Affittare a stranieri extracomunitari obblighi e rischi

mi si presenta la possibilità di affittare ad una famiglia di cinesi esercenti una attività commerciale ci sono rischi ulteriori a quelli noti per cittadini italiani o comunitari ?
Il permesso di soggiorno scade prima del termine del contratto ci si può garantire che venga prorogato o in mancanza che vengano pagati i canoni fino a scadenza o almeno per i 6 mesi previsti di preavviso magari con 6 mesi di deposito cauzionale anche se il previsto massimo di legge è di tre mesi?
Il contratto di affitto va redatto con traduzione giurata ?
Ci sono clausole particolari da riportare in contratto ?
Oltre l'obbligo di denunciare alla polizia la presenza degli inquilini ci sono ulteriori obblighi per il proprietario ?

L'unico obbligo ulteriore per il proprietario è presentare la comunicazione cessione di fabbricato all'autorità di p.s. in quanto si tratta di cittadini extracomunitari (come giustamente hai scritto tu).

Il contratto di locazione deve essere redatto solo in italiano, e non è necessario inserire clausole particolari.

Nel momento in cui stipulate il contratto tu controlla che queste persone siano in regola coi documenti, tra cui il permesso di soggiorno in corso di validità.
Non penso ci sia modo di garantirsi che gli inquilini rinnovino il permesso di soggiorno o paghino quanto dovuto fino a scadenza.

Per quanto riguarda il versamento di un deposito cauzionale superiore alle tre mensilità previste dalla legge, secondo alcune opinioni questo limite è derogabile se si tratta di contratti di locazione ad uso abitativo "liberi" (quelli di durata 4 anni + 4).
Da quanto hai scritto pare che stai parlando di un contratto di locazione uso commerciale, visto che si tratta di una famiglia di cinesi "esercenti un'attività commerciale". In questo caso il limite di tre mesi per il deposito cauzionale non è derogabile.
Se ti sembra una garanzia insufficiente, puoi chiedere che ti venga rilasciata una fideiussione.

Grazie.
Il contratto e' per uso abitativo loro commerciano in oggettisca varia.
Non hanno residenza in Italia, parlano cinese e con difficolta' solo un po' di inglese.
Credo che il rischio non valga la candela. Si parla tanto di globalizzazione ma poi si debbono affrontare difficolta' obiettive..... sono gia' tanti i rischi ad affittare a connazionali ed ho gia' affrontato due cause di sfratto con italiani, figuriamoci fare causa di sfratto per morosita' a stranieri.

happysmileone ha scritto:

Il contratto e' per uso abitativo loro commerciano in oggettisca varia.
Non hanno residenza in Italia,

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Sono arrivati da poco in Italia? Adesso dove vivono?
Se questi cinesi affittano una casa uso abitazione e vi dimorano assiduamente, quello diventa il loro domicilio abituale. Recandosi in Anagrafe vi pongono la loro residenza.
In caso di sfratto per morosità sarebbe competente il Tribunale del Comune (italiano) dove sono domiciliati.
Potrebbe essere difficile il recupero credito per affitti non incassati se dopo lo sfratto loro "spariscono" (si trasferiscono altrove, magari ospiti di qualche connazionale, senza regolarizzare la nuova residenza).
Quindi o sei ragionevolmente certo che siano persone serie con un reddito stabile e sufficiente, oppure è meglio cercare inquilini più affidabili.

Miei conoscenti che in due occasioni hanno avuto inquilini cinesi sono rimasti soddisfatti per la puntualità nei pagamenti, ma non per la conduzione dell'appartamento.
Non affitterebbero più ad altri cinesi perché hanno la tendenza ad ospitare loro connazionali, non si capisce se gli "ospiti" sono in regola col permesso di soggiorno, si formano famiglie allargate sovente rumorose. In un caso gli inquilini, che gestivano un ristorante cinese, cucinavano in casa per molte ore al giorno e i vicini si lamentavano sia per i rumori che per gli odori.

uva ha scritto:

In caso di sfratto per morosità sarebbe competente il Tribunale del Comune (italiano) dove sono domiciliati.

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È sempre competente il giudice del luogo dove è posto l'immobile locato.

Adesso sono ospiti di connazionali ..... e mi hanno proposto di chiudere la cucina che ora comunica con il tinello perché vorrebbero destinare a camera del figlio il tinello e loro cucinano molti fritti .....

happysmileone ha scritto:

loro cucinano molti fritti

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anche i napoletani (e i russi) cucinano molti fritti .... e allora?

Luigi Criscuolo ha scritto:

e allora?

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E allora la puzza frequente e persistente potrebbe configurarsi come "emissioni olfattive moleste". E' probabile che i vicini di casa non siano disposti a tollerarle.
Pare esista anche una sentenza della Cassazione in merito:
Condominio: gli odori della cucina disturbano i vicini? È reato

happysmileone ha scritto:

Il contratto di affitto va redatto con traduzione giurata ?

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Se vivono in Italia si presume che parlino italiano. D'altronde anche per gli italiani spesso occorrerebbe la traduzione giurata: dalla lingua della burocrazia all'italiano!

Hug ha scritto:

Se vivono in Italia si presume che parlino italiano.

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Pare proprio di no.
Parlano solo cinese e un po' di inglese.
Se desiderano tradurre il contratto nella loro lingua madre, le spese per la traduzione sono a loro carico.