Gianna53

Membro Attivo
Avrei da porvi alcune domande riguardanti un condominio. Cerco di essere più chiara possibile:
Condominio con 12 appartamenti, alcuni inquilini sono proprietari, altri in affitto. Le spese riguardanti l'acqua ed il gas arrivano in un'unica bolletta all'amministratore che poi suddivide in base ai consumi individuali secondo quanto riportato nei contatori di ognuno. Giorni fa ci sono state richieste delle cifre esorbitanti di acqua in quanto a detta dell'amministratore, c'è stato un conguaglio. Cifre che oscillano dalle 600 alle 1.000 euro per famiglia e di questi tempi non è poco. E' successo il finimondo e due famiglie con gravi problemi economici hanno già detto che si rifiuteranno di pagare la loro quota in quanto proprio impossibilitati a farlo per mancanza di denaro. Mi è stato detto che se queste due famiglie non pagano, per legge, la loro cifra verrà ripartita fra gli altri condomini.
Punto 1°: è possibile farlo?
Punto 2°: nel caso fosse vero chi deve pagare la quota non pagata, il proprietario dell'immobile o l'affittuario?
Punto 3°: io sono in affitto nel caso di chiedessero di pagare parte di quella quota, mi posso rifiutare?
Se qualcuno sa darmi una risposta lo ringrazio infinitamente
Gianna
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
A occhio e croce stiamo parlando di un conguaglio di oltre 7.000 euro il che mi sembra francamente impossibile.
Mi sorge il dubbio che ci sia stata una perdita. E' possibile o sei sicura che non sia successo?
Comunque sia le quote dei morosi saranno a carico dei proprietari e non certo degli inquilini. Il tuo obbligo si limita a pagare i consumi (se le maggiori spese derivassero da una perdita toccherebbero invece ai proprietari).
Se ti chiedessero di pagare anche per i morosi invita gentilmente l'amministratore a rivolgersi alla proprietà.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Se si tratta di un conguaglio per l'acqua e gas (cosa di cui dubito) tu dovrai pagare solo per il periodo che ti compete (quello in cui sei stata affittuaria), non certo per i periodi precedenti. Il proprietario invece dovrà pagare l'intero conquaglio per le quote di sua competenza e poi chiederti il rimborso della parte a te spettante.
Le eventuali quote dei condomini morosi (parliamo sempre di proprietari perché è a loro che l'amministratore deve chiedere il pagamento) saranno a carico degli altri proprietari.
 

Gianna53

Membro Attivo
Io ho sempre pagato la mia quota come pure gli altri inquilini ed è sempre stata una quota ragionevole in base al consumo da me effettuato. Queste 600 euro che l'amministratore richiede a tutti ( a qualcuno 1.000) sono secondo lui (e secondo la bolletta inviata dall'ASA) un conguaglio per il consumo solamente dell'acqua che 2 inquilini non vogliono pagare perchè effettivamente in grado di non farlo, Da più voci era uscito il discorso che la cifra non pagata dai due inquilini si sarebbe automaticamente divisa fra gli altrei 10.
Grazie
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Da più voci era uscito il discorso che la cifra non pagata dai due inquilini si sarebbe automaticamente divisa fra gli altrei 10.
Se i due che non pagano non sono proprietari le quote che non hanno versato devono essere richieste ai rispettivi proprietari. Se sono proprietari le loro quote possono essere coperte per il momento suddividendole tra tutti i proprietari. Gli inquilini non c'entrano in ogni caso.
Mi sembra comunque strano che due famiglie abbiano accumulato un debito di circa 3.500 euro a testa, per un debito simile dovrebbero essere anni che non pagano le loro quote.
Comunque sia se ti arrivassero richieste per la copertura del debito invita l'amministratore a rivolgersi al proprietario, in quanto tali spese non ti competono in nessun caso.
 

Lidiasanso

Nuovo Iscritto
Conduttore
Buonasera a tutti!
Sono nuova e mi sono iscritta perché ho un problema simile in parte a questa discussione e pregherei gli esperti di darmi un consiglio.
Ho lasciato un appartamento il 9 settembre 2016 dopo molte questioni sollevatemi dal proprietario ma alla fine risolte, firmando un verbale di consegna in cui, tra l'altro, mi impegno a pagare quanto di mia competenza per spese relative al 2016 fino al 9 settembre e allego una email dell'amministratore in cui si attesta la regolarità dei miei pagamenti.
Ebbene il proprietario di casa mi ha contattato pretendendo il pagamento delle eccedenze dei consumi di acqua risultanti dalla ripartizione consuntivo 2016, che sono altissime (€360). Mi sono rivolta all'amministratore dello stabile con cui ho avuto sempre ottimi rapporti, il Quale mi ha riferito, e messo per iscritto, che tali esorbitanti consumi per la maggior parte sono stati dovuti a una perdita occulta scoperta poco dopo che io me ne andassi.
I danni provati all'inquilino del piano di sotto so essere stati rimborsati dall'assicurazione.
Io ho ritenuto di dover suddividere le spese totali risultanti dal consuntivo (€902,00) tra me e il proprietario, pagando la differenza tra la parte a me spettante per 8 mesi e mezzo del 2016 (€640) e la quota già versata (€524), per un totale di €116. Calcolo condiviso e anche concordato con l'amministratore.
Il proprietario ritiene invece che sia tutto a mio carico perché, dopo che sono andata via, l'appartamento è rimasto sfitto (con riattivazione utenze solo ad aprile 2017).
Possibile che le conseguenze di una perdita occulta, ossia i consumi esorbitanti di cui al consuntivo annuale, debbano ricadere sull'inquilino, o meglio ex inquilino?
Vi ringrazio sin da ora per aiutarmi a risolvere la questione.
Lidiasanso
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
Professionista
Buonasera Lidiasanso,
hai correttamente effettuato il pagamento degli oneri accessori fino alla data della riconsegna dell'immobile. Se poi il proprietario non ha immediatamente riaffittato l'appartamento sono problemi suoi. Per quello che riguarda la perdita occulta, essendosi verificata (come dice l'amministratore) dopo la tua uscita, non hai alcuna responsabilità. Tra l'altro, anche se si fosse verificata in costanza di contratto di locazione, avresti dovuto risponderne solo se si fosse provato un non corretto utilizzo dell'impianto idrico da parte tua. Per le rotture di tubazioni dovute a vetustà o caso fortuito risponde il locatore.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
In genere tutte le forniture di acqua potabile sono assicurate dall'ente erogatore per le perdite occulte. basta che l'amministratore o l'intestatario dell'utenza (il proprietario) facciano la relativa denuncia.
 

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