l.marigo

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Ancora una cosa: qualora riuscissimo a vendere l'appartamento e, dopo un tempo x, si facesse viva questa fantomatica vedova, cosa rischierebbe mia madre, cosa rischierebbe l'acquirente?
Risarcimento, annullamento della vendita o altro?
Grazie
 

Luigi Criscuolo

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Se invece non risultasse coniugato, è ipotizzabile un errore nella stesura dell'atto di morte. Chi ne aveva dichiarato all'ufficiale dello stato civile la morte, e sulla cui base è stato formato il relativo atto?
In effetti chi ha dichiarato la morte del testante è colui che può aver scritto che il de cuius era sposato con la signora XX YY. Quindi bisogna chiedere a lui. Mi sembra strano che la dichiarazione di morte non l'abbia fatta la madre di @l.marigo.
Forse c'é un errore della registrazione per omonimia.
 
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Ollj

Ospite
Purtroppo non esiste un registro degli atti di stato civile di una singola persona.
Presso ogni comune esiste lo Stato Civile e ivi son contenuti una pluralità di registri (nascita, matrimonio...); ecco perchè si parla anche di Registro dello Stato Civile.
Ad ogni modo, mi chiedo come si potrà contrarre matrimonio e dimostrare di non essere già coniugato? Recandosi presso il Comune di residenza ed ottenendo certificazione circa il proprio status (se libero o già coniugato).
Ordunque perchè mai non potrà esser fatto l'inverso per un defunto?

Unico problema: che il soggetto si fosse sposato all'estero e del matrimonio non si fosse mai chiesta registrazione in Italia... ma è altro caso che non interessa lo scrivente (infatti nessuno ne sarebbe venuto a conoscenza, non riportandone menzione nel certificato di morte.)
 
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Ollj

Ospite
Purtroppo non esiste un registro degli atti di stato civile di una singola persona. Ogni comune ha registri annuali degli atti di stato civile (nascita, matrimonio, morte, cittadinanza), oltre a un loro indice decennale, di tutti gli eventi che danno luogo a iscrizione o trascrizione in quei registri.

Post D.P.R., 03/11/2000 n° 396, G.U. 30/12/2000, da Giovedì 8 gennaio 2015 pubblicato il regolamento che stabilisce le direttive sulla nuova anagrafe nazionale.
Termine ultimo Dicembre 2015.
 

Nemesis

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Post D.P.R., 03/11/2000 n° 396, G.U. 30/12/2000, da Giovedì 8 gennaio 2015 pubblicato il regolamento che stabilisce le direttive sulla nuova anagrafe nazionale.
Termine ultimo Dicembre 2015.
L'introduzione dell'ANPR non innova riguardo alle iscrizioni o trascrizioni degli atti dello stato civile, alle quali hanno sempre conseguito le variazioni anagrafiche corrispondenti.
Anche se è previsto che conterrà (programma da completarsi entro il 31 dicembre 2018) anche l'archivio nazionale informatizzato dei registri di Stato civile e i dati delle liste di leva.
Ma è prevista una graduale "migrazione" dalle attuali APR/AIRE comunali (e INA - Indice nazionale delle anagrafi) che andrà ben oltre il termine di dicembre 2015.
 
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Ollj

Ospite
L'introduzione dell'ANPR non innova riguardo alle iscrizioni o trascrizioni degli atti dello stato civile
Mai scritto il contrario.

Ciò nonostante, per il cittadino, l'innovazione sarà indubbia:
- da 8000 anagrafi comunali sparse per il Paese ad un' unica anagrafe telematica,
- possibilità di ottenere certificati al di fuori del Comune di residenza
- soppressione delle cancellazioni/iscrizioni per trasferimento in un altro comune
- obbligo in capo alle amministrazioni locali quanto alla scheda anagrafica individuale su formato elettronico.

andrà ben oltre il termine di dicembre 2015
Per la precisione entro la fine del 2016.

Ma ciò è altro e non ha nulla a che vedere con il termine da me indicato (applicazione delle direttive)
 

Nemesis

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Se non ne venisse a capo in tempi rapidi (1anno), gli servirà eccome.
L'ANPR non s'inventerà dati e atti che già non siano presenti nell'INA e nei registri degli atti di stato civile.
L'OP ha attualmente tutti gli strumenti per venirne a capo. Come gli era stato indicato. Deve cominciare a rivolgersi all'ufficio anagrafe del comune di residenza del defunto, per accertare con quale stato civile era colà registrato. Se risultasse non coniugato, quel comune si sarebbe già reso conto dell'errore contenuto nell'atto di morte (se effettivamente vi fosse), dato che ha ricevuto quell'atto per la trascrizione nei suoi registri di stato civile (se la morte non fosse avvenuta nel suo territorio).
 
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Ollj

Ospite
L'ANPR non s'inventerà dati e atti che già non siano presenti nell'INA e nei registri degli atti di stato civile
Mai scritto ciò.

Deve cominciare a rivolgersi all'ufficio anagrafe del comune di residenza del defunto, per accertare con quale stato civile era colà registrato.
E non ottenesse risultato alcuno, correre presso altre amministrazioni... su e giù per l'Italia al fine di scovare da dove derivi l'errore.
Forse ora coglie l'utilità di un banca dati nazionale telematica: tutti i dati di 8000 uffici in uno solo + obbligo per i Comuni di trasmettere i dati in loro possesso creando una scheda anagrafica personale in formato elettronica (così venendo magari a capo anche di errori commessi in precedenza).
Saluti.
 

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