Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Non sono fumatore ma.....che senso ha tutto ciò? Se la casa presentasse segni di bruciature, ingiallimenti da nicotina, si ridipingerà come clausola contrattuale, se i muri o le tappezzerie avessero odore, nel mese che attenderai per riaffittare darai aria e tutto tornerà a posto.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Penso che una clausola "antifumo" inserita nel contratto di locazione non sia valida (e aggiungo purtroppo: io non sono una fumatrice!)
Invece il mio agente immobiliare ritiene che le clausola contrattuali contrarie a norme di legge siano nulle.

Valida è valida (non confondere la questione animali perchè per gli stessi si è dovuto fare apposita norma...che erò non è estensibile)...ma non produce effetti.
Un locatario ha il pieno diritto di fumare nella propria residenza e nessuna autorità potrebbe multarlo neppure su richiesta di intervento del locatore.
Permangono tutte le altre responsbailità qualora con il proprio fumo rechi danno agli altri (immissioni).

che senso ha tutto ciò? Se la casa presentasse segni di bruciature, ingiallimenti da nicotina, si ridipingerà come clausola contrattuale

La "ri-pitturazione" non è dovuta se non come naturale e periodica manutenzione.
Ma se non vi sono danni evidenti...nessun obbligo di ridipingere se il degrado non ha ecceduto il normale deterioramento (questione su cui si potrebbe disquisire all'infinito).

Ma è acclarato che i danni da fumo siano chiaramente imputabili si che un Giudice addebiterebbe tutte le maggiori spese necessarie a rendere "vivibile" gli ambienti e

e rifinito con calce lucida spatolata alle pareti

garantisco che in certi casi eliminare gli effetti della nicotina è cosa tutt'altro che elementare già con le pareti con normale idropittura acrilica...nel caso di "calce rasata"...un incubo.
 
O

Ollj

Ospite
Confermo che si tratterebbe non di nullità della locazione, bensì di clausola nulla per contrarietà alla legge (non produttiva di effetti); non di clausola vessatoria (che é altro: legittima ove specifificamente approvata per iscritto), giacché il divieto animali mai sarebbe valido, nemmeno se specificamente approvato per iscritto a contratto.
Come detto da Dimaraz, per addivenire al divieto degli animali si dovette attendere una specifica disposizione di legge, tuttavia si partì da "lontano" invocando financo i diritti personali. Quindi se è vero che allo stato non esiste limite legale espresso a tal tipo di clausola, non vorrei che di fronte ad un Giudice la si considerasse illegittima per contrarietà alle libertà personali (quella di scelta consapevole al fumo).
Ad es. nella legislazione svizzera una tal clausola sarebbe nulla (ma è solo un esempio di raffronto).
Quanto poi al discorso di Dimaraz nicotina/spatolato, altroché: sarà un bel problemino (l'ho vissuto sulla mia pelle ed ho dovuto eliminare tutto). Allora il locatore, nel dubbio, dovrà così tutelarsi:
- indicare a contratto la specificità della decorazione
- inserire a contratto il pericolo di danni da fumo e ove riscontrati a fine locazione, l'obbligo del ripristino della situazione originaria (non semplice nuova imbiancatura) a spese del conduttore
- far firmare puntualmente tal clausola come fosse vessatoria.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
ho trascorso più di 20 anni della mia vita dormendo dal lunedì al giovedì nelle stanze d'albergo. Negli ultimi anni mi chiedevano se volevo una stanza "fumatori" o "non fumatori" alla assegnazione di camera non fumatori, appena entrato, anche se mancavano i posacenere i mobili,ed i muri, sebbene imbiancati di recente, traspiravano ancora di fumo.
Io credo che se un tizio affitta una casa di sua proprietà abbia il diritto di porre come clausola quella di non fumare abitualmente all'interno della abitazione. Altrimenti può chiedere una fidejussione assicurativa da riscuotere a fine mandato che lo risarcisca per i lavori di decontaminazine degli intonaci, del mobilio se dato in locazione, e di imbiancatura.
Riconoscerei lo stesso diritto al proprietario che affitta la casa a chi vuole detenere animali: la legge dice che non si può impedire la detenzione di animali che ormai sono diventati parte del nucleo familiare, tuttavia non dice che a fine locazione i proprietari hanno il diritto di riavere la casa che non testimoni la presenza di animali all'interno della sua proprietà. Non fatemi postare ancora le foto del parquet corroso e bruciato dalla urina di un cane la cui proprietaria non faceva mai scendere. Il proprietario si è trovato casa (nuova) in quelle condizioni dopo 4 anni di affitto. L'affittuaria se ne è andata lasciando la casa con anche gli escrementi del cane.Volete sapere come è finita? che la affittuaria è morta dopo due anni che aveva lasciato l'immobile aspettando l'esito della sentenza.
 
O

Ollj

Ospite
I tempi e i costi della Giustizia.
Tempi e costi che aggevolano solo i soliti furbetti...
Ripeto: arbitro privato e inappellabilitá obbligatori per legge.
 

robyds2009

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno e grazie a tutti per i preziosi e validissimi consigli! Inserirò senza dubbio nel contratto la specificità delle rifiniture e il pericolo dei danni da fumo!!!
Complimenti, forse il forum più utile e interessante del web....
 

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