ciccio63

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Impresa
concordo su tutto, ma quando punti che la tua ditta debba lavorare in sicurezza e con qualità non puoi stare ai giochi del ribasso. io ho puntato su questo, calcola che oltre alle assicurazioni RCT e RCO abbiamo anche l'assicurazione postuma dei lavori e a ogni lavoro consegnamo un certificato assicurativo di garanzia decennale che nelle ristrutturazioni fa sempre piacere ricevere, e forse è proprio per queste cose che ancora ci salviamo.
 

griz

Membro Storico
Professionista
il problema è che i tuoi concorrenti o non spendono per la sicureza e la formazione o saranno destinati alla bancarotta, nel frattempo loro prendono gli appalti e tu no, perchè costi troppo :risata:
storia già vissuta, purtroppo
 

rommel1970

Membro Attivo
Proprietario Casa
La legge dice che i costi della sicurezza devono essere distinti dai prezzi dell'appalto in quanto non soggetti a trattazione e questo è un concetto abbastanza oggettivamente condivisibile, negli appalti pubblici questo è dasempre, negli appalti privati invece è più difficile da realizzare se non in appalti di grossa entità dove ci sta tutto.
Del resto esistono anche concetti semplici che dovrebbero essere acquisiti: il ponteggio deve essere realizzato e mantenuto a norma, fa parte dell'alppalto in quanto è indispensabile per realizzare le opere e identificarlo come costo della sicurezza è difficile, lo stesso vale per tutti i dispositivi di prevenzione (parapetti, delimitazione delle zone di pericolo). La sicurezza fa parte del lavoro come l'uso del macchinario e l'impiego della mano d'opera, nel momento in cui analizzo un lavoro compreso nell'appalto per stabilirne il prezzo devo anche valutare l'eventuale onere per operare in sicurezza, altrimenti non si può fare.
Secondo me è un concetto sbagliato interpretare i costi della sicurezza distinti dai prezzi ma nelle distorsioni nelle aggiudicazioni italiane dove si appalta a prezzi con ribassi improponibili probabilmente si deve fare

ciao,
in genere io valuto gli oneri per la sicurezza inerenti il contenimento dei rischi interferenziali, cioè evitare che la ditta (o più ditte) e il padrone di casa si "pestino i piedi" durante lo svolgimento delle attività oggetto dell'appalto (quindi recinzioni, nastro bianco rosso, coni, giubbini catarifrangenti, bagni chimici, ecc).
Come hai scritto, se l'appaltatore deve provvedere al rifacimento di una facciata, l'approntamento del ponteggio, la formazione specifica (PIMUS), ecc sono insiti nell'oggetto della prestazione.
Poi, secondo me i costi vanno esposti dall'appaltatore e la committente (o il direttore lavori se ci si trova nel titolo IV del dlgs 81) deve valutarne la congruità...
gli oneri della sicurezza non possono essere esposti a corpo (senza dettaglio) e in percentuale all'importo dell'appalto...
g.
 

ciccio63

Membro Attivo
Impresa
Bravo rommel hai centratto il punto, perche molte persone ( tecnici e committenti ) non capiscono che organizzare o attrezzare un cantiere, intendo per la sicurezza, recinzioni allaccio bagno, rinnovi cinture dispositivi rettratili ect. ect. sono costi che non si possono includre nel reddito d'impresa, non per altro ma se fai una cosa del genere sfori con i prezzi di mercato, allora devi metterli nei costi di sicurezza che ogni tecnico e( nella mia zona qualcuno lo fa), dovrebbe calcolare per ogni appalto anche quando e privato, in modo che le imprese che vogliono essere regolari con la sicurezza non debbano scorporarsi quei costi eccessivi sul reddito d'impresa. buona serata
 

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