basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Recentemente una rete nazionale ha cambiato le frequenze di trasmissione, e dal 15/1 la suddetta rete, che precedentemente era disponibile, non è più sintonizzabile dall'impianto condominiale.

L'Amministrazione, interpellata da un condòmino, ritiene debba essere nuovamente approvato a maggioranza l'adeguamento dell'impianto, che consiste nella sostituzione o introduzione di un nuovo filtro passabanda.

Ritenete corretto in casi come questi l'approccio della Amministrazione?
 

Andrea Occhiodoro

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Formalmente direi di si. Si tratta comunque di una spesa non preventivata e che non riveste carattere di urgenza e quindi va deliberata con maggioranza semplice (non essendo di notevole entità).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie. In effetti capisco benissimo la mancanza del carattere d'urgenza.
Mi chiedevo però se nella specifica fattispecie debba prevalere il parere della maggioranza, che si tradurrebbe potenzialmente nell'abolizione di un servizio. Cioè se la ricezione di un canale nazionale rientri o no tra i diritti inalienabili anche di un singolo. (specie se questo servizio fino a ieri era assicurato e previsto)

Dico questo perchè in altra situazione ci siamo trovati a contestare in passato una installazione di antenne su un balcone, realizzata con discese di cavi anche mal posizionate e fissate alla facciata, percorrendo anche un tratto di un balcone confinante, invece di usufruire dell'impianto centralizzato: il soggetto che aveva realizzato la cosa aveva addirittura diffidato l'amministratore ed il condominio dal perseverare nel disturbarli con pretese assurde!! Appellandosi ad una sentenza che affermava il diritto inalienabile ad usufruire delle radiocomunicazioni di suo piacimento.

Vedrei in questi due casi, due pesi e due misure.
 

Andrea Occhiodoro

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Direi che ogni storia va considerata nel suo contesto. Il vostro condomino, in assenza di regolamenti comunali o condominiali di tipo contrattuale che vietino il posizionamento di antenne sul balcone, non è censurabile in quanto ha semplicemente utilizzato la cosa comune (facciata) per far transitare cavi privati, ma non ha impedito agli altri di farne parimenti uso. L'importante è che contribuisca alle spese dell'impianto centralizzato di cui rimane comunque comproprietario, pur non usandolo.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Per la precisione si trattava di due condominii diversi: e c'era pure il regolamento comunale oltre che condominiale che vietavano installazioni di quel genere. Nonostante ciò ha fatto leva sul diritto inalienabile a poter ricevere ciò che gli pare: credo rientrino in questa casistica anche le antenne dei radioamatori. Fin tanto che non creano disturbi elettromagnetici agli altri, non puoi regolamentarli.

Di contro, se Cairo sposta le frequenze della sua rete, non so per volontà sua o per ottemperare a qualche regolamentazione, qui c'è da sperare che la maggioranza opti per il mantenimento ed adeguamento dell'impianto.
Per assurdo il principio varrebbe anche per RAI o Mediaset: posso capire se si tratta di decidere se dotarsi di impianto centralizzato o meno in un fabbricato che non ne disponga (ma ne esistono ancora?): qui si tratta invece di mantenere ciò che esiste, ed era stato deliberato ab origine.

Poi è chiaro che a tutto ci si abitua: e non avrei problemi a ricevere attraverso mezzi alternativi, esempio via internet in streaming; ma non mi sarei mai sognato di impedire ad un altro condomino, es. ultraottantenne che non sa nemmeno cosa sia internet, di continuare a ricevere il canale televisivo dove si guarda la telenovela di turno.

Il criterio della maggioranza mi sembrava doveroso magari per scegliere tra diversi preventivi, non tra il fare o non fare.

Concluderei archiviando il caso tra i tanti dove il criterio maggioritario non rappresenta la risposta più corretta.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
I regolamenti comunali e/o condominiali non possono impedire la ricezione/trasmissione di segnali radio/televisivi...ma possono indirizzare la gestione.

Quindi se l'impianto centralizzato non permette la fruibilità di determinate frequenze il singolo proprietario può provvedere per se stesso ma rispettando gli altri vincoli: posizionamento di antenne/parabole e mascheramento dei cavi.

Quanto a particolari filtri ...prima di procedere in tal senso va fatta una risintonizzazione completa dei canali.
 
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