ANTOPE

Membro Attivo
Salve a tutto il forum, cercherò di essere il più sintetico possibile.
Il caso.
8 fratelli, con quote identiche, sono comproprietari di una casa in paese, di una casa di campagna e di due terreni agricoli.
Siccome la casa in paese è abitata da due sorelle e gli altri fratelli non sono interessati ad acquisirla, e non avendo le due sorelle la disponibilità economica all'acquisto, si è pensato di proporre uno scambio attraverso il quale tutti i fratelli cedono le loro quote della casa in paese alle due sorelle ( che di conseguenza ne diventerebbero proprietarie al 50% ciascuna ) e, di contro, le due sorelle cedono le loro quote degli altri beni agli altri fratelli. E' ovvio che non c'è uniformità tra parte ceduta e parte acquisita da parte degli altri fratelli ma, pur di assicurare un tetto alle due sorelle, i fratelli sarebbero disposti anche a questo scambio in perdita.

Al fine di evitare due atti notarili ( uno di vendita quote casa paese e uno di vendita quote altri beni ) e quindi con costi superiori, si è pensato di procedere in questo modo:
- fare un atto notarile di cessione delle quote della casa del paese da parte di tutti i fratelli in favore delle due sorelle ( al fine di evitare il passaggio di denaro ogni fratello dichiarerà di aver già ricevuto il corrispettivo economico )
- fare una scrittura privata con la quale le due sorelle dichiarano di rinunciare alla loro parte economica in favore degli altri 6 fratelli nel momento in cui i terreni e la casa di campagna saranno venduti.
E' chiaro che in questo modo non verrebbe eliminato il potere di firma delle due sorelle sui rogiti che riguarderanno la vendita dei terreni e della casa di campagna.

Quesiti.
Cosa vi suggerisce la vostra esperienza di tecnici? Pensate che sia una procedura corretta, e soprattutto fattibile?
Qualcuno ha suggerimenti in proposito? Ogni consiglio è assolutamente ben accetto.
Grazie per l'attenzione.
Antonio
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Eventualmente la differenza di valore fra la casa assegnate alle due quote e le altre, verrebbe compensata con integrazione monetaria, per cui sarà necessario stipulare un atto di divisione con permuta e vendita. Dichiarare che la moneta è stata data precedentemente non altera il risultato, si potrà evitare di staccare assegni.
Infine se raggiungete un accordo fra fratelli chi vorrà vendere la sua quota potrà fare una procura al fratello interessato all'acquisto, che eventualmente potrebbe girare a terzi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se le quote da assegnare sono di differente valore occorre stipulare una divisione con vendita per regolarizzare le differenze di valore.
 

ANTOPE

Membro Attivo
Grazie a tutti per le risposte. Mi pare di capire che la "scrittura privata" non sarebbe la soluzione migliore. Ha ragione anche Chiacchia nel ritenerla inutile in caso di accordo orale ma le teste in questa faccenda sono tante, e gli equivoci in agguato pure, in qualche modo scripta manent.
Ad ogni modo la scrittura privata porta con sè anche problemi tecnici nel momento in cui si conserva il potere di firma delle due sorelle sui futuri rogiti riguardanti i terreni; se in futuro una delle due sorelle litigasse con qualche fratello o cognata potrebbe, per ripicca, bloccare ogni operazione; inoltre, non essendoci stato un atto notarile di suddivisione, le due sorelle sarebbero tenute ancora al pagamento dei tributi comunali riguardanti i terreni visto che, formalmente, sarebbero ancora proprietarie.
Premesso che i terreni sono frutto di successione ereditaria e ne sono proprietari i soli fratelli, l'idea della scrittura privata nasce anche dalla considerazione che, facendo una permuta regolare dal notaio, nella proprietà dei terreni subentrerebbero anche i coniugi dei fratelli in regime di comunione dei beni, ampliando quindi la platea degli aventi titolo di proprietà. E' un pò ingarbugliata come faccenda
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
I coniugi degli eredi non hanno alcun titolo nell'eredità. I beni ricevuti sono di proprietà personale dei fratelli.
Per evitare colpi di testa di qualcuno, ti consiglierei di stendere una "Divisione per scrittura privata", da fare sottoscrivere dagli eredi. Dopo sarà difficile agire in contrasto con gli accordi presi.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma avete valutato i costi? io al tempo delle lire per permutare un box uno affianco all'altro dello stesso valore il notaio si è preso 4 milioni di lire e lo stato 850.000 sempre lire, all'epoca con quei soldi l'avrei comprato.
 

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