Cambio impresa di ristrutturazione per inadempienza

Buongiorno a tutti,
vi scrivo per avere un consiglio su come risolvere una brutta situazione in cui siamo capitati io e mio marito:
il 18 maggio di quest'anno sono partiti i lavori di ristrutturazione di un appartamento appena acquistato che abbiamo commissionato ad un impresa di ristrutturazioni. Sia io e mio marito che l'impresa abbiamo firmato una scrittura privata in cui si definivano tempi e costi per i lavori pattuiti. La fine dei lavori era prevista dopo 75 giorni lavorativi a partire dal 18 maggio, ovvero considerando 10 giorni di ferie nel mese di agosto, la consegna doveva avvenire entro il 10 settembre.
Ad oggi (dopo 2 mesi dalla data prevista per la consegna) la ditta ha completato circa il 50% dei lavori previsti mentre noi abbiamo pagato già il 77% dei lavori. Il titolare dell'impresa continua a temporeggiare, mandando un solo operaio per massimo 3 giorni a settimana e riempendoci di false speranze e bugie di tutti i tipi.
Io e io marito principalmente vogliamo cambiare impresa per poter finalmente mettere un punto a questo incubo che dura da quasi 7 mesi e poterci presto trasferire nella nuova casa, dato che a breve si allargherà anche la famiglia
Come dobbiamo procedere per cacciare l'attuale impresa?Cosa possiamo fare per tutelarci da eventuali rappresaglie legali da parte dell' impresa?

Intimando alla stessa di completaro il lavoro entro una data oltre la quale vi riterrete sciolto il contratto sottoscritto per loro inadempienza e precisando che procederete per vie legali per riottenere quanto già versato in eccesso e relativi danni.

Consiglio di rivolgervi ad un legale "qualificato" e affidare a lui tale incombenze fissando in anticipo il suo compenso.

c'è un Direttore dei Lavori? Comunque sarebbe utile cominciare a scrivere raccomandate protestando diffidando l'impresa a mantenere gli impegni pattuiti

Ovviamente esiste il direttore dei lavori, ma forse, solo sulla carta. Se ci fosse stato e se avesse seguito i lavori vi avrebbe dovuti dissuadere dal pagamento di tanti falsi stati d'avanzamento. Avrebbe dovuto inviare diversi ordini di servizio, propedeutici alla chiusura del rapporto. Mi auguro che nel contratto sia prevista una penale per la ritardata consegna dei lavori. Occorre inviare immediatamente una diffida a chiudere i lavori in tempi stretti da concordare con la direzione dei lavori. La chiusura dei conti dovrete eseguirla alla consegna, computando i danni con la penale ed eventuali lavori realizzati non a regola d'arte.
Comunque sento puzza di bruciato. Allo stato, probabilmente, l'importo percepito è superiore ai lavori realizzati. Conseguentemente, se messa alle strette, l'impresa abbandonerà con il malloppo sapendo che, probabilmente, il suo stato economico non sia dei più floridi. Non ha nulla da perdere, perché di questi tempi le imprese aprono e chiudono lasciando buchi sui fornitori.

Gianco, sono certo che sia così ma la mia richiesta era giusto pe arrivare al punto e discuterne, a volte il professionista si ritiene superfluo, poi si arriva a situazioni come questa

@griz, purtroppo quello che affermi è un luogo comune.

sarebbe opportuno inserire una penale in caso di ritardo ed è giusto non pagare mai i lavori in anticipo.

Pur essendo del mestiere, anch'io sono rimasto gabbato da un'impresa di padre e tre figli che dovendo realizzare un fabbricato per me avevano da saldare debiti pregressi e gli ho dato un congruo acconto, confidando che ci fosse il tanto per recuperarli. Dopo appena 50.000 € di lavori svolti hanno abbandonato perché volevano altri soldi ed io ha capito che non sarei riuscito ad ottenere niente. Morale della favola sono uscito con le ossa rotte anche perché sono venuto a sapere che non avevano pagato nessuno dei fornitori dei materiali impiegati nel mio fabbricato.