uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Non ti consiglio di non pagare sia perché penso non si possa privare una persona dell'acqua (per legge) sia perché il debito verso chi eroga il servizio resterebbe comunque a te intestato.

Però nel post n.#2 di @Dimaraz si afferma il contrario.
Se l'utenza è intestata al proprietario/locatore, costui può interrompere i pagamenti.
Sarà il Fornitore dell'utenza (acqua-luce-gas) a sospendere l'erogazione; quindi il locatore non può essere accusato di aver disdetto volontariamente i contratti di fornitura.

Logicamente la morosità verso il Fornitore dell'utenza dovrà essere sanata dal locatore, in quanto intestatario dei contratti di fornitura.
Il locatore potrà pagare tutto quanto dovuto al Fornitore dopo che l'inquilino avrà rilasciato la casa (è poco probabile che un conduttore continui ad abitare lì senza acqua-luce-gas!).
E il prossimo inquilino stipulerà i nuovi contratti di erogazione a proprio nome.

Questo è quanto ho capito io; ma non sono sicura che tutto ciò sia completamente legale.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Per non pagarla più devi avere tutte le utenze disdette o avere una casa senza neanche un mobile - e anche qui dipende dai comuni.
Nel mio Comune (Torino) la regola è ancora più restrittiva!
Per non pagare la Tari occorre che l'unità immobiliare, oltre ad essere completamente vuota, non abbia gli allacci di energia elettrica, gas, acqua.
Se invece esistono i contatori la Tari deve essere pagata, anche se non ci sono contratti di fornitura attivi.
Secondo me è un'ingiustizia, perché una casa in quelle condizioni (disabitata, completamente vuota, senza contratti delle utenze attivi) sicuramente non produce rifiuti!
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se l'utenza è intestata al proprietario/locatore, costui può interrompere i pagamenti.
Sarà il Fornitore dell'utenza (acqua-luce-gas) a sospendere l'erogazione; quindi il locatore non può essere accusato di aver disdetto volontariamente i contratti di fornitura.
Uva non sono sicura sia legale, ma non sono avvocato. Ricordo una discussione qui sul forum dove si sconsigliava a un proprietario - intestatario delle utenze dell'inquilino di non disdirle per non avere problemi legali. La situazione era diversa (inquilino moroso e avvio delle pratiche per lo sfratto) e forse lo sono anche i risultati. :rabbia:
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ricordo una discussione qui sul forum dove si sconsigliava a un proprietario - intestatario delle utenze dell'inquilino di non disdirle per non avere problemi legali
Allora non presti attenzione a quanto si scrive.
Disdettare un contratto di fornitura è cosa ben diversa dal smettere di pagare e ancora diversa dal chiudere/bloccare personalmente l'erogazione.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel mio Comune (Torino) la regola è ancora più restrittiva!
Per non pagare la Tari occorre che l'unità immobiliare, oltre ad essere completamente vuota, non abbia gli allacci di energia elettrica, gas, acqua.
Se invece esistono i contatori la Tari deve essere pagata, anche se non ci sono contratti di fornitura attivi.
Secondo me è un'ingiustizia, perché una casa in quelle condizioni (disabitata, completamente vuota, senza contratti delle utenze attivi) sicuramente non produce rifiuti!

Ingiustizia non direi...sarebbero persino di "manica larga" in caso di esenzione totale ma bisognerebbe capire le differenze da Comune a Comune.

Forse ci si dimentica che i Comuni oltre all'asporto dei rifiuti "privati" deve anche coprire i costi per le pulizie delle aree comuni.
Solitamente il totale dei costi viene ripartito in funzione della superficie degli edifici.
Quindi che l'edificio sia abitato o meno...dovrebbe comunque pagare la sua quota di spesa per le parti comuni (strade, piazze, marciapiedi, cassonetti pubblici etc ).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse ci si dimentica che i Comuni ....
... e credo sia meglio, almeno opportuno, dimenticare ....

Infatti se ancora ricordo, l'imposta unica comunale IUC, una e trina, si suddivide in IMU
TASI
TARI

La IUC si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.

Finora non mi risultava che la TARI dovesse andare a coprire i costi di alcuni servizi indivisibili per la cui copertura è prevista la TASI , ripartita tra locatore e conduttore.

Ma se anche qui mi rispondi che .... non siamo in un paese organizzato e civile e quindi sia pura utopia disquisire di queste banalità impositive, ... mi inchino.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Disdettare un contratto di fornitura è cosa ben diversa dal smettere di pagare e ancora diversa dal chiudere/bloccare personalmente l'erogazione.
Sì, questo è vero.

Però equivale a dire che esistono tre strade (nel caso il locatore intestatario delle utenze non riesca a farsi rimborsare dal suo conduttore) che conducono allo stesso risultato:

1) Il locatore invia ai fornitori disdetta dei contratti di fornitura;
2) Il locatore trova il modo di chiudere i contatori;
3) Il locatore cessa i pagamenti delle forniture.

Il risultato è identico: ad un certo punto energia elettrica-gas-acqua non verranno più erogati, e il conduttore sarà in un certo senso obbligato a lasciare la casa.
Probabilmente nel caso 3) le sospensioni delle erogazioni avverranno dopo alcuni mesi, ma comunque luce-gas-acqua verranno a mancare.

1) e 2) sono illegali (esercizio arbitrario delle proprie ragioni);
3) è legale.

A me sembra un po' strano.
(Ma non sto affermando che non sia vero).
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Finora non mi risultava che la TARI dovesse andare a coprire i costi di alcuni servizi indivisibili per la cui copertura è prevista la TASI ,

Evidentemente fai confusione sulla tipologia di servizi comuni ...rispetivamente:

TASI =manutenzione strade (asfaltatura) illuminazione etc etc

TARI=i citati servizi relativi ai rifiuti (personal ma anche comuni come ancora strade e marciapiedi e piazze).

Che si possa opinare sulla correttezza dell'aver adottato per tutte e 3 le tipologie un criterio basato perlopiù sui metri (quadri)...esula dal contesto.
Che si possa ancor più legittimamente imprecare per l'inutile clonazione di più imposte/tasse/gabelle quando si poteva individuare un balzello unico...ci armiamo e facciamo piazza pulita di questi cialtroni?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Però equivale a dire che esistono tre strade (nel caso il locatore intestatario delle utenze non riesca a farsi rimborsare dal suo conduttore) che conducono allo stesso risultato:

Ci sono dei distinguo:
-nel 2° caso è un palese esercizio arbitrario in quanto fisicamente "manometti" un oggetto che hai dato inplicitamente in locazione (sarebbe come se entrassi in casa del locatario)
-il 1° ed il 3° sono "quasi" equivalenti...pretermesso che non vi sia vincolo contrattuale con il locatario sulla fornitura di acqua...anche nella indicata sentenza mancava quantomeno l'avviso che si sarebbe proceduto alla chiusura dei contratti con l'erogatore.
Nella fattispecie l'inquilino aveva riattivato patendo il disagio di qualche giorno/settimana (forse vi erano anche presenza di figli minori/malati...e non va sottovalutato l'aver "indispettito" gli organi giudicanti che già avevano fissato una scadenza che il locatore ha voluto anticipare.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Spesso gli inquilini non si occupano (nel senso che si dimenticano o se ne fregano...) di volturare la tassa rifiuti a proprio nome.
Quindi provvedo io come proprietaria, inviando al Comune la dichiarazione di occupazione firmata dall'inquilino e allegando fotocopia del suo documento e codice fiscale.

Inoltre il Comune non sempre può sapere chi è il nuovo occupante della casa data in locazione: se l'inquilino non è residente in quella casa non risulta all'anagrafe di quel Comune.

Quando mi è capitato di traslocare ho dovuto comunicare il cambio di residenza ed ho fatto la denuncia TARI.
 

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