robert

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Buonasera a tutti. Vorrei fare un quesito a cui commercialista ed avvocato non hanno saputo darmi risposta certa. Parlando con alcune persone (anche professionisti), del mio problema e anche del loro problema nel recupero crediti a mezzo pignoramento su conto corrente, quindi dopo aver intrapreso pratica legale, due di loro (ragioniere e avvocato) mi hanno riferito che anche dopo aver avuto la fortuna di trovare le banche del debitore bisogna avere un ulteriore fortuna a trovarci qualche soldo sopra e fin qui tutti d'accordo. Quello che mi ha fatto pensare e sinceramente il discorso è abbastanza logico riguarda invece gli eventuali investimenti del debitore che potrebbero non trovarsi presso la banca stessa ma presso la banca depositaria che quasi sempre è diversa. Faccio un esempio pratico se tizzio pignora caio ma caio ha solo fondi di investimento di diritto estero (per esperienza quasi sempre Irlandese e Inglese se non addirittura americano) i soldi si troveranno presso la banca depositaria (estera) mentre la banca italiana gestirà solo il trasferimento di liquidità e opererà gli adempimenti fiscali italiani. Adesso la domanda è : la banca a fronte di un pignoramento ai danni di un suo cliente deve rispondere per legge comunicando le disponibilità di tali cifre sul conto corrente /conto deposito/dossier titoli dell'interessato se il tutto intrattenuto presso la stessa banca o deve adoperarsi anche per far liquidare i fondi esteri di tale persona e renderli disponibili al creditore? A sentire queste due persone, quantomeno non vi sarebbe da parte della banca la volontà di fare ciò. Grazie anticipatamente
 

Dimaraz

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Anche se "fondi esteri" i titoli potrebbero essere nel "dossier" del cliente e nel caso la banca dovrebbe darne nota.
Dico dovrebbe perché l'omertà difronte a certi importi diventa ipotizzabile.
 

basty

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C'è stata una discussione in merito alla richiesta di informazioni bancarie ecc. Mi pare che fosse emerso che solo attraverso una richiesta a o da parte della Agenzia delle Entrate , tra l'altro onerosa, si potesse pervenire alla conoscenza delle relazioni bancarie intrattenute dal debitore. Se così fosse, risponderei che solo se la domanda perviene da Agenzia delle Entrate o magistratura si riuscirà a superare l'omertà delle banche
 

robert

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ringrazio per l'interessamento a tale quesito e a quanto da voi riferito mi viene da pensare che in definitiva (una volta individuata la banca dove il debitore intrattiene rapporti) non vi sia una legge perentoria che determina automaticamente che anche gli investimenti posso far parte del pignoramento subito, ma che a seconda della convenienza dell'istituto bancario e dell'importo investito, penso, la banca senza troppi problemi possa rispondere picche alla richiesta giunta dal creditore senza che per questo incorra in grossi problemi. Dico questo perchè parlando con avvocato e commercialista e conoscenti non sia la prima volta che agenzie investigative, conoscenti comuni e addirittura voci di paese, riferissero di capitali intrattenuti da taluni debitori con istituti bancari e poi alla resa dei conti si trovava pochi spiccioli se non niente sul conto corrente. ma!!
 

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