani presenti che fecero notare che i soldi che i lavoratori versano all'Inps sono di proprietà dei lavoratori medesimi dati in trust all'ente previdenziale e che, nei loro rispettivi paesi i dirigenti dell'ente verrebbero, per lo meno licenziati per incapacità nel gestire i fondi se non addirittura processati ati per violazione del trust.
Io sono rientrato in Italia nel 2006. Da allora sto cercando un ,legale che se la sen ta di sollevare il caso , senza successo.
Sapete trovarmelo voi ? Sareste disposti a partecipare alle spese per una " class action"?
Questo è un esempio chiaro e semplice che potremmo mettere in funzione noi.
Ve la sentite?
 

Dimaraz

Membro Storico
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Un plauso al ragionamento ed alla testimonianza...ma permettimi una considerazione sulla causa-classaction:
in un paese dove la prescrizione ha tempi brevibrevi da fulmicotone...e la giustizia la velocità di un bradipo nel leggere la Bibbia...pensi realmente che si otterrebbe qualcosa???!!!
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Ti rispondo con le parole di mia mamma classe 1904.

Se non vuoi fare quello che dovresti fare perchè tanto non vai da nessuna parte, poi non venire a piangere da me -Certo se non fai sei sicuro di non ottenere alcunchè

Mia mamma era una donna tosta.

Ti racconto un episodio

Noi vivevamo a Vercelli io facevo il servizio militare a Chiavari mio fratello lavorava a Londra, mio padre bloccato in poltrona dai postumi di una ferita di guerra e a una malattia con pochi anni di vita.Siamo nel 1959.

Una mattina ci chiamano da Roma per informarci che lo zio di mio padre era morto c parente che quando mio padre rimase orfano dei genitori all'età di 9 anni lo portò a casa sua e che noi chiamavamo nonno. Occorreva che qualcuno se ne occupasse.

Mia madre prende il telefono , chiama il comandante della scuola trasmissione interforze di Chiavari (un ammiraglio o giù di lì ) gli spiega la situazione ed ottiene che io venga mandato in

Licenza per quattro giorni per andare a Vercelli per assistere mio padre.

Poi chiama a Roma chi l’aveva avvisata e si fa dare il numero dell’agenzia di pompe funebri

Ottenutolo chiama spiega la situazione e dice che lei deve tornare a Vercelli entro sabato.

L’interlocutore romano le fa presente che pe r quel tipo di decesso ci vuole l’autorizzazione del giudice. ;Lei gli chiede se sa chi è e dove lavora. Alla risposta affermativa gli da appuntamento per il venerdì mattina alle 0830 a Piazza Cavour davanti al Palazzaccio ..

Poi chiama un’amica , gli affida mio padre e lo tranquillizza. Poi prende il treno e arrivata ad Alessandria dove deve cambiare riesce ad incontrarsi con me che dovevo cambi are ad Alessandria

E mii da le ultime istruzioni per mio padre.

Al mattino dopo si incontra c on l’incaricato delle pompe fun ebri che gli indica il giudice che sta en trando.Lei gli si fionda dietro , si libera con uno spintone dell’usciere che cerca di fermarla ed entra nella stanza del giudice che stupito le chiede che cosa vuole. Lei glielo dice e lui si mette a parlare di cosa dice la legge ecc. Mia madre lo interrompe dicendo “ Lei non mi può parlar così io ho mio marito ammalato , lui un decorato al valor militare io ho partecipato alla lotta partigiana ( un’altra volta te lo racconto) cosa temete ? non lo abbiamo mica ammazzato noi ? era u ultraottantenne che è caduto dalle scale.

E il giudice firmò le carte
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Permettimi di segnalare che le questioni sono ben diverse, interpellare un Giudice per una questione come quella che hai riportato è cosa ben diversa che iniziare una class action contro chi ha (mal) gestito le risosrse dell' INPS...ma soprattutto che correva l' anno 1959.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
ma io ti ho risposto con le parole di mia madre poi ti ho detto chetipo era mia madre aggiungo una vecchia frase che ho già citato in passato.
Perchè il male avanzi è sufficiente che i buoni non facciano nulla
 

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