griz

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la convenzione è sicuramente visibile presso il comune che l'ha stipulata con il costruttore/coperativa che sia, potrebbe regolamentare i tempi di vigenza ma anche no, in general eperò pretendere che sia un vincolo che vale ell'infinito non ha senso.
Per quanto riguarda la proprietà del terreno acquisito in diritto di superficie, ormai la tendenza dei comuni e propore ai proprietari la cessione del diritto realizzando così una situazione di piena proprietà. Il Comune incassa dei soldi eliminando un problema di gestione della proprietà, i proprietari sono felici in quanto non hanno più vincoli e tutti vivono felici e contenti, ovviamente deve trascorre qualche decennnio dalla costruzione
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Onestamente io rimango un po' basito di come si possa solo pensare di contestare il prezzo pagato per un immobile a distanza di:
-7 anni dal rogito
-2 precedenti proprietari
riferendosi ad una convenzione del 1988 (30 anni orsono).

Quanto alla bocciatura della richiesta di surroga, attribuita ad una esagerata valutazione rispetto alla citata convenzione ...e ancora trascurando sia i cambiamenti dei prezzi (valori) degli immobili o una eventuale sovrastima all'epoca del mutuo attualmente attivo...beh,..qualche campana suona rotta.
 

griz

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No, il Comune può in qualsiasi momento decidere di alienare i terreni in concessione. Iorobest dovrebbe informarsi presso l'ufficio patrimonio del Comune.
non ho mai visto fare un'operazione del genere il giorno dopo l'agibilità e non credo sia legale, in generale si fa trascorso un congruo periodo
 

Gianco

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Ho vissuto il problema in prima persona. Nel 1972 sono entrato a fare parte di una cooperativa edilizia. Nel 1985 mi è stata assegnata una casa a schiera con atto pubblico nel quale è stato indicato: viene assegnato in proprietà esclusiva l'immobile ecc. ecc.. Non si fa menzione della convenzione con il comune per la cessione delle aree in diritto di superficie, né a nessun'altra limitazione. Medesimo atto è stato stipulato dallo stesso notaio per altri dieci lotti. Immediatamente, letto l'atto, ho parlato con il tecnico comunale al quale ho fatto notare l'errore, senza che ciò abbia alterato nulla. Recentemente il comune ha deciso di chiedere il pagamento di una cifra per riconoscere il diritto di proprietà dell'area a tutta la cooperativa. Sebbene avessi fatto notare l'errore nell'atto e conseguentemente l'avvenuta usucapione, trascorsi i vent'anni, gli altri soci hanno versato e quando gli ho fatto sapere che io non l'avrei fatto hanno chiesto se fosse stato possibile retrocedere. Evidentemente loro hanno perso il diritto all'usucapione, io ho risolto, nel senso che il comune non mi ha più cercato per integrare. Per me è stato un risparmio notevole ed i soci che non hanno creduto alle mie interpretazioni, si sono pentiti. Con mia grande soddisfazione, perché nella cooperativa esiste un po l'invidia, sono l'unico che ha usufruito di questa norma di legge.
 
O

Ollj

Ospite
Ho vissuto il problema in prima persona...Sebbene avessi fatto notare l'errore nell'atto e conseguentemente l'avvenuta usucapione, trascorsi i vent'anni, .
Dovrebbe precisare meglio.. Se l'errore si rinviene nel rogito rispetto al suo dante causa Cooperativa o Comune. Solo nel secondo caso lei potrebbe spuntarla. Ove invece il Comune avesse ceduto alla Coop e questa a lei con errore in tal rogito, lei non usucapisce nulla a scapito del comune poiché vi è titolo contrario al suo possesso (che è solo superficiario). Per usucapire avrebbe dovuto realizzare una interversione del titolo: quando e come avrebbe realizzato ciò ?
 

lorobest

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ed io onestamente capisco sempre meno...saro stato anche ingenuo, ma pensare che vado a pagare per un appartamento un prezzo più alto di 100.000€ del prezzo vincolato, sotto la tutela di un notaio che si fa pagare un onorario a misura per verificare se esistono ipoteche o vincoli, di una banca che dovrebbe controllare tutti i documenti prima della delibera (una pratica sempre a pagamento! ), penso sia arrivata l'ora che qualcuno si deve prendere le responsabilità per la leggerezza con cui ha firmato! Mi sto sbagliando?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ed io onestamente capisco sempre meno...saro stato anche ingenuo, ma pensare che vado a pagare per un appartamento un prezzo più alto di 100.000€ del prezzo vincolato, sotto la tutela di un notaio che si fa pagare un onorario a misura per verificare se esistono ipoteche o vincoli, di una banca che dovrebbe controllare tutti i documenti prima della delibera (una pratica sempre a pagamento! ), penso sia arrivata l'ora che qualcuno si deve prendere le responsabilità per la leggerezza con cui ha firmato! Mi sto sbagliando?

Ti dirò...la tua domanda, sulla base delle mie conoscenze logiche e "pratiche", mi era sembrata banale in quella che poteva essere l'unica rispota: ma cosa vai cercando?
Il vincolo poteva riguradare solo il costruttore...mentre tu hai comprato di "terza mano".

Orbene...siccome non bisogna mai dare nulla per scontato mi son fatto una ricerca...ed è emersa la classica "frittata" che certi Giudici di Corte suprema si divertono a propinare si da procurarsi lavoro (manco gli mancasse).

Quanto ti ho detto era l'orientamento fino al 2015...ora ne vedremo delle belle.

Qui trovi tutto:

Edilizia agevolata, l'applicazione del prezzo imposto anche le per vendite successive alle prima apre le porte ai ricorsi
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ps.
Se leggi attentamente fino in fondo...comprenderai che non mi farei tante illusioni.
Ammesso e non concesso che la tua "convenzione" rientri fra quelle oggetto di sentenza..prima di partire "lancia in resta e testa bassa" in una causa contro venditore e professionista, medita su tempi medi di un procedimento processuale in Italia.
Molto probabile che arrivi qualche "leggina" che cancelli i presupposti dell'arzigogolata sentenza degli ermellini...e ti ritrovi come Don Chisciotte.

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Gianco

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Professionista
Dovrebbe precisare meglio.. Se l'errore si rinviene nel rogito rispetto al suo dante causa Cooperativa o Comune. Solo nel secondo caso lei potrebbe spuntarla. Ove invece il Comune avesse ceduto alla Coop e questa a lei con errore in tal rogito, lei non usucapisce nulla a scapito del comune poiché vi è titolo contrario al suo possesso (che è solo superficiario). Per usucapire avrebbe dovuto realizzare una interversione del titolo: quando e come avrebbe realizzato ciò ?
L'atto riporta chiaramente la vendita in proprietà esclusiva è stato trascritto a mio nome ed in catasto appio solamente io.
Ora se il comune dovesse fare l'atto per la cessione della proprietà dell'area dovrebbe avere un titolo che deve appare nei PP.RR.II.. Tant'è che più volte ho chiesto che mi proponessero la bozza dell'atto e mai sono stati in grado di redigerla. Non solo ho interpellato due legali che mi hanno confermato la mia proprietà esclusiva. D'altronde esiste un atto pubblico, regolarmente trascritto da oltre dieci anni. Il Comune non può più rivendicare.
 

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