g210482

Membro Attivo
Salve a tutti, la proprietaria di casa vuole fare il contratto a canone concordato con cedolare secca. Ora visti i vantaggi per lei volevo sapere una curiosità sui conduttori.
Uno dei due conduttori ha una partita IVA, una partita IVA da lavoro dipendente diciamo così, perché viene usata per pagare solo lo stipendio e qualche piccolo lavoretto extra autonomo che comunque non viene fatto in casa, cioè la casa in affitto con canone concordato verrebbe usata dal ragazzo come abitazione, ci sono problemi in caso si dovesse fare il contratto a canone concordato con cedolare secca? Ho visto che la legge vieta di fare questi contratti a professionisti con partite IVA e società, ma in questo caso come bisogna interpretare la cosa?
Grazie
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho visto che la legge vieta di fare questi contratti a professionisti con partite IVA e società
La legge prevede che il locatore (di immobili a uso abitativo e locati con finalità abitative), se è una persona fisica che non agisce nell’esercizio di un'attività di impresa, o di arti e professioni, può optare per il regime della cedolare secca.
Se l'immobile è accatastato come abitativo, ma fosse locato per uso ufficio o promiscuo, non sarebbe soddisfatto il requisito della locazione a uso abitativo.
 

g210482

Membro Attivo
si la proprietaria è una persona fisica e non agisce nell'esercizio di attività di impresa, l'immobile è accatastati come abitativo e lo vorrebbe dare in locazione a me è ad un altro ragazzo che però come ho detto ha la partita IVA ma non fatebbe attività di ufficio o lavoro li a casa.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
un altro ragazzo che però come ho detto ha la partita IVA ma non fatebbe attività di ufficio o lavoro li a casa
Se il contratto sarà per uso abitativo (uno di quelli previsti dall'art. 2 della legge n. 431/98), e il conduttore lo adibirà esclusivamente come propria abitazione, nulla osta a che il locatore opti per la cedolare secca.
Ma se quel conduttore indicherà quell'immobile come sede, o unità locale della sua attività imprenditoriale o di lavoro autonomo, l'Agenzia delle Entrate potrebbe contestare la legittimità dell'opzione.
 

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