Gianco

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Posso condividere tutto, compreso l'inutilità della procedura, ma non sono d'accordo sulla servitù di passaggio. Detta servitù deve avere un'entità e deve essere costituita a carico del fondo servente a favore di quello dominante. Allo stato non esiste fascia destinata a tale attività perché dall'immobile A si passa direttamente alla porzione interclusa di B.
 

Daniele 78

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Secondo me sbaglia @Nemesis nel parlare di variazione catastale in quanto qui si vorrebbe unire un ufficio intestato ad una persona con una parte di ufficio di un altra persona.
Si parla di affittare una porzione di ufficio e collegarla ad un altro ufficio di proprietà di un altra persona.
Qualunque aggiornamento catastale come FUSIONE o DIVISIONE è realizzabile SOLO quando abbiamo lo stesso proprietario qui però abbiamo 2 proprietari diversi e la pratica così non sarebbe fattibile, in quanto sorgerebbe confusione d'intestatari delle particelle.
la mia azienda occupa un ufficio sito nel condominio al civico 1/A, di proprietà del signor G. L'ufficio che occupo attualmente è una singola unità in un condominio dove esistono altri condomini. Sullo stesso piano, adiacente al mio ufficio, ma con entrata da scala interna diversa dalla mia, esiste un altro ufficio, di proprietà del signor Z (che è anche unico proprietario di tutti gli appartamenti di quella scala). Il signor Z mi cederebbe in utilizzo (affitto), su mia richiesta, UN SOLO locale dell'appartamento adiacente
 

basty

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Piuttosto difficile che sbagli @Nemesis... , anche se non impossibile.

Qui l'anomalia (se così si può definire) di fondo consiste nel fatto che maxmagnus60 non è proprietario di nessuno dei due fondi, ed una eventuale pratica catastale dovrebbe invece essere avanzata da G e Z:
probabile quindi che, vigente un tacito accordo tra i tre soggetti, non si proceda ad alcuna denuncia di fusione, considerando la situazione temporanea e transitoria.
Da ripristinare allo stato di origine una volta risolta la locazione.

Tecnicamente però l'apertura non denunciata sarebbe una forma di abuso dei rispettivi proprietari: e se appartengono a condomini diversi, potrebbe saltar fuori qualche "ficcanaso" che appunto per via della servitù venutasi a creare, potrebbe mettere i bastoni fra le ruote e sollevare la questione.
 

Gianco

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A rigor di logica il proprietario dell'unità immobiliare che deve affittare una stanza all'ufficio confinante dell'altro condomino, dovrebbe procedere al frazionamento del suo immobile presentando due planimetrie catastali in modo tale che la stanza abbia un suo subalterno. E quindi sarebbe necessario presentare le planimetrie catastali per porzione di unità immobiliare di fatto unito unita.
 

basty

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Proprietario Casa
A rigor di logica il proprietario dell'unità immobiliare che deve affittare una stanza all'ufficio confinante dell'altro condomino, dovrebbe procedere al frazionamento del suo immobile presentando due planimetrie catastali in modo tale che la stanza abbia un suo subalterno. E quindi sarebbe necessario presentare le planimetrie catastali per porzione di unità immobiliare di fatto unito unita.
:ok:
 

Daniele 78

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Professionista
Piuttosto difficile che sbagli @Nemesis... , anche se non impossibile.

Qui l'anomalia (se così si può definire) di fondo consiste nel fatto che maxmagnus60 non è proprietario di nessuno dei due fondi, ed una eventuale pratica catastale dovrebbe invece essere avanzata da G e Z:
probabile quindi che, vigente un tacito accordo tra i tre soggetti, non si proceda ad alcuna denuncia di fusione, considerando la situazione temporanea e transitoria.
Da ripristinare allo stato di origine una volta risolta la locazione.

Tecnicamente però l'apertura non denunciata sarebbe una forma di abuso dei rispettivi proprietari: e se appartengono a condomini diversi, potrebbe saltar fuori qualche "ficcanaso" che appunto per via della servitù venutasi a creare, potrebbe mettere i bastoni fra le ruote e sollevare la questione.
Si ma non puoi unire due unità che sono di proprietari diversi per cui ad esempio Z dovrebbe vendere a G un pezzo (ovviamente dividendo l’immobile Z) e la parte rimanente venderla a G.
Il problema è che una stanza non avrebbe neppure autonomia reddituale per essere considerata unità almeno non fino a 28 mq (il monolocale).
 

basty

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Proprietario Casa
una stanza non avrebbe neppure autonomia reddituale per essere considerata unità almeno non fino a 28 mq (il monolocale).
Questo potrebbe (non sono pratico) rappresentare un limite alla procedura, ma...

ma non puoi unire due unità che sono di proprietari diversi
Questo non è del tutto corretto.

Il Catasto ha previsto il caso in cui di fatto due u.i. di proprietari diversi sono unite fisicamente. Potrebbe essere una costruzione a cavallo di due lotti di titolarità diverse, o due alloggi intercomunicanti , uno acquistato dal marito, l'altro dalla moglie.

La unione catastale non sarà completa, ma verrà considerata fiscalmente una rendita complessiva, da usare ai vari fini tributari.
 

Daniele 78

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Professionista
Questo potrebbe (non sono pratico) rappresentare un limite alla procedura, ma...


Questo non è del tutto corretto.

Il Catasto ha previsto il caso in cui di fatto due u.i. di proprietari diversi sono unite fisicamente. Potrebbe essere una costruzione a cavallo di due lotti di titolarità diverse, o due alloggi intercomunicanti , uno acquistato dal marito, l'altro dalla moglie.

La unione catastale non sarà completa, ma verrà considerata fiscalmente una rendita complessiva, da usare ai vari fini tributari.
Non mi risulta, magari sbaglio io, mi potresti dire la causale del DOCFA di questa operazione?
 

basty

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Proprietario Casa
Ti posso dare due riferimenti.

Il primo in ordine di tempo:
Circolare Ag. Territorio del 21/02/2002 prot. n. 15232

Allegato tecnico alla nota prot. n. 23646 del 12/06/2013 della AdEntrate. (punto 4.3 pag 17)

Mi pare ci siano anche altre circolari recenti, ma non le ho sottomano.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ti posso dare due riferimenti.

Il primo in ordine di tempo:
Circolare Ag. Territorio del 21/02/2002 prot. n. 15232

Allegato tecnico alla nota prot. n. 23646 del 12/06/2013 della AdEntrate. (punto 4.3 pag 17)

Mi pare ci siano anche altre circolari recenti, ma non le ho sottomano.
Ok, darò un occhiata, grazie!
 

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