franco1063

Membro Attivo
Proprietario Casa
salve sono un amministratore di un supercondominio di 180 condomini questa mattina un creditore ha pignorato il conto del condominio e lunedì scadono la bolletta dell'enel utenza che fa funzionare le pompe del pozzo dell'acqua che serve tutte le case. la bolletta era domiciliata su quel conto e non verrà pagata, come posso fare?? posso riscuotere delle quote condominiali in contanti e pagare alla posta in contanti?? o che mi consigliate di fare??
vi ringrazio dei consigli che mi darete
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Devi indire assemblea straordinaria urgente avvisando del rischio.
Quasi impossibile che pef Lunedi troviate i soldi...ma solitamente il "distacco" non è automatico e immediato.

Raccogliendo contanti vi sarebbe l'irregolarità di non farli transitare sul c/c condominiale...ma questo è l'ultimo dei problemi.
Cefto che aver tergiversato e trovare soluzioni all'ultimo minuto...prevenire è meglio che curare (nel vostro caso tamponare).
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
come posso fare??
io non raccoglierei alcuna somma. Invece farei una bel quadro economico del conto relativo al credito esatto dal creditore; poi redigerei il saldo della giacenza di cassa del condominio evidenziando tutti i condomini morosi; quindi porterei a conoscenza tutti i condomini che essendo bloccato il conto non sarà, possibile pagare la bolletta dell' energia che consente l'erogazione dell'acqua nelle case e che prima o poi il contatore verrà sigillato; terminerei con questa domanda: che volete fà?
Penso che verrai sollecitato ad indire in tempi brevissimi una bella assemblea plenaria, probabilmente verrai accusato di non aver fatto i decreti ingiuntivi nei confronti di chi è moroso da più di 3 mensilità.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Penso che verrai sollecitato ad indire in tempi brevissimi una bella assemblea plenaria, probabilmente verrai accusato di non aver fatto i decreti ingiuntivi nei confronti di chi è moroso da più di 3 mensilità.

Tratto da Home
L’amministratore di condominio deve agire contro i codomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio annuale relativo alle quote non pagate. Egli può ottenere un decreto di ingiunzione al pagamento, immediatamente esecutivo, emesso sulla base dello stato di ripartizione approvato dall’assemblea.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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L’amministratore di condominio deve agire contro i codomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio annuale relativo alle quote non pagate
io avevo sostenuto un'altra cosa: si tratta di morosità in corso di esercizio; se aspettano di chiudere l'esercizio per far partire i D.I. gli verrà tagliata sicuramente l'energia elettrica. Poi ci vogliono anche i soldi per anticipare le spese legali e giudiziarie chi le anticipa?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
I 6 mesi non valgono per le sole delibdre di approvazione dei bilanci consuntivi.
Qualsiasi spesa ordinaria o straordinaria, o anche un bilancio preventivo od una creazione di "fondi urgenti" può essere oggetto di D.I. qualora sia stata deliberata.

Quel che non è stato chiarito len caso specifico è perché un fornitore sia arrivato a pignorare il c/c condominiale.
Se l'amministratore viene a chiedere...significa che nel c/c esistevano soldi (quantomeno per le fatture di elettricità).

Un Supercondominio è come una grossa nave portacontainer....va "diretta" con mano ferma e consci della "forza d'inerzia" determinata dalla stazza.

Non si può arrivare a chiedere come trovare i soldi a pochi giorni dalla scadenza di pagamenti "vitali".

Il creditore che è riuscito a far pignorare il c/c non è certo da ieri che si è mosso e sopratutto che non viene pagato.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Io mi chiederei perchè l'amministratore sia arrivato a subire il pignoramento senza aver preso provvedimenti in anticipo.

Per colpa di un amministratore incapace (o in malafede) ci siamo trovati in una situazione simile a cose fatte.

Ora prima del pignoramento ci deve essere stato un decreto ingiuntivo, un atto di precetto, e finalmente un decreto di pignoramento presso terzi (non so se ho saltato qualcosa: chi è più esperto completerà o correggerà l'iter).

In sostanza non è che certe cose avvengano dalla sera alla mattina: poi ci sono delle cause a monte, e soprattutto c'è stato tutto il tempo per indire una assemblea straordinaria urgente per illustrare le criticità insorgenti.

Al punto in cui siete, non vedo altra soluzione che:
1) Aprire un C/C intestato a fiduciari dei condòmini, su cui far versare immediatamente quanto serve a pagare le bollette urgenti, e successivamente a saldare i debiti. Qualunque altro conto condominiale verrebbe pignorato
2) Agire con decreto verso i condòmini morosi
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Peccato che un c/c intestato a fiduciari (potrebbe essere l'amministratore stesso) creerebbe irregolarità formali ancora peggiori di una raccolta cash.
Le tempistiche sarebbero comunque più lunghe.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
un c/c intestato a fiduciari (potrebbe essere l'amministratore stesso) creerebbe irregolarità formali ancora peggiori di una raccolta cash.
Raccogliendo contanti vi sarebbe l'irregolarità di non farli transitare sul c/c condominiale...ma questo è l'ultimo dei problemi.
Le tempistiche sarebbero comunque più lunghe.

Come leggo nella seconda citazione, mi pare che le irregolarità formali, siano a questo punto le meno preoccupanti: poi vorrei sapere quali sarebbero..., se i condomini sono consenzienti

Mi guarderei poi bene dal far transitare ulteriori soldi nelle mani dell'amministratore in questione.
Quanto ai tempi lunghi, l'esempio fatto lo abbiamo praticato: io insieme ad un altro condomino, con firma congiunta:

a) 1 ora di delibera tra i condomini presenti per approvare detta soluzione
b) 2 ore presso l'agenzia bancaria per aprire un nuovo conto, la mattina successiva
c) conferimento delle quote mancanti da parte degli altri condomini pervenute in un paio di giorni (non abbiamo toccato contanti, e tutti i movimenti sono risultati tracciati sul nuovo conto)
d) saldo debito c/o avvocato della controparte per bloccare la 3° udienza ( notare che fino a quel punto non ne sapevamo nulla: l'amministratore aveva utilizzato i fondi già anticipati, per altro) recandoci presso l'avvocato previo appuntamento (1-2 gg successivi): per la cronaca con bonifico specifico per le detrazioni
e) Viaggio presso il tribunale per la cancellazione della istanza presso la cancelleria (1/2 giornata successiva): 50 cent di parcheggio e 16€ di marca da bollo.

Nel giro di 10 giorni presentato notifica di ammanco di 14.000€ al vecchio amministratore, per ripristino fondo cassa mancante: ripianare o denuncia.
Abbiamo ottenuto immediatamente un assegno personale .... coperto.

f) Una volta dato incarico al nuovo amministratore è stato chiuso il conto temporaneo e conferita giacenza e contabilità.

Non saprei come si potesse fare più alla svelta. E limitando i danni.
 

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