uva

Membro Storico
Proprietario Casa
vorrei capire se siano presenti gli estremi per farlo visto che in casa non c'è attualmente nessuna muffa
Direi che se l'ex inquilino non ha delle prove o testimonianze attendibili per sostenere la presenza della muffa, non inizierà una causa per ottenere da te il risarcimento danni.
Le cause sono lunghe, costose e dall'esito incerto. Sovente non vale la pena di iniziarle.
Però non lo possiamo sapere con certezza, quindi non ti rimane che aspettare l'evolversi degli eventi!
 

francesco14

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Proprietario Casa
si infatti... ho lasciato correre prima, e molto probabilmente lo farò anche adesso. ritengo che possa essere molto improbabile dimostrare il rapporto causa effetto senza la presenza della benché minima macchiolina di muffa sul muro. Avevo acconsentito a non trattenere alcuna caparra (nonostante fosse prevista nel contratto) in quanto gli ex inquilini mi avevano promesso che avrebbero ristrutturato alcuni dei locali dell'appartamento, cosa che poi non è stata fatta, e in più ho i danni che avevo esposto sopra... pazienza...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Avevo acconsentito a non trattenere alcuna caparra (nonostante fosse prevista nel contratto)
Questo è un po' strano!
Se nel contratto di locazione c'è scritto che il conduttore versa un deposito cauzionale pari a (due o tre) mensilità del canone, ora ha diritto alla restituzione di quella somma. Dedotti eventuali risarcimenti per danni all'immobile a lui imputabili.
Ma dici che in realtà questa cauzione non ti è stata pagata; e ciò deve risultare chiaramente dal contratto!
 

francesco14

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
si purtroppo nel contratto (ho letto meglio) ho rifiutato il deposito cauzionale...
tuttavia nel contratto è riportato che sono necessari 3 mesi di anticipo per recedere, gli inquilini se ne sono andati dopo solo un mese dall'invio della raccomanda, secondo voi ci sono gli estremi per chiedere il pagamento delle tre mensilità?
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
La stranezza è di chi, leggendo "sono necessari 3 mesi di anticipo per recedere", associa quell'anticipo a "soldi" e non a un preavviso temporale.
E' vero, è ingannatore quel 'tuttavia', che invece doveva essere un 'inoltre' (insomma, doppio svantaggio per il locatore:
1. niente deposito
2. preavviso inferiore a quello di legge.
Infatti se con il deposito in mano forse (anche se, come diceva Croce, con i 'se' non si fa la storia) avrebbe compensato il minor preavviso.
O no?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
nel contratto è riportato che sono necessari 3 mesi di anticipo per recedere, gli inquilini se ne sono andati dopo solo un mese dall'invio della raccomanda, secondo voi ci sono gli estremi per chiedere il pagamento delle tre mensilità?
Se il contratto di locazione prevede un preavviso di 3 mesi per il recesso anticipato, l'inquilino doveva rispettare quella clausola.
Quindi se ti ha dato un preavviso di un solo mese è inadempiente, e tu puoi chiedere che ti vengano pagate le due mensilità mancanti (due e non tre, supponendo che l'ultimo mese in cui l'inquilino ha occupato l'appartamento ti sia stato pagato).
Tutto ciò solamente se durante quei due mesi la casa è rimasta sfitta.
Se però non adempie spontaneamente devi fargli scrivere da un avvocato e iniziare un'azione legale con i costi e la durata che essa comporta.
Valuta, in base alla somma che potresti recuperare, se ne vale la pena!
 

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