Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Io ho soltanto chiesto se era giusto il comportamento dell'Ufficio postale del paese.
Avevo altresì chiesto come mai la Sig.ra non poteva recuperare il suo 50% e come fare per ottenerlo.
E questo per evitare alla Sig.ra di incaricare un Legale con tutti i costi che ne deriverebbero.
però devi concordare che il tuo post iniziale era carente e fuorviante rispetto al quadro che poi si è venuto a definire.
La tua prima domanda è stata come fa l' Ufficio Postale, presso il quale il defunto aveva un Libretto Postale cointestato a firma disgiunta con la compagna, venire a sapere della morte se nessuno glielo ha comunicato.
In seguito si è saputo che il defunto da più di 3 anni prima della morte si era trasferito in struttura assistenziale e questo perché, suppongo io, nel frattempo la compagna (sposata con rito religioso non concordatario) non era in grado di assisterlo in quanto affetta dai primi sintomi di demenza senile.
Demenza senile acuita al punto da dover essere nominato un Amministratore di Sostegno.
Il secondo problema era che l'AdS non poteva operare con i soldi giacenti sul libretto postale nonostante la pensione della sua assistita continuasse ad essere versato sul libretto medesimo a firme disgiunte.
Io credo che una persona anziana che viene ricoverata in una struttura assistenziale o viene ricoverata a spese del comune, perché risulta essere senza parenti tenuti per legge ad avere cura di lui, oppure sono tali parenti che devono sobbarcarsi l'onere di pagare la retta per il ricovero. Sovente la struttura assistenziale, come pagamento parziale della retta, si fa autorizzare a riscuotere la pensione dell'assistito, poi sono il comune o i parenti che pagano l'integrazione.
Non sembra che questo sia il caso: visto che l'INPS versava la pensione sul libretto Postale.
Probabilmente sono stati i parenti che hanno curato le esequie che hanno provveduto ad inviare il certificato di morte all' INPS e questo ha comunicato la cessazione del rapporto all'ufficio Postale per morte del beneficiario della pensione.
L'AdS appena resosi conto della impossibilità di gestire il patrimonio giacente in Posta avrebbe dovuto, come poi sembra che abbia fatto, farsi autorizzare dal Giudice Tutelare ad aprire un nuovo c/c dove far confluire la pensione della sua assistita in modo da poter gestire il denaro per le spese occorrenti per l'assistenza e la cura della persona affidatale.
Poi dovrebbe darsi da fare per estinguere il libretto che la sua assistita aveva in comune con il convivente morto: quindi andare ad individuare e recuperare gli eredi, fare la divisione della giacenza al netto delle pensioni versate da INPS alla sua assistita dopo la morte del compagno, che coincide con il blocco del libretto.
 

SuperRomu

Membro Junior
Professionista
Premesso che è sempre arduo dare risposte a questioni dove tutte le peculiarità del caso non sono ben esposte o se ne tacciono alcuni particolari (senza trascurare che non è chiarito il rapporto di chi pone le domande)....chi si presenta come professionista dovrebbe fare attenzione alle repliche.

Le sentenze di Cassazione "non fanno Legge" ma al limite esprimono un "indirizzo" e non è infrequente un contrasto fra viare di esse.(funzione nomofilattica è riservata solo alla Cassazione a Sezioni Unite)...e in ogni caso non si è precisato, nell'esposizione, una eccezzione fondamentale :
-in caso di "manifesta opposizione" da parte degli eredi del cointestatario defunto, l'istituto dovrà "congelare" qualsivoglia operatività.

Ps.
Sempre un "sedicente" professionista quando fà un copia-incolla dovrebbe tenere ben a mente le Regole del Forum:



Conto cointestato a firma disgiunta: alla morte di uno, si può prelevare?

Art. 6 Regolamento
Termini e Condizioni d'uso del sito | propit.it - Forum per la Casa
Riporto semplicemente le informazioni utili che servono a dare maggiori delucidazioni. Un "sedicente" professionista, come ogni "professionista" le consulenze si pagano, ma non sono qui per fare un dibattito sulla nostra categoria, quindi se il cittadino italiano per evitare di rivolgersi ai professionisti si cimenta in formazioni su internet e richieste, io a mia volta fornisco la risposta che la si trova su internet che corrisponde a quanto la Legge dice. So' perfettamente che non fanno "legge" però affiancato da un buon avvocato che sappia esporre non preoccuparti quello è legge. Quindi come diceva il mio caro Totò: " Ed io pago...."
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Allora la domanda sorge spontanea: a cosa serve il Forum se non per chiedere dei pareri, certamente non vincolanti ?
Lo so benissimo che nessuno può imbarcarsi in una simile avventura senza l'aiuto di un Avvocato, quindi non mi si venga a fare la morale.
Comunque ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato con i loro pareri e sarà mia cura rendervi edotti del prosieguo della vicenda.
Cordiali saluti.
 

SuperRomu

Membro Junior
Professionista
Allora la domanda sorge spontanea: a cosa serve il Forum se non per chiedere dei pareri, certamente non vincolanti ?
Lo so benissimo che nessuno può imbarcarsi in una simile avventura senza l'aiuto di un Avvocato, quindi non mi si venga a fare la morale.
Abbiamo risposto ad ogni quesito, ma alla fine del quesito, viene posto ancora un'altro quesito al quale si chiede anche conferma di quanto si scrive con documentazione certa, proprio per avere conferma, mentre la sig.ra ha già un Amministratore di Sostegno, al quale lui ha l'obbligo di risolvere i problemi alla sig.ra, l'unica cosa che si può fare in questi casi: 1° Pressione sull'Amministratore di Sostegno con la chiarezza e trasparenza; 2° Chiedere al Giudice che venga affidato un altro dando motivazione per solide.
Qui non faccio la morale a nessuno, esprimo semplicemente il mio libero pensiero senza offendere nessuno.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Concordo con l'ultimo pensiero...ma mi chiedo...come può una "interdetta" farsi parte "attiva" dei propri interessi.
 

SuperRomu

Membro Junior
Professionista
Concordo con l'ultimo pensiero...ma mi chiedo...come può una "interdetta" farsi parte "attiva" dei propri interessi.
Questa si che è un bel quesito, considerato che l'interdetta purtroppo non è capace di intendere e di volere e ciò la preclude di essere parte attiva dei propri interessi, a mio parere logico e sensato dovrebb' essere qualche persona a seguire il caso a lei stretto, come ha previsto per la nomina dell'Amministratore di Sostegno (l’art. 406 c.c.) a farsi carico e tutelare gli interessi, oltre che lo Stato stesso, grazie la legge 6/2004 con il quale con questa disposizione dà piena applicazione dell’art. 2 della Costituzione che sancisce il dovere dello Stato di garantire a tutti la salvaguardia dei diritti inviolabili. Per proteggere i soggetti deboli lo Stato interviene solitamente con l’organizzazione di Servizi che perseguendo gli interessi del singolo tutelano anche quelli generali di tutti i cittadini; oggi, garantendo la rappresentanza giuridica delle persone fragili, consente ad ogni cittadino il pieno accesso ai propri diritti e garantisce a tutti i cittadini le medesime effettive opportunità. Il “dovere al sostegno” da parte dello Stato e il “diritto al sostegno” del soggetto fragile trovano attuazione e compimento nel complesso dei doveri del singolo operatore che deve intervenire con tutti gli strumenti connessi all’esercizio del proprio ruolo, e nel complesso dei doveri dei responsabili dei servizi che per effetto della legge 6/2004 dovranno promuovere l’azione giuridica di tutela per le persone che non hanno parenti in grado di provvedervi.
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'Avvocato interpellato per avere un parere sulla vicenda ha detto che si deve:
1°) sapere quali e quanti sono gli eredi del defunto;
2°) consultarli per tentare di giungere ad un accordo;
In mancanza di ciò, data la esiguità della cifra circa 2000 euro (duemila), non ne vale la pena imbastire un causa in quanto le spese sarebbero superiori a quanto si andrebbe
( forse !) ad incassare.
Credo proprio che la vicenda si ferma qui.
Grazie a tutti.
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non mi rimane che arrabbiarmi, per non dire altro.
Però stò cercando un'altra via, sempre nei limiti della legge, in quanto non mi arrendo facilmente.
 

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