Daniele 78

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sì...a quanto pare dalla simulazione veniva A/3, si vede che il geometra non ha osato:sorrisone:
Anche perchè il catasto lo avrebbe subito girato in A/7 (nel tuo caso) e avrebbero mandato una lettera per poter eventualmente far ricorso alla Commissione Tributaria provinciale motivando l'A/3.
L'hanno fatto anche con me (anni fa) quando il Docfa mi fece lo stesso scherzo ossia proponendomi un A/3...invece della più corretta A/2.
Hai voglia dopo dire ."Guardi è il vostro programma della SOGEI che mi ha proposto una classe A/3 invece della A/2 (in quel caso)".

Il tuo Geometra ha fatto bene, conosce già bene il programma DOCFA e i successivi controlli che fa l'Amministrazione per accettarlo e validarlo.
 

basty

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Il tuo Geometra ha fatto bene, conosce già bene il programma DOCFA e i successivi controlli che fa l'Amministrazione per accettarlo e validarlo.
In pratica, per quieto vivere: perchè il Docfa è nato proprio per oggettivare il classamento in funzione di specifici parametri di cui Docfa appunto tiene conto.

Purtroppo il vezzo della nostra PA di usare criteri discrezionali non è ancora andato in disuso, con tutte le conseguenze del caso (corruzione, lungaggini, incertezza del diritto, ecc. ecc. )
 

Daniele 78

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Professionista
In pratica, per quieto vivere: perchè il Docfa è nato proprio per oggettivare il classamento in funzione di specifici parametri di cui Docfa appunto tiene conto.

Purtroppo il vezzo della nostra PA di usare criteri discrezionali non è ancora andato in disuso, con tutte le conseguenze del caso (corruzione, lungaggini, incertezza del diritto, ecc. ecc. )
Beh si vero sta di fatto che le categorie catastali per gli immobili privati sono:

GRUPPO A (IMMOBILI A DESTINAZIONE ORDINARIA)


In questo gruppo sono riportate tutte le abitazioni e gli uffici e si dividono in 10 classi

  • A/1 = Abitazioni di tipo signorile: unità immobiliari appartenenti a fabbricati, ubicati in zone di pregio, con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di rifinitura e dotate d'impianti e servizi di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. Superficie commerciale superiore ai 240 mq, dotato di almeno 3 servizi igienici, ampi spazi comuni ubicato in stabile con possibilità di ascensore e portineria. Solitamente sono appartenenti ad edifici, anche plurifamiliari, ubicati in zone di pregio o in località signorili centrali, caratterizzati da ottima esposizione prevalente, ricco grado di finimento, grande ampiezza media dei vani, completezza degli impianti. In taluni casi possono far parte di questa categoria anche mini-appartamenti ricavati dal frazionamento di ville, qualora si trovino in zone di particolare pregio o prestigio. Nei fabbricati ai quali appartengono le abitazioni di tipo signorile è ammessa la compresenza delle categorie C/6, C/1, A/10 o D/5. Le unità immobiliari urbane attribuibili a questa categoria sono davvero poche, anche perché non si deve tener conto solo dell'edificio o della unità immobiliare ma anche della zona di ubicazione e dell'esposizione prevalente.
  • A/2 = Abitazioni di tipo civile: unità immobiliare appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondenti alle locali richieste di mercato per i fabbricati di tipo residenziale. Possono essere mini-alloggi di consistenza notevolmente inferiore a quella propria di abitazioni di tipo civile e fabbricati a schiera, con caratteristiche costruttive, di rifinitura e dotazione d'impianti e servizi propri della categoria. Nelle località a vocazione turistica possono essere qualificati in A/2 anche abitazioni prive di riscaldamento. Una delle caratteristiche che li distingue può essere la presenza di almeno 2 servizi igienici.
  • A/3 = Abitazione di tipo economico: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per quanto riguarda la rifinitura che per materiali impiegati e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili. Il grado di finimento è fra l'ordinario ed il semplice, l'ampiezza dei vani medio-piccola, completezza d'impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili.
  • A/4 = Abitazione di tipo popolare: unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello. Dotazione limitata d'impianti quantunque indispensabili. Tale categoria non trova più applicazione alle unità immobiliari abitative di recente edificazione, ma può essere attribuita ad abitazioni di vecchia costruzione con grado di finimento semplice, con dotazione scarsa d'impianti e non corrispondenti agli standard correnti. In passato molte unità immobiliari sono state accatastate in questa categoria (anche gli edifici per edilizia economica e popolare) ma oggi le nuove costruzioni, tranne rare eccezioni, non hanno le caratteristiche per essere definite A/4.
  • A/5 = Abitazioni di tipo ultra-popolare: unità immobiliari appartenenti a fabbricati edificati nel periodo antecedente agli ultimi eventi bellici, non ristrutturati e con livelli costruttivi e di dotazioni d'impianti e di servizi insufficienti oppure ordinariamente inferiori agli standard attuali; la rifinitura è di modesto livello e vetustà. In realtà esse non rappresentano più unità abitative ordinarie.
  • A/6 = Abitazione di tipo rurale: come le abitazioni del tipo ultra-popolare (A/5), le abitazioni di tipo rurale sono rispondenti, nello spirito della norma, a realtà edilizie e di utilizzazione consueta all'epoca della formazione del N.C.E.U. Attualmente queste unità non rappresentano più tipologie abitative ordinarie perché sono al di fuori degli standard minimi indispensabili per l'uso a cui dette categorie fanno riferimento. Gli immobili già censiti in questa categoria (A/6) sono caratterizzati dall'assenza o carenza degli indispensabili servizi igienici e, spesso, anche di altre dotazioni ora ritenute indispensabili. Attualmente queste unità vengono adeguate alle minime condizioni abitative - e, quindi meritano un nuovo appropriato classamento - oppure non avendo subito interventi di riadattamento per il principio dell'ordinarietà non possono che essere classate -sia pure nelle classi più basse - nella categoria che rappresenta le unità più povere di dotazioni: la categoria A/4.
  • A/7 = Abitazione in villino: per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree coltivate o meno a giardino. Normalmente una unità immobiliare per essere classificata "villino", deve essere composta da almeno 3 vani più una cucina e i servizi.
  • A/8 = Abitazioni in ville: Devono intendersi ville quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all'ordinario. Sono costituite da un numero elevato di vani con rifiniture interne di discreto pregio. Sono ubicate generalmente nella periferia dei centri più importanti oppure in campagna e in zone di villeggiatura circondate da abbondante verde (parco, giardino, cortile).
  • A/9 = Abitazioni in castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici: In questa categoria ricadono i castelli ed i palazzi che per loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le unità tipo delle altre categorie; costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. E' compatibile con l'attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente indipendenti, consimili nelle altre categorie. I castelli di proprietà dello Stato, se ospitano pinacoteche, biblioteche, musei, gallerie, si devono assegnare alla categorie B/6. Se invece a causa del loro interesse storico od artistico, sono conservati senza alcuna delle particolari sopraddette destinazioni, quali monumenti nazionali inaelinabili, si fanno rientrare nella categorie A/9, senza però determinare determinare la rendita.
  • A/10 = Uffici e studi privati: Possono essere uffici privati e "open space". Dette unità immobiliari sono caratterizzati dalla presenza di ampie superfici, da attrezzare con pareti mobili, secondo le esigenze temporali dell'ufficio. Possono ospitare scuole private, agenzie assicurative, laboratori professionali (per esempio gabinetti medici ubicati nei piani elevati, laboratori odontotecnici, laboratori per analisi ecc.)
  • A/11 = Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi: Rifugi di montagna, baite, trulli, sassi, nuraghi, dammusi, chalet, baracche in zone terremotate ecc. Nell'attribuzione di questa categoria bisogna essere più che certi che la UIU siano sicuramente tipiche del luogo: un esempio su tutti è costituito dai trulli pugliesi.
Ti ho evidenziato in rosso cosa A/2, A/3 ed A/7. Queste sono le definizioni.
 

griz

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Il DOCFA, e questo lo sa bene chi lo impiega spesso, non va seguito pedissequamente, va gestito e a volte è opportuno correggere la categoria e classe che viene proposta in automatico, inatti il software interpreta rigidamente i dati inseriti e capita quindi che proponga classi improponibili. Il pericolo poi è il vedersi collaudare la pratica con un incremento della rendita che poi risulterà più elevata di quella che avremmo proposto agendo con criterio, oltre a questo,la figura col cliente che si troverà a dover gestire un valore più elevato e noterà la nostra imperizia
 

basty

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Il DOCFA, e questo lo sa bene chi lo impiega spesso, non va seguito pedissequamente, va gestito ..
Questa precisazione mi piace: nonostante sia un assertore della necessità di svincolare le valutazioni da manfrine varie, convengo che in fondo usare la testa è sempre più corretto che applicare un freddo algoritmo.
 

Daniele 78

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Professionista
Il DOCFA, e questo lo sa bene chi lo impiega spesso, non va seguito pedissequamente, va gestito e a volte è opportuno correggere la categoria e classe che viene proposta in automatico, inatti il software interpreta rigidamente i dati inseriti e capita quindi che proponga classi improponibili. Il pericolo poi è il vedersi collaudare la pratica con un incremento della rendita che poi risulterà più elevata di quella che avremmo proposto agendo con criterio, oltre a questo,la figura col cliente che si troverà a dover gestire un valore più elevato e noterà la nostra imperizia
Infatti ai tempi ero novello del sistema e l'errore mi capitò proprio per inesperienza. Purtroppo a volte solo sbagliando impari!
Ed impari a non finire più in errore!
 

griz

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Infatti ai tempi ero novello del sistema e l'errore mi capitò proprio per inesperienza. Purtroppo a volte solo sbagliando impari!
Ed impari a non finire più in errore!
il vcantaggio di avere avuto buoni rapporti coi tecnici dell'ufficio che ti dicono: " se vuoi che lo ritiri così, sappiche sicuramente andrà a collaudo, se lo metti a posto cosà, invece andrà bene" :occhi_al_cielo:
 

Daniele 78

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Professionista
il vcantaggio di avere avuto buoni rapporti coi tecnici dell'ufficio che ti dicono: " se vuoi che lo ritiri così, sappiche sicuramente andrà a collaudo, se lo metti a posto cosà, invece andrà bene" :occhi_al_cielo:
Sicuramente, ma devi trovare già la persona una minimo disponibile.
A me è successo di prendere appuntamento con i tecnici catastali, ed eseguire la pratica esattamente come richiesto; risultato: bocciata da un altro tecnico.
Poi a volte fai domande e quasi sembri deficiente...quasi scontate.
Esempio la nota dell'Agenzia dell'entrate per declassare in F/2 alla mia richiesta (non conoscevo la nota) la risposta è stata: "Noi l'abbiamo mandata ai collegi, il suo non l'ha informata?" (voglio dire una nota che molti miei colleghi non conoscevano e non conoscono tuttora) non gli ho chiesto mica cosa sia un Docfa, ma con questi è così.

E la nota me la sono cercata io dopo, mica me l'hanno detta. Te le fanno cadere sempre dall'alto, quasi fossi un IDIOTA.
 

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