Seba88

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Buongiorno, sono stato nominato erede universale di tutti i beni di mia madre, ma io e mio padre non ci parliamo però lui ha intestato una seconda casa( che è un'eredità di mia madre avuta da una lontana zia ma ha voluto intestarla a lui) oltre che quella coniugale.
in caso di dipartita di mia madre io cosa eredito e cosa eredita mio padre?

Distinti saluti
Cris
 

Nemesis

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lui ha intestato una seconda casa( che è un'eredità di mia madre avuta da una lontana zia ma ha voluto intestarla a lui)
Quindi gliel'ha venduta o donata.
in caso di dipartita di mia madre io cosa eredito
Tutto il suo patrimonio. Tuo padre potrà esercitare l'azione di riduzione (ti dovrà citare in giudizio) per poter ottenere la sua quota di riserva (che è di 1/3 del patrimonio di tua madre, se sei l'unico figlio). Per determinare l'ammontare della quota di cui tua madre poteva disporre, si forma una massa di tutti i beni che le appartenevano al tempo della morte, detraendone i debiti. Si riuniscono quindi fittiziamente i beni di cui sia stato disposto a titolo di donazione.
Avrà in ogni caso i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà di tua madre o comuni.
 
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Seba88

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Proprietario Casa
grazie mille per la risposta e la seconda casa,che era di mia zia e mia madre ha "donato" a mio padre, la eredito io o la eredita lui in quanto intestatario?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se tua madre ha donato la 2" casa a tuo padre, se questo rivendica la lesione della legittima, nel calcolo del patrimonio lasciato da tua madre rientrerà anche questa casa donata e sarà considerata come anticipo della quota di eredità spettante a tuo padre (1/3 del patrimonio totale).
Se invece a tuo padre fosse pervenuta con una vendita , solo se riuscirai a dimostrare essere stata una finta vendita, questo bene potrà essere ricompresi nella eredità
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
in caso di dipartita di mia madre io cosa eredito e cosa eredita mio padre?
se tua madre non ha fatto testamento si procederà con la successione legittima che nel caso di coniuge superstite ed 1 figlio, che sembra essere il tuo, prevede 1/2 (50%) delle proprietà del de cuius al coniuge superstite, più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio della casa coniugale, ed 1/2 delle proprietà del de cuius all'unico figlio.
Nel caso in cui tu non fossi l'unico figlio di tua madre, sempre in assenza di testamento, il patrimonio di tua madre verrebbe diviso 1/3 (33,33%) al coniuge superstite, più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio della casa coniugale, e 2/3 (66,66%) ai figli da dividere in parti uguali, il che vuol dire che se i figli sono 2 a ciascuno spetta il 33,33%; se sono 3 avranno il 22,22% ciascuno e così via.
Se tua madre farà testamento potrà dare liberamente le sue disposizioni. Tuttavia chi fa testamento deve sapere che la legge italiana non consente di pretermettere (cioè non chiamare all'eredità) il coniuge superstite, i figli di qualsiasi tipo ed, in mancanza dei figli, i propri genitori (se ancora viventi). Questi soggetti si chiamano legittimari in quanto protetti da quote ereditarie chiamate legittima. Se il testante non lascia o lascia meno valore che spetta ad un legittimario si aprono due possibilità: la persona lesa rispetta le volontà espresse nel testamento oppure non le rispetta e ricorre al giudice per vedere riconosciuti i propri diritti secondo la legge.
La successione testamentaria nel caso di coniuge superstite ed 1 figlio prevede le seguenti quote legittime:1/3 (33,33%) del patrimonio al coniuge superstite, più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio della casa coniugale; 1/3 (33,33%) del patrimonio al figlio; rimane 1/3 (33,33%) del patrimonio chiamata quota disponibile che il testante può liberamente destinare a chiunque, parente o non parente.
La successione testamentaria nel caso di coniuge superstite e più figli prevede le seguenti quote legittime: 1/4 (25%) del patrimonio al coniuge superstite, più il diritto di abitazione e dell'uso del mobilio della casa coniugale; 1/2 (50%) del patrimonio ai figli da dividere in parti uguali; rimane 1/4 (25%) del patrimonio chiamata quota disponibile che il testante può liberamente destinare a chiunque, parente o non parente.
 

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