pongoblu

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aggiungo:
Dichiarazione Isee. Componenti nucleo familiare | Tempi.it

....... è in vigore un nuovo sistema Isee e proprio a seguito della riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) l’Inps ha pubblicato una circolare che ci viene incontro per chiarire i dubbi sulla composizione del nucleo familiare ai fini Isee.
.............
Viene inoltre confermato il principio che i coniugi fanno parte del medesimo nucleo familiare anche se hanno una diversa residenza anagrafica,
...
Per le ipotesi di diversa residenza i coniugi devono scegliere di comune accordo la residenza familiare.

E il mio è il medesimo di mia moglie.

Mi state dicendo che con mia moglie disoccupata probabilmente non abbiamo usufruito di alcune detrazioni perche ho dichiarato di dimorare con lei?

Per non andare troppo OT e mi scuso con i moderatori per gli OT
ripropongo la mia richiesta :
....la fine del comodato "precario" va registrato ripagando i 200 euro (o letto anche dei 67 euro) alla Agenzia delle Entrate o no?
C'è chi dice si e chi dice no.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Il nostro codice civile impone ai coniugi l’obbligo della coabitazione [1]. Tuttavia, bisogna distinguere tale dovere dalla possibilità di avere una residenza anagrafica diversa. La coabitazione, infatti, è un obbligo reciproco che discende direttamente dal diritto di famiglia. Esso è volto (unitamente ai doveri di fedeltà, di assistenza morale e materiale e di collaborazione) a valorizzare l’unità familiare intesa come progetto comune di vita. Di conseguenza, se uno dei coniugi viola l’obbligo di coabitazione, ciò potrà essere ad esempio causa di addebito della separazione, con tutto quello che ne deriva in tema di alimenti e affidamento dei figli.
e fin qua il ragionamento fila. Poi dopo i puntini di sospensione
Il fatto di avere due residenze diverse è fatto totalmente diverso, in quanto non implica necessariamente l’assenza di unità familiare. Anzi, questa soluzione potrà essere necessaria e inevitabile per motivi di lavoro e, quindi, proprio per assolvere i doveri di collaborazione e contribuzione alla vita familiare che la legge richiede alle persone sposate.
cosa era scritto nei puntini di sospensione per approdare improvvisamente alla legittimità che due persone sposate possano avere residenze diverse. Il fatto che uno dei due coniugi, per ottemperare al dovere di contribuire al "menage" familiare, vada a lavorare lontano da casa non implica automaticamente che questo debba cambiare residenza.
Anche perché se uno prevede di stare per tutta la durata della sua attività lavorativa (diciamo 40 anni) a 300 km dalla casa dove abita la moglie, forse è meglio che sposti la famiglia vicino al posto di lavoro, altrimenti, poco alla volta la moglie diventerà una estranea, come lo saranno i figli.
Questo, ad onor del vero, indipendentemente che abbia spostato la residenza o meno.
Non riesco ad immaginare benefici che valgano la candela, nello spostare la residenza lontano da dove vive l'altro coniuge.
 

pongoblu

Nuovo Iscritto
Conduttore
per ISEE ancora un po di lettura
CAF ACLI | Le regole del nucleo familiare ai fini ISEE | Nucleo, Familiare, Parte, Carico, Famiglia
.......scorrendo nella pagina si trova tra l'altro questo

"Per famiglia anagrafica si intende un insieme di persone coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune, legate da:
- vincoli di matrimonio,
- parentela,
- affinità,
- adozione,
- tutela,
- vincoli affettivi. "

e ancora
"I coniugi fanno sempre parte dello stesso nucleo familiare, anche quando non risultano nello stesso stato di famiglia, pertanto, appartiene allo stesso nucleo familiare anche il coniuge che non risiede con il dichiarante ........."

non essendo questi sotto il mio caso
. "I coniugi non fanno parte dello stesso nucleo familiare nelle seguenti situazioni:
- in caso di separazione legale;
- se è stata ordinata la separazione in pendenza di domanda di nullità di matrimonio;
- se è stata consentita la diversa residenza a seguito di provvedimenti temporanei ed urgenti del giudice;
- se uno dei coniugi è stato escluso dalla potestà sui figli;
- se è in corso un procedimento da cui risulti l’abbandono del coniuge.
Il coniuge separato che non ha trasferito la propria residenza e che, quindi, risulta nello stato di famiglia dell’altro coniuge rientra, invece, nel nucleo di quest’ultimo.
Pertanto, il “separato” che, per vari motivi, non ha ancora trasferito la propria residenza, andrà indicato nella DSU con l’annotazione dei suoi dati reddituali e patrimoniali. "

.....
invece ancora

"Fanno parte del nucleo familiare anche i soggetti, non conviventi, fiscalmente a carico di uno dei componenti del nucleo. In genere si tratta di figli o altri soggetti di cui all’articolo 433 del codice civile con redditi annui inferiori a Euro 2.840,5.. "

Io però chiedevo e scusate la ripetizione si sapere
....la fine del comodato "precario" va registrato ripagando i 200 euro (o letto anche dei 67 euro) alla Agenzia delle Entrate o no?
C'è chi dice si e chi dice no.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
È inutile continuare a discutere riguardo alla normativa ISE/ISEE e come sia composto il nucleo familiare relativo a tale procedimento amministrativo.
Qui c'è il caso di due persone che nella realtà dei fatti convivono, dimorando abitualmente nello stesso luogo. Quindi, hanno la stesssa residenza.
Però, per qualche motivo (che non è stato ancora specificato), una delle due non ha ottemperato all'obbligo legale di dichiarare quel dato fattuale, per ottenere la corrispondente iscrizione anagrafica.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Mia moglie ed io coabitiamo nel suo immobile e facciamo parte del medesimo nucleo familiare da 10 anni, la moglie è a mio carico.
Io risiedo in altro comune in immobile non di mia proprietà.
La recente Circolare 4.04.2017 n. 7/E “… Per fruire della detrazione non è necessario che i familiari abbiano sottoscritto un contratto di comodato, essendo sufficiente che attestino, mediante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere familiari conviventi (Circolare 11.05.1998 n. 121, punto 2.1).
Per usuflruire delle detrazioni devo, alla fine, stipulare e registrare un comodato d'uso con mia moglie.
questo contrasta con quello che hai scritto precedentemente.
Prima devi chiarire se ti serve o meno il comodato d'uso della casa .
Certo che un contratto di comodato d'uso di un appartamento, dove il proprietario della casa è anche ivi residente, non solo ufficialmente ma anche realmente, e, per di più, il comodatario è coniuge (per cui avrebbe l'obbligo della convivenza essendo regolarmente sposato) del comodante mi sembra un volo pindarico che termini con una spanciata.
Tu dichiari che dalla data del matrimonio convivi con tua moglie nella casa di sua proprietà, anche se ufficialmente risulti residente in un altro comune. Se ti chiedessero come mai non hai spostato la residenza nella casa familiare puoi dire che hai la necessità di mantenere la residenza nel luogo dove lavori.
Se ti serve il comodato d'uso, anche in forma farlocca, lo devi fare che abbia una durata superiore alla durata di fruizione delle detrazioni fiscali, per le quali tu chiedi i benefici.
La registrazione del comodato va pagata.
 

pongoblu

Nuovo Iscritto
Conduttore
Moglie e marito residenza diversa
Posso avere la residenza in un comune diverso da dove ho la prima casa?
@Luigi Criscuolo
Si sembra che contrasta, ma credo che la dichiarazione sia solo per il"familiare convivente" al posto di farsi fare lo stato di famiglia anagrafica in comune (dove convivente vuol dire residente).
Oppure essere proprieterio;
Oppure occorre appunto il comodato.
Questo é quello che ho capito.
Dunque la fine del comodato "precario" che potrebbe anche avvenire tra 10 anni, va ragistrato?
 

pongoblu

Nuovo Iscritto
Conduttore
Riporto quanto reperito in rete così da verificare se può essere utile ad altri oppure smentire quanto si legge.

estratto.
"Qualora il contratto di comodato, sia a tempo determinato, questo può essere rinnovato, pagando ad ogni rinnovo l’imposta di registro pari a 200 euro, se invece contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile è a tempo indeterminato, l’imposta di registro va pagata una sola volta.
Riassumendo: la registrazione del contratto comodato uso gratuito immobile, si effettua, recandosi presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate con:

  • 2 copie degli atti da registrare;
  • fotocopie delle carte d'identità del comodante e del comodatario;
  • marca da bollo da 16,00 euro per ogni 100 pagine di contratto;
  • Modello 69 compilato;
  • copia del modello F23 attestante il versamento dell'imposta di registro."
Cito le fonti:
Comodato uso gratuito immobile 2017: durata costi modello 69
Comodato d’uso gratuito immobile, come registrarlo | Soldioggi

Sembrerebbe che la cancellazione o disdetta del comodato "precario" (cioè a tempo indeterminato) non va pagata, ma solo i rinnovi. e le disdette anticipate di quelle a tempo determinato... giusto?
 

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