Pitiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Anch'io ho problemi con un DOCFA presentato il 25/09/2015 a seguito di una ristrutturazione fatta, con mia autorizzazione, dal conduttore di un locale commerciale, ovviamente di categoria c/1, il quale ha fatto dei lavori con cui ha significativamente modificato gli spazi interni, evidenziando la presenza di importanti superfici accessorie (laboratori, cucine, depositi) alla superficie di vendita, modifiche che hanno determinato una riduzione della consistenza, precedentemente anche erronea, perchè non distinta per funzione d'uso, da 298 mq a 186 mq, con conseguente riduzione della rendita catastale.
L'Agenzia delle Entrate mi ha notificato il 21/12/2016, cioè passato più di un anno dal protocollo di presentazione, un accertamento, nel quale mi comunica che, con loro variazione del 08/09/2016, sinteticamente riportata come VCL-VARIAZIONE DI CLASSAMENTO, modifica la consistenza dai 185 mq proposti a 260. Nell'Accertamento è solo riportata una corrispondenza della classe proposta con quella di altri due immobili da loro individuati, conseguentemente mantenendo inalterata la classe 9, già in vigore in relazione alla consistenza di 298 mq, ma non in alcun modo specificata la motivazione dell'entità della variazione di consistenza.
Ho 60 gg di tempo per proporre il ricorso in CTP e devo decidere cosa fare e con il supporto di chi, visto che tra l'altro non ho una relazione diretta con il professionista che ha presentato il DOCFA e che spero si sia attenuto a delle regole dimostrabili ed accettate per consuetudine.
La prima cosa che mi domando è se ai fini del termine per la validità dell'accertamento, e quindi della rettifica, valga la data indicata per le variazione, di cui non ho avuto alcun preavviso, o la data in cui l'accertamento mi è stato notificato.
Raccogliendo opinioni ho saputo per prima cosa che la sentenza di Cassazione 14103 dell'11/06/2010 avrebbe vanificato il termine di un anno dell'art 1 c 3 del DM 701, classificandolo come ordinatorio e non perentorio !!
La seconda domanda è se al di là della validità del termine e dell'eventualmente controvertibile merito circa la nuova consistenza, l'atto non possacomunque esser contestato in mero diritto come nullo per difetto di motivazione, cosa che impedisce la predisposizione di qualsiasi argomentazione tecnica a difesa.
Leggo da quanto sopra che potrebbe anche chiesto un annullamento in autotutela.
Sarebbe possibile alla luce di quanto sopra.
Grazie per il vostro aiuto, che, graziue ai dettagli, spero possa essere di interesse anche di altri vessati, e non vorrei vessandi, che frequentano questo utile forum.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il termine è dal momento della notifica. Se l'Agenzia delle Entrate ha dato un responso differente da quello proposto puoi proporre ricorso alla Commissione di 1° grado tramite il tecnico che ha redatto la DOCFA di variazione con il quale mi sembra di aver capito non c'è dialogo. Il professionista al quale ti rivolgi deve essere di tua fiducia e ti deve garantire la sua prestazione professionale, in caso contrario ti puoi trovare in difficoltà. Ora, credo che avrai bisogno di un professionista serio che ti possa aiutare e che si farà pagare più di quello che avrai risparmiato precedentemente.
 

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