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User_51811

Ospite
Salve @Gianco ,ho bisogno di un consiglio ,sono molto preoccupata per l immobile dove vivo. Circa 30 anni fa mia suocera fece domanda di condono 47/85 per un edificio abusivo del '78,che poi amplio' nell'84, la richiesta fu impostata male dal geometra che mise un unico appartamento con 18 stanze (la palazzina è su 2 piani), in trent'anni non hanno fatto richieste d'integrazione mai una lettera, ora ci chiedono di dividere il progetto in due appartamenti ,la parte vecchia verra condonata con la 47/85 e la nuova con la /94 ,tipo una rettifica ,il geometra ci ha chiesto una cifra spropositata,( 16000 +IVA) NON POSSIAMO appellarci al SILENZIO ASSENZO?
 
Ultima modifica di un moderatore:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ho molti dubbi che il comune non via abbia risposto. Bene faresti a fare un "accesso agli atti" per vedere l'intera pratica e richiedere copia dei documenti che ti interessano. Bene faresti a farti affiancare da un tecnico di fiducia. Se ti è stata notificata una richiesta di integrazione la troverai. Mi pare di capire che il primo tecnico abbia solo presentato l'istanza e basta. Non risulterebbero altri interventi tipo: elaborato grafico, relazione giurata, se l'abuso superava i 400 mc ed accatastamento.
I lavori di ampliamento quando terminarono? Trovo comunque strano che a tutt'oggi il fabbricato non sia stato denunciato in catasto.
L'importo chiestoti dal geometra (sarà vero che è tale? se lo fosse ha dimenticato di dirti che gli onorari vanno aumentati del 5% per la cassa pensione e sul totale del 22% per l'IVA, per un incremento del 28,1% sull'imponibile), mi sembra eccessivo. Probabilmente, anche la metà sarebbe eccessiva. Puoi comunque sentire il preventivo di qualche altro geometra visto che non costa niente. Infine trovo strano che ti permettano di sanare con il condono del '94, visto che non esiste la relativa domanda.
 
U

User_51811

Ospite
Salve ,ho bisogno di un consiglio ,sono molto preoccupata per l immobile dove vivo. Circa 30 anni fa mia suocera fece domanda di condono 47/85 per un edificio abusivo del '78,che poi amplio' nell'84, la richiesta fu impostata male dal geometra che mise un unico appartamento con 18 stanze (la palazzina è su 2 piani), in trent'anni non hanno fatto richieste d'integrazione mai una lettera, ora ci chiedono di dividere il progetto in due appartamenti ,la parte vecchia verra condonata con la 47/85 e la nuova con la /94 ,tipo una rettifica ,il geometra ci ha chiesto una cifra spropositata,( 16000 +IVA) NON POSSIAMO appellarci al SILENZIO ASSENZO? Gianco Aiuto !
 

griz

Membro Storico
Professionista
ampliato nel 1984 con presentazione di Pratica Edilizia o sempre abusivamente? se con P.E., denunciando di fatto il fabbricato abusivo esistente?
se così fosse dovrebbero procedere al condono della parte esistente prima del progetto presentato, altrimenti era tutto esistente al 31/03/1985
secondo me stanno facendo tutti una gran confusione
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Chi chiede di dividere?
Il comune per regolarizzare prima una parte (magari perché sta esaminando le pratiche del 1987) e poi l'altra?
Il geometra per comodità o altro?
L'importo è solo per il geometra o è quello che vi chiede il comune?
Se siete interessati ad avere la concessione in sanatoria il silenzio assenso non modifica
nulla alla situazione attuale.

fu impostata male dal geometra che mise un unico appartamento con 18 stanze (la palazzina è su 2 piani)

Ci sono stati 2 condoni e due pratiche, non una sola pratica, quale è stata sbagliata?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Aspetto delucidazioni, perché non capisco come d'ufficio possano decidere che una parte la sani con la 47/85 e l'altra con il condono edilizio successivo.
 
U

User_51811

Ospite
il comune perche l'immobile preesistente è stato costruito prima dell'83 , poi nell'84 è stato ampliato ma, non puo rientrare con la legge 47/85 essendo stato fatto L'ampliamento dopo l'ottobre 83 ,quindi parte vecchia e parte costruita dopo non possono rientrare nello stesso condono ,il silenzio assenzo se ci aspetta non dovremmo pagare quasi nulla dato che sono passati 30 anni , giusto? o sto sbagliando?
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se vuoi la concessione in sanatoria devi pagare.

Ci sono Oblazioni, Oneri e Diritti.

Se hai pagato tutto al momento del condono come oblazione non devi pagare di più, ma se hai pagato meno (dichiarando meno Mq o per altro motivo) allora paghi la differenza più interessi e more.
Per gli oneri è lo stesso, se non hai pagato ad esempio l'urbanizzazione della zona dove sorge l'immobile è lo stesso (ti dice qualcosa la parola Bucalossi).
Poi ci sono i diritti di (almeno) segreteria, a Roma sono circa € 500 a pratica.

Puoi continuare a stare così, certo che se devi vendere chi acquisterebbe una situazione ancora non chiara?

Per quello che posso pensare io, per un appartamento con 18 stanze non credo che la somma sia esagerata, ma parlo senza sapere quanto hai già pagato e senza sapere a cosa si riferiscano quelle somme richieste.
Se fossero solo 180Mq (10Mq per ogni stanza . . . . ) pagheresti solo € 89,00 al Mq, se i metri reali sono di più sarebbe ancora meno.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
il silenzio assenzo se ci aspetta non dovremmo pagare quasi nulla dato che sono passati 30 anni , giusto?
secondo me no: perché il silenzio assenso non si applica a tutte le domande di condono anche se queste sono state accompagnate dalla oblazione. Nelle zone di vincoli paesagistici, architettonici, ecc. ecc... il comune non risponde, ma trattiene i soldi versati, anche nei casi in cui l'abuso non possa essere sanato: non per questo tu puoi invocare il silenzio assenso.
 

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