Gianco

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@deep053 ha già trovato un sostituto, secondo quanto ha scritto nel post # 1, e questo è stato uno dei suoi errori!
Ho trovato il nuovo inquilino ma a quanto pare, e sinceramente non ne capisco il motivo, il mio proprietario di casa, a detta sua " per comodità ", non mi vuole disdire il contratto.
Ha trovato un altro inquilino, ma non uno che dovesse subentrare al contratto.
 

uva

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non uno che dovesse subentrare al contratto.
Doveva semplicemente disdire il contratto con lettera raccomandata rispettando il preavviso, restituire le chiavi al proprietario firmando il verbale di rilascio, e tutto finiva lì.
In seguito il proprietario avrebbe stipulato il contratto con le altre persone, a meno che preferisse che la casa fosse lasciata libera da tutti gli occupanti.

L'equivoco deriva dal fatto che si definiscono "inquilini" delle persone che pur abitando in quell'appartamento non figurano nel contratto di locazione. E non fanno parte del nucleo familiare del conduttore.
Come " inquilino" io intendo il regolare conduttore della casa locata in quanto intestatario del contratto, di cui deve rispettare le clausole. Che risulta essere unicamente @deep053.
Non è stato chiarito a quale titolo le altre persone occupavano e continuano ad occupare l'appartamento: si tratta di subaffitto? di comodato? Esistono nel contratto clausole che regolano tutto ciò?
 

uva

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le utenze sono intestate agli altri coinquilini.
Probabilmente per ripartire le spese: forse uno si è intestato il gas, l'altro l'energia elettrica, l'altro l'acqua. E' comunque una situazione un po' anomala!

Un'ulteriore incognita riguarda i pagamenti dell'affitto.
Se @deep053 pagava l'intero canone al proprietario e poi si faceva rimborsare le quote dalle altre persone, è evidente la sublocazione (forse vietata dal contratto?).
Se invece ognuno dei quattro pagava la sua quota direttamente al proprietario, è evidente che gli altri tre erano "in nero" in quanto non cointestatari del contratto di locazione.
 

Gianco

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E' strano, se non ricordo male i contratti per le utenze vengono stipulati a fronte di un diritto sull'immobile.
 

uva

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Qui a Torino, ad esempio, gli inquilini mi dicono che per fare un contratto luce o gas basta che il nuovo intestatario della fornitura presenti il suo documento, codice fiscale, e i dati catastali dell'unità immobiliare. Oltre alla matricola del contatore o ai codici pod / pdr.
Non è richiesto né l'atto di acquisto, né il contratto di locazione. Però i dati catastali bisogna conoscerli.
 

quiproquo

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Qui a Torino, ad esempio, gli inquilini mi dicono che per fare un contratto luce o gas basta che il nuovo intestatario della fornitura presenti il suo documento, codice fiscale, e i dati catastali dell'unità immobiliare. Oltre alla matricola del contatore o ai codici pod / pdr.
Non è richiesto né l'atto di acquisto, né il contratto di locazione. Però i dati catastali bisogna conoscerli.
Aggiungo che, a mezzo telefono, spesso nello stesso giorno del passaggio da un conduttore all'altro o ad un acquirente le società accettano di fatto il cambio della titolarità e nel contempo la non interruzione
della fornitura...dando modo al subentrante di effettuare lavori (luce) e di prepararsi un caffè (gas).
Il tutto sarà poi regolarizzato con la firma dei contratti tramite posta o di persona negli uffici. qpq.
 

Gianco

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Da noi alcuni anni fa l'ENEL ha inviato un modulo da restituire compilato con tutta una serie di informazioni fra i quali quello della qualifica del titolare del contratto e comunque vogliono gli estremi dell'autorizzazione edilizia e gli estremi catastali. Poiché i dati erano già in loro possesso non ho dato risposta e non ho avuto alcun problema. Prova tangibile che la burocrazia continua a mietere vittime.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Qui a Torino, ad esempio, gli inquilini mi dicono che per fare un contratto luce o gas basta che il nuovo intestatario della fornitura presenti il suo documento, codice fiscale, e i dati catastali dell'unità immobiliare. Oltre alla matricola del contatore o ai codici pod / pdr.
Non è richiesto né l'atto di acquisto, né il contratto di locazione. Però i dati catastali bisogna conoscerli.
Se è un subentro "tempestivo" i dati catastali sarebbero ( sono ?) già in loro
possesso. E forse anche non tempestivo...nel senso del subentro. qpq.
P.S. Si diceva una volta : "Basta la parola!" ...Ora, dicono gli stessi addetti
di molteplici burocrazie: Basta il Codice fiscale! Se vogliono, chiaramente.
Perchè almeno una metà di essi sono attaccati anima e corpo al "foglietto"
e prima che si convertano a quel codicillo passerà almeno un altro lustro...
e quando accadrà, sarà tutto più rapido e loro potranno farsi anche una pennichella sulla scrivania o dietro lo sportello con la tendina abbassata.
Ma forse sogno...
 

Gianco

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Magari in quest'ultima visione hanno precorso i tempi e richiedono integrazioni quando non servono per non procedere a dei controlli impegnativi.
 

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