Nemesis

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La detrazione spetta al familiare per i costi sostenuti per la ristrutturazione di una qualsiasi delle abitazioni in cui si esercita la convivenza.
Possono convivere (in termini di abitazione principale) anche altrove, ma è necessario che anche nell'abitazione oggetto dei lavori si eserciti la convivenza.
 

basty

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Proprietario Casa
È ben specificato in documenti di prassi.
Poiché mi piace imparare e documentarmi, avrei in questo caso un'altra domanda. Ritengo che per documenti di prassi si intendano le circolari, le risoluzioni, provvedimenti della Agenzia delle Entrate.
Mi era stato fatto osservare che tali documenti potrebbero anche non essere accolti nelle varie direzioni regionali, essendo considerati alla stregua di una interpretazione unilaterale.
Ora qui stiamo parlando di una singolare restrizione della possibilità di detrarre. Mi parrebbe logico che tale vincolo (immobile a disposizione dei conviventi) fosse esplicitamente riportato in un atto legislativo
 

Nemesis

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- Risoluzione del 12/06/2002 n. 184 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso;
- Circolare del 12/06/2002 n. 50 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, risposta 5.1;
- Circolare del 10/06/2004 n. 24 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, risposta 1.10.
 

Franci63

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- Risoluzione del 12/06/2002 n. 184 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso;
- Circolare del 12/06/2002 n. 50 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, risposta 5.1;
- Circolare del 10/06/2004 n. 24 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, risposta 1.10.
Grazie mille,ho letto.
 

Cinzia79

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Proprietario Casa
Leggendo i commenti ho notato che, in merito a quali siano i requisiti che devono avere i familiari conviventi per beneficiare della detrazione, le idee sono un pò confuse.
@Nemesis ha spiegato perfettamente i concetti fondamentali.
Ma forse è meglio riassumere per avere un quadro completo e rispondere a tutti quelli che hanno espresso dubbi:

1- I familiari conviventi con i possessori/detentori degli immobili possono detrarre le spese se le hanno sostenute personalmente
2- I bonifici parlanti devono riportare il loro codice fiscale nello spazio riservato ai beneficiari della detrazione; non importa se essi pagano da un conto personale o da un conto comune o, addirittura, da un conto non intestato a loro ed appartenente ad un terzo
3- Non è necessario che la convivenza si realizzi tra il familiare che sosterrà le spese e tutti i titolari aventi diritto sull’immobile (proprietari/detentori). È sufficiente, infatti, che egli conviva anche solo con uno di loro, indipendentemente dalla quota di possesso/detenzione dell'immobile da questi posseduta
4- Non è necessario che la convivenza si realizzi nell’immobile oggetto dei lavori. L’importante è che esso sia uno degli alloggi dove la convivenza si esplica (abitazione principale o seconda casa non fa differenza)
5- Sono considerati “immobili dove la convivenza si esplica” solo quelli a completa disposizione del nucleo familiare, cioè non occupati da individui ad esso estranei. Ciò significa che, se al momento dell’inizio dei lavori l’alloggio risultasse ceduto a terzi a titolo oneroso o gratuito (in comodato, affittato, ecc.), il familiare convivente non potrebbe beneficare della detrazione. In questa situazione avrebbero diritto al bonus solo i proprietari, i detentori e/o i cessionari (affittuari, comodatari, ecc.) dell’immobile

Ciò premesso, nel caso di @Cinzia79, la prima cosa da capire è chi sta utilizzando ora questo immobile: se ci sta abitando la sorella in via esclusiva o se è affittato, suo marito non ha diritto a detrarre.
In caso contrario, qualora l'immobile risultasse vuoto (nè ceduto a terzi nè utilizzato in via esclusiva da nessuno dei proprietari), avrebbero diritto alla detrazione tutti i proprietari (le due sorelle) e i relativi familiari conviventi, in quanto esso sarebbe legalmente a disposizione di ciascun nucleo familiare senza vincoli.

Spero che ora sia tutto chiaro.
 

Cinzia79

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Proprietario Casa
Grazie mille x le risposte ...vorrei specificare quanto segue...io e mio marito siamo residenti in una prima abitazione....i lavori di ristrutturaZione verranno.eseguiti invece sulla seconda abitaZione da me ereditata non occupa
ta da nessuno...quindi adesso mi.chiedo se tra un anno fitto l appartamento ,mio marito quale familiare convivente perde il.diritto alla detraZione ( poiché l appartamento non sarebbe più a disposiZione del nucleo familiare così come previsto dalla normativa che non specifica se tale requisito debba essere legato solo al momento in.cui si effettuano i lavori o debba essere duraturo)
 

Cinzia79

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Proprietario Casa
Leggendo i commenti ho notato che, in merito a quali siano i requisiti che devono avere i familiari conviventi per beneficiare della detrazione, le idee sono un pò confuse.
@Nemesis ha spiegato perfettamente i concetti fondamentali.
Ma forse è meglio riassumere per avere un quadro completo e rispondere a tutti quelli che hanno espresso dubbi:

1- I familiari conviventi con i possessori/detentori degli immobili possono detrarre le spese se le hanno sostenute personalmente
2- I bonifici parlanti devono riportare il loro codice fiscale nello spazio riservato ai beneficiari della detrazione; non importa se essi pagano da un conto personale o da un conto comune o, addirittura, da un conto non intestato a loro ed appartenente ad un terzo
3- Non è necessario che la convivenza si realizzi tra il familiare che sosterrà le spese e tutti i titolari aventi diritto sull’immobile (proprietari/detentori). È sufficiente, infatti, che egli conviva anche solo con uno di loro, indipendentemente dalla quota di possesso/detenzione dell'immobile da questi posseduta
4- Non è necessario che la convivenza si realizzi nell’immobile oggetto dei lavori. L’importante è che esso sia uno degli alloggi dove la convivenza si esplica (abitazione principale o seconda casa non fa differenza)
5- Sono considerati “immobili dove la convivenza si esplica” solo quelli a completa disposizione del nucleo familiare, cioè non occupati da individui ad esso estranei. Ciò significa che, se al momento dell’inizio dei lavori l’alloggio risultasse ceduto a terzi a titolo oneroso o gratuito (in comodato, affittato, ecc.), il familiare convivente non potrebbe beneficare della detrazione. In questa situazione avrebbero diritto al bonus solo i proprietari, i detentori e/o i cessionari (affittuari, comodatari, ecc.) dell’immobile

Ciò premesso, nel caso di @Cinzia79, la prima cosa da capire è chi sta utilizzando ora questo immobile: se ci sta abitando la sorella in via esclusiva o se è affittato, suo marito non ha diritto a detrarre.
In caso contrario, qualora l'immobile risultasse vuoto (nè ceduto a terzi nè utilizzato in via esclusiva da nessuno dei proprietari), avrebbero diritto alla detrazione tutti i proprietari (le due sorelle) e i relativi familiari conviventi, in quanto esso sarebbe legalmente a disposizione di ciascun nucleo familiare senza vincoli.

Spero che ora sia tutto chiaro.
Grazie mille...sei molto esauriente.....ora mi chiedo però se io proprietaria tra un anno fitto l appartamento ristrutturato, mio marito perde le detraZioni ?( in quanto la norma parla di" Abitazione a disposiZione del nucleo familiare " non specificando se tale requisito debba permanere nel tempo e quindi.si riferisca solo ad immobili dove io una parte della anno possa viverci come ad esempio..case vacanze ...case in.montagna e non case che poi vengano date in fitto)
 

magia2002

Membro Attivo
Proprietario Casa
Secondo me se l'affitti perdi le detrazioni a meno che non intesti la casa anche a tuo marito .Potete fare anche 90 % a te ed il 10 % a tuo marito .
Estremizzando potete fare anche 99% a te e 1% a tuo marito .Ma se tua sorella fosse disposta ad acquistare la tua quota a mio parere ti conviene investire sulla vostra abitazione principale .Valuta a quanto potresti affitarla e quanto ti rimane dopo che paghi tutte le tasse .
 
Ultima modifica:

Cinzia79

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Secondo me se l'affitti perdi le detrazioni a meno che non intesti la casa anche a tuo marito .Potete fare anche 90 % a te ed il 10 % a tuo marito .
Estremizzando potete fare anche 99% a te e 1% a tuo marito .
Grazie x la risposta...purtroppo la normativa e soggetta ad interpretazione ...i sindacati dicono che perderemmo le detraZioni mentre i calli center Agenzia delle Entrate dicono di no
 

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