Alema

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve a tutti, ho un problema che non so come risolvere ed essendo inesperta in materia chiedo gentilmente il vostro aiuto.

L’abitazione nella quale attualmente risiedo è di proprietà di mio padre che l’ha completamente ristrutturata, provvedendo anche al rifacimento degli impianti. A lavori ultimati me l’ha ceduta in comodato per farne la mia abitazione.

Al momento di andarvi ad abitare mi sono recata in Comune per effettuare il cambio residenza e qui è sorto il problema: durante la pratica, il funzionario dell’anagrafe mi ha comunicato che la mia abitazione ha un numero civico diverso rispetto a quello che avevo indicato nella modulistica: in pratica l’immobile non è al civico n.2 ma al n.3.
Vi faccio presente che il civico n.2 giudicato “errato” è quello riportato nei dati catastali ed affisso sul muro e al quale sono risultate da sempre intestate le utenze fin dai tempi in cui vi abitavano i miei nonni.

La mia residenza è stata quindi registrata al “nuovo” civico 3 ed ho di conseguenza provveduto ad aggiornare i contratti di fornitura elettrica idrica e gas. Dovrò inoltre far aggiornare i dati catastali appena avrò chiarito i miei dubbi sulla questione.

Il problema che si pone è che adesso i certificati di abitabilità e agibilità, le dichiarazioni di conformità degli impianti elettrico e gas e tutta la restante documentazione redatta durante i lavori di ristrutturazione, riportano il vecchio numero civico.

Considerando che prossimamente vorremmo mettere in vendita la casa vorrei sapere: quando avrò fatto aggiornare i dati catastali potrò avere dei problemi dato che le certificazioni riportano un civico diverso? È possibile eventualmente far aggiornare le varie certificazioni con il nuovo civico?

Ringrazio in anticipo chiunque possa aiutarmi a far chiarezza su questa situazione.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Non capisco: di solito i numeri pari stanno su un lato della strada e i dispari di fronte. Come fa un 2 a diventare 3?
Da quello che dici sembra più che l'errore sia fatto dall'addetto dell'anagrafe. Non c'è in giro per casa una comunicazione di variazione di numero civico? Per es. a me è capitato che il Comune avesse cambiato nome della via e numero civico, ma aveva mandato una comunicazione. Così quando di recente ho fatto fare l'APE e il geometra ha rilevato la discrepanza con quanto scritto sulle vecchie carte e i dati che gli ho dato io, da quella comunicazione è risalito a cosa era successo.
Secondo me per prima cosa ti conviene chiedere agli altri della via quali sono i loro numeri civici: sarà una informazione importante per cominciare a fare chiarezza.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Concordo con Elisabetta48, e poi in ogni caso ne il civico ne la via sono elementi d'identificazione dell'immobile, l'identificazione dell'immobile sono comune, foglio, particella e subalterno.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
chi deve sistemare il tutto è il comune che deve aver dato in aggiunta per eventuali nuove aperture un numero già esistente in precedenza, il quale dovrà aggiungere 2/a se il nr. 2 esistente è stato dato assegnato ad altri
 

Elisabetta48

Membro Senior
chi deve sistemare il tutto è il comune
Si, ma come? Io ho avuto a che fare con due variazioni di toponomastica, comuni diversi. In entrambi i casi il Comune ha fatto le variazioni, ma assolutamente non ha comunicato nulla al Catasto. Al Catasto le variazioni abbiamo dovuto chiederle noi, ma almeno eravamo forti di una comunicazione del Comune. Uno non può presentarsi al Catasto (ora Agenzia delle Entrate) e chiedere la variazione se non ha prove. Se il Comune rilascia un qualcosa che attesti la variazione, allora @Alema può procedere.
Quanto alle certificazioni, ormai sono così, nella vendita verrà scritto n.3 (ex n.2)
 

Alema

Nuovo Iscritto
Conduttore
Innanzitutto grazie dei vostri interventi.
L'immobile non è situato in una piazza ma in una via e nel paese dove abito purtroppo si trovano spesso civici pari e dispari dallo stesso lato della strada. A conferma di ciò quando ho esposto i miei dubbi al funzionario dell'anagrafe mi ha risposto che i numeri 1 e 2 erano stati assegnati alla casa di fianco alla mia, uno alla porta della cantina e uno all'ingresso vero e proprio dell'abitazione, tale immobile è disabitato da anni e non vi è affisso nessun civico.
Ci sono solo altre due abitazioni nella mia via: una dal lato opposto è il 4 e l'altra sul mio stesso lato che è il 6.
Non siamo in possesso di attestati di variazioni del civico rilasciati dal Comune.
Da quel che mi hanno detto all'anagrafe pare che il 3 sia stato assegnato ai tempi in cui ancora ci vivevano i miei nonni quindi almeno 40 anni fa, mi sembra strano però che sul muro sia ancora affisso il 2 e che loro abbiano sempre avuto tutto le utenze intestate al 2, come se il Comune non li avesse avvisati che avevano cambiato il civico.
 

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