Comodato d'uso gratuito di una stanza nella propria prima casa

Appartamento pagato dal padre e intestato come prima casa al 99% al figlio maggiorenne ( che vi abita ) ed un 1% intestato al padre come seconda casa ( su consiglio del notaio...per mettere una sorte di 'paletto' in caso di vendita ...). Ora il ragazzo ,dato che nell'appartamento ci sono due camere da letto , vorrebbe utilizzarne una per ospitare un amico e dividere con l'amico le spese delle utenze.
Si può fare un comodato d'uso gratuito della stanza indicando che le spese per le utenze verranno pagate al 50% senza perdere le agevolazioni prima casa ai fini IMU e IRPEF?
Deve fare questo comodato d'uso il proprietario del 99% o può farlo anche il padre proprietario dell'1%? L'amico del 'giovane' proprietario vorrebbe prendere la residenza in questo appartamento per poter avere dal Comune il pass per entrare nella zona nella quale si trova l'appartamento e parcheggiare nella strada e quindi per poter fare ciò gli è indispensabile la registrazione del contratto di comodato .
Grazie mille per le vostre risposte e la vostra disponibilità e competenza

giovannaangela ha scritto:

Appartamento pagato dal padre e intestato come prima casa al 99% al figlio maggiorenne ( che vi abita ) ed un 1% intestato al padre come seconda casa ( su consiglio del notaio...per mettere una sorte di 'paletto' in caso di vendita ...).

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Questo 1% intestato al padre (che ha pagato tutto) è notevole. Non l'avevo mai sentita.
Proprio ieri sentivo un collega che pensava di comprare la casa al figlio e intestargliela, ma teme che questo poi se la possa rivendere.

Questo 1% presenta anche un altro vantaggio molto importante ..e cioè potersi detrarre tutte le spese di ristrutturazione ( e nel caso da me esposto stanno diventando 'notevoli' ..e sempre pagate dal genitore...dato che il figlio..purtroppo come molti giovani oggi 'lavoricchia' ) senza dover fare un comodato d'uso 'fasullo'! Quindi questo 1% presenta , a mio avviso solo 'significativi' vantaggi e un unico irrisorio 'costo' dato che sia di IMU che di irfep il proprietario di questo 1% andrà a una cifra assolutamente insignificante... anche per l'acquisto. Ho sempre avuto una gran fiducia in questo notaio che conosco da tantissimi anni!

Fatta la Legge (?) trovato l'inganno, ...anzi le leggi sono fatte proprio da personaggi che hanno tutto l'interesse a trovare l'inganno ( o meglio il dubbio) che poi, con la complicità di altri personaggi, si tenderà ad arrivare alla "prescrizione" dell'eventuale "reato". E' come la giostra che dopo tanti giri si ferma.
Ma non sarebbe più semplice dire che il genitore, vita natural durante, negli affari riguardanti i familiari può decidere "come gli pare" ?
La legge in Italia guarda solo l'aspetto "letterale. dimenticando l'aspetto logico, storico, sistematico, etc...

non capisco a che inganno ti riferisci...in questo caso!

giovannaangela ha scritto:

non capisco a che inganno ti riferisci...in questo caso!

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Non è un inganno è una "palese buffonata".
Per me il genitore può detrarre le spese anche senza intestarsi quel "ridicolo" 1 %.

in che senso?

giovannaangela ha scritto:

L'amico del 'giovane' proprietario vorrebbe prendere la residenza in questo appartamento per poter avere dal Comune il pass per entrare nella zona nella quale si trova l'appartamento e parcheggiare nella strada e quindi per poter fare ciò gli è indispensabile la registrazione del contratto di comodato .

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La registrazione del contratto di comodato non è indispensabile.

alberto bianchi ha scritto:

Per me il genitore può detrarre le spese anche senza intestarsi quel "ridicolo" 1 %.

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Se il genitore non fosse comproprietario dell'immobile oggetto dei lavori, o titolare di un altro diritto reale di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie, oppure non lo detenesse in base a un titolo valido (locazione o comodato registrato), potrebbe godere delle relative detrazioni solamente se l'immobile oggetto dei lavori sia un'abitazione in cui si esercita la convivenza con il figlio. Tale convivenza dovrebbe sussistere già al momento in cui si attiva la procedura, e non è richiesto che l’immobile oggetto dell’intervento sia considerato abitazione principale per il figlio proprietario o per il padre convivente.

... ma sarebbe appunto richiesta la convivenza ...
Questo 1% salva capra e cavoli.