Angelomario37

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buona giornata a tutti.
Nel nostro condominio un proprietario alquanto fumantino, a dimostrazione del suo dichiarato buon diritto a distaccarsi dall'impianto centralizzato di riscaldamento, ha trasmesso all'Amministratore una perizia tecnica di parte nell'intenzione di dimostrare che il citato distacco non comporta aggravio di spese per gli altri condomini. La richiesta non è stata ancora esitata né sottoposta alla valutazione dell'Assemblea. Ritengo che per poter decidere con cognizione dei fatti e quindi con serenità, sarebbe indispensabile avviare una controperizia di altro tecnico all'uopo nominato. La domanda che cortesemente vi pongo è la seguente: alle spese conseguenti all'adozione di detta controperizia concorre pro quota anche il proprietario istante?
Ringraziandovi porgo i miei più rispettosi saluti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Poiché è una spesa che deve sopportare il condominio nella sua gestione, anche lui interverrà per la sua quota. E' un po come il danno che un impianto del condominio arreca alla proprietà di un condòmino, anch'egli concorrerà al risarcimento.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
La domanda che cortesemente vi pongo è la seguente: alle spese conseguenti all'adozione di detta controperizia concorre pro quota anche il proprietario istante?
no assolutamente. Il condòmino si paga il suo CTP ed il condomìnio, con l'esclusione del distaccante, si pagherà il suo.
Ma perché il condominio vuole spendere soldi per un suo CTP? Alla luce della nuova normativa la controperizia non potrà fermare il distacco che è una azione unilaterale. Voi dovete attendere la fine del prossimo esercizio del riscaldamento e vedere quanto si è speso per l'acquisto di gas e sopratutto quanti mc si sono consumati. Se il consumo non si è ridotto proporzionalmente non è rispettata la condizione " del non maggior aggravio di spesa per chi è rimasto allacciato all'impianto centralizzato". Allora con i conti effettivi alla mano, e non con la teoria delle formule, potrete dimostrare il mancato rispetto delle condizioni previste dalla legge e quindi la fallacità della relazione pro distacco. Quindi potrete chiedere la contribuzione del distaccante fino al pareggio del costo dei consumi.
Tuttavia, io non so da dove scrivi. ma entro il 30 giugno 2017 dovreste aver già dovuto installare i contabilizzatori di calore con le valvole termostatiche. La contabilizzazione a consumo contribuisce a confondere i costi sopportati dai singoli condòmini perché chi si è distaccato potrebbe sostenere che la mancata riduzione del consumo sia dovuto al fatto che i condomini hanno aumentato la temperatura degli ambienti.
Non vi rimane che far deliberare alla assemblea con le maggioranze previste che il costo del riscaldamneto verrà suddiviso al 50% secondo le nuove tabelle millesimali di riscaldamento (che si basano sul consumo teorico per avere 20° negli ambienti degli appartamenti) che comprendono anche i consumi involontari cioè le dispersioni e per il 50% secondo i consumi rilevati dai contabilizzatori. Così anche chi si è distaccato dovrà pagare la sua parte fissa.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
e non sarà finita, perchè le 2 perizie se non combaciano, ci vorrà un CTU, in questa perizia partecipate tutti i condomini al pagamento.
Luigi non in tutti i regolamenti condominiali contrattuali possono applicare quanto da te esposto, si potrebbe andare in deroga e la suddivisione sarà del 70% e del 30% con i vecchi mm. di riscaldamento
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
si potrebbe andare in deroga e la suddivisione sarà del 70% e del 30% con i vecchi mm. di riscaldamento
cito la situazione del mio condominio che non ha ancora montato i contabilizzatori.
Cinque anni fa il condòmino del piano attico che occupa una superficie calpestabile pari all'80% della somma della superficie degli appartamenti presenti su ogni piano, siccome aveva troppo caldo, anche chiudendo i termosifoni, e siccome pagava una barca di euro dovuti ai suoi 165 mm di riscaldamento, dopo aver presentato la famosa relazione comunica di essersi staccata dall' impianto di riscaldamento.
Nonostante il condominio sia costituito da soli 14 proprietari i tempi di risposta sono del tipo ministeriale. Il primo errore l'ha fatto l'amministratore allora in carica il quale non si è neanche curato di verificare o far verificare dal manutentore dell'impianto di riscaldamento l'effettivo distacco. In effetti il condòmino del piano attico aveva solo installato una saracinesca, non aveva anastomizzato i tubi (abbiamo un impianto a colonne montanti) perchè aspettava di montare i contabilizzatori di calore. In ogni caso con la fine dell'esercizio di 4 anni fa l'amministratore suddivide la spesa del consumo del gas per (1000- 165) 835 mm; e giocando con delle cifre di fatturazione relative alla gestione dell'anno precedente dimostra che non c'è stato un aumento dei costi per chi era rimasto allacciato al riscaldamento condominiale: il consuntivo passa ma il preventivo di 3 anni viene approvato con la mozione che il condominio prende atto del distacco a condizione che il distaccante paghi una somma pari al 10% di quello che gli spetterebbe pagare per compensare le dispersioni create.
Il consuntivo di 3 anni fa viene approvato con il mio voto contrario: ero l'unico che sostenevo l'aumento dei costi; il preventivo della gestione di 2 anni fa viene approvato con la mia astensione.
Dopo aver dimostrato che, essendo rimasto pressoché costante l'importo pagato per il consumo del gas, e che le temperature medie mensili erano in aumento rispetto a 5 anni fa, il consuntivo di due anni fa non viene approvato.
Infatti 5.500 € : 1000 = 5,5 €/mm
5,5 x 165 (mm di riscaldamento del distaccante) = 907,50 € il 10% = 90,75 € (quota concordata a carico del condòmino distaccante)
5.500 - 90,75 = 5.409,25: 835= 6,48 €/mm
6,48 > 5,5 quindi chi è rimasto allacciato paga 0,98 €/mm di più.
Per non avere un aggravio di spesa si sarebbe dovuto pagare (835 + 16,5) x 5,5 = 4.683,25 € di gas.
Il preventivo della scorsa gestione non è stato neanche discusso in attesa che un perito termotecnico, appositamente nominato, verificasse l'esattezza del mio ragionamento.
Si è conclusa la gestione e non si è ancora deciso nulla: il termotecnico si è eclissato.
 

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