Elisabetta48

Membro Senior
Chiedo consiglio: come da titolo 3 amici vorrebbero entrare in un appartamento e fare un contratto transitorio. Solo uno dei tre (A) ha in mano un contratto lavorativo di 6 mesi quindi può documentare l'esigenza della transitorietà. Gli altri hanno attività di più lunga durata. E' possibile intestare il contratto transitorio a tutti e tre? Io ho proposto che solo il "documentato" si intesti il contratto, gli altri entrerebbero come amici, ma loro preferirebbero l'altra soluzione.
Escludo la possibilità di un concertato dal quale A si sfilerebbe dopo 6 mesi perchè comincerebbe un balletto di subentri che vorrei evitare.
Come fare???? Grazie a chi mi aiuta
 

Elisabetta48

Membro Senior
Provo a modificare il mio quesito per vedere se una soluzione salta fuori.
Leggendo gli accordi territoriali di due città a me vicine, ci sono esempi di casi nei quali il conduttore può invocare l'esigenza di transitorietà. Ne metto due, uno per città:
Reggio Emilia:
Esigenze.....
f) di natura abitativa, diverso dalla necessità primaria, escluso l’uso vacanze (di cui art. 1 comma 1 lettera C legge 431/98 ) e diverso dalle fattispecie sopra indicate*,
(*Le fattispecie sopra indicate sono le solite, lavorative, di cura, ecc...)

Parma:
seconda casa con residenza e permanenza effettiva nella prima casa, insieme al proprio nucleo famigliare, esclusivamente per ragioni di svago, hobby ,tempo libero;

Mi pare di capire che di fatto chiunque possa chiedere un contratto transitorio. Ma come formalizzarlo? L'inquilino deve scrivere una autocertificazione dove giura che l'alloggio gli serve temporaneamente come seconda casa, che manterrà la residenza presso la sua famiglia d'origine e che andrà al cinema tutti i giorni? ;)
(Questo per Parma. Per Reggio dovrebbe giurare che non è lì per fare vacanza...)
Sinceramente, non riesco a immaginare cosa diavolo uno debba scrivere nel contratto e che documentazione possa produrre per entrare in una di queste due possibilità.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
non riesco a immaginare cosa diavolo uno debba scrivere nel contratto e che documentazione possa produrre
Dalla casistica che hai elencato, mi pare che l'unica soluzione sia una autocertificazione del conduttore come da te ipotizzato.

Non mi è chiaro se il secondo e il terzo conduttore B e C (quelli che "hanno attività di più lunga durata" quindi non necessitano di abitare transitoriamente nel tuo appartamento per motivi di lavoro) prenderebbero la residenza oppure no.

Perché a Parma pare che la transitorietà motivata da svago/tempo libero escluda la residenza.

Mentre a Reggio la transitorietà esclude l'uso per vacanza. Ma non i motivi personali (ad esempio la volontà di B e C di convivere col loro amico A per motivi appunto personali: ad esempio il desiderio o necessità di dividere le spese).

Io non capisco cosa significa (a Reggio) l'esigenza di natura abitativa "diverso dalla necessità primaria": anche in questo caso è richiesto che il conduttore abbia residenza altrove e stipuli un contratto transitorio per uso abitativo saltuario e non "primario"?

In conclusione, mi pare che sia fondamentale capire se B e C sarebbero residenti nel tuo immobile oppure no.
 

Elisabetta48

Membro Senior
mi pare che sia fondamentale capire se B e C sarebbero residenti nel tuo immobile oppure no.
Direi di no, visto che sono loro a insistere per un contratto transitorio, comunque glielo chiederò. Forse vogliono prima fare una prova di coabitazione senza troppi vincoli.
Io non capisco cosa significa (a Reggio) l'esigenza di natura abitativa "diverso dalla necessità primaria"
Secondo me nemmeno chi l'ha scritto sa esattamente cosa vuol dire. Ma è il bello/brutto di tutte le norme italiane: più sono sibilline più ci si può infilare di tutto, più si aprono contenziosi, più i tribunali si intasano...
Comunque anche secondo me vuol dire che uno prende un appartamento non per stabilirvisi definitivamente e mantenendo la residenza nella città di origine.
Grazie per la tua risposta. Ora provo a scrivere una bozza dove vengono invocati i motivi personali, la saltuarietà dell'uso, la condivisione dell'appartamento con il "documentato" A e vedo che effetto fa...
 

Elisabetta48

Membro Senior
Aggiornamento: ho scritto la bozza per il comma specifico (seguendo le "dritte" di @uva, che torno a ringraziare) e stamattina l'ho sottoposta a un funzionario dell'Agenzia delle Entrate che l'ha approvata (a parte che ha detto che loro difficilmente entrano nel merito di quanto scritto nel contratto. Per l'aspetto civilistico sono esperti gli avvocati)
Quindi...si procede
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi...si procede
Fai bene a procedere.
Secondo me è importante che i conduttori poi non cambino idea. Nel senso che potrebbero in futuro contestare la natura transitoria della locazione, e pretendere la trasformazione del contratto in uno libero 4 + 4.
A mio parere non lo possono fare se fin d'ora attestano e sottoscrivono il motivo della transitorietà, anche se è un motivo generico non previsto espressamente dalle regole del Comune (non si tratta di necessità lavorative, né di cura, ecc).
Sembra un'osservazione superflua, ma sovente gli inquilini dicono (e scrivono) una cosa, poi a distanza di tempo ne sostengono un'altra...
Ha detto bene il funzionario dell'Agenzia delle Entrate: se ci sono dubbi sul contenuto del contratto le valutazioni spettano agli avvocati e ai giudici.
 

Elisabetta48

Membro Senior
e pretendere la trasformazione del contratto in uno libero 4 + 4.
Si, sono consapevole, ma la cosa non sarebbe un problema. Anzi si era parlato della possibilità di un 3+2 ma uno dei tre sicuramente dopo 6 mesi va via e anche gli altri non hanno certezze per il futuro. Sarebbe iniziato un balletto ingestibile di subentri. In sei mesi forse le idee si chiariscono e "no-problem" per un contratto lungo.
 

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