Gianco

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Dimenticavo ed hai fatto bene a far notare che il professionista sa dove mettere le mani, leggere, interpretare i documenti e risolvere l'eventuale problema. Ovviamente, con un piccolo surplus.
 

terry2000

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salve,
la dichiarazione più vecchia che ho sotto mano è quella del 2012 e questo dato vi era indicato ma come ho detto non ci avevo mai fatto caso.
Quando c'è stata l'informatizzazione di cui parlate?
Non ho capito poi se del reddito 1 indicato nel 730 io ne posseggo il 10% e quindi 0,1 o se 1 è la mia quota di reddito e quindi il terreno dovrebbe avere reddito totale 10.
Grazie ancora
 

Gianco

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L'informatizzazione degli archivi catastali è avvenuta nel 1985. Solo sulla visura catastale, se esatta, potrai conoscere la tua quota di diritto in essa indicata. Verifica che la sommatoria delle quote corrisponda all'unità.
 

alberto bianchi

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Non ho capito poi se del reddito 1 indicato nel 730 io ne posseggo il 10% e quindi 0,1 o se 1 è la mia quota di reddito e quindi il terreno dovrebbe avere reddito totale 10.
Grazie ancora
Non è così ! IL valore 1 come rendita è riferito al totale della particella, pertanto la tua quota di reddito sarebbe 0.1 Euro, che significa = zero. Sulla liquidazione del Mod. 730 non ha alcun effetto, ma se non indichi quella particella ti segnala un errore.
La rendita reale dell'intera particella è compresa tra i valori di 0,51 e 1,49,Eur perché nel Mod. 730 vengono arrotondati a 1,00 Euro.
 
Ultima modifica:

alberto bianchi

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Verifica che la sommatoria delle quote corrisponda all'unità.
Hai colto nel segno ! Pensa che io sono intestatario di una particella (secondo il catasto) di cui risultato comproprietario al 50 % con altri 6 i quali figurano anche loro, nella stessa pagina della visura, ciascuno al 50 %.Miracoli della matematica, la nostra particella vale il 350% :
 

basty

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Per la cronaca, con buona pace degli interessati (non mi mettete al muro....;)) queste stranezze sono frutto del "combinato disposto" degli impiegati del catasto e dei professionisti che da sempre hanno avuto l'esclusiva o quasi, delle pratiche di voltura catastale. E della superficialità della nostra amministrazione.

In particolare buona parte di queste anomalie, viene generata da una delle due modalità con cui è possibile comunicare le volture: è cioè possibile comunicare le variazioni, anche solo per sostituzione, cioè comunicando la sola variazione intervenuta nel possesso di una delle quote (o per compravendita, più spesso per successione), senza ripetere la intestazione dell'intera proprietà.

Vuoi per carenze del SW, vuoi per incuria degli addetti del catasto, vuoi per imprecisione dei professionisti incaricati, sta di fatto che è frequentissimo che il risultato porti ad indicare come solo proprietario l'ultimo erede ad aver comunicato la successione; oppure a replicare le medesime quote iniziali per tutti i successivi passaggi, producendo quindi la "moltiplicazione dei pani e dei pesci"

Riescono persino a resuscitare i morti, o ad inserire titolari che nulla hanno a che vedere, quando si mischiano atti quasi contemporanei con "attori" parzialmente comuni: non è una barzelletta; ma il frutto di una digitalizzazione di massa affidata in blocco come data entry, a personale dell'Albania....... negli anni passati, per recuperare velocemente e con spesa contenuta, una montagna di pratiche arretrate.
 

basty

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Approfitto per segnalare il provvedimento 120473 del 28/06/17, che se ho letto correttamente (purtroppo velocemente) permetterà dal 1° luglio l'accesso diretto alle banche dati ipocatastali, con pagamento telematico, a tutti i cittadini.
 

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