basty

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La verniciatura di un serramento "comune" è da ripartirsi fra tutti per millesimi di proprietà in quanto la funzione del serramento è quella di proteggere l'immobile (oltre che dare luce).
Posso condividere la tua opinione: ma restano due opinioni....
Fortunatamente (= anche questa è una mia opinione) ho spesso visto attribuire anche le spese di manutenzione/imbiancatura delle scale per millesimi di proprietà: nessuno ha storto il naso.
 

Dimaraz

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Posso condividere la tua opinione: ma restano due opinioni....
Fortunatamente (= anche questa è una mia opinione) ho spesso visto attribuire anche le spese di manutenzione/imbiancatura delle scale per millesimi di proprietà: nessuno ha storto il naso.

Tutte sono "opinioni" (o pareri)...anche quelle dei Giudici.
La differenza è quindi fra quelle che coincidono con il parere dei Giudici e quelle, seppur rispettabili, prive di riscontro normativo.

Stante la derogabilità alle relative norme, se così dispone un RdC Contrattuale, la pitturazione dei muri perimetrali/portanti dell'edificio è per millesimi generali...mentre i parapetti (o ringhiere) dei balconi aggettanti sono di escluva competenza dei rispettivi proprietari.
 

basty

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Premesso che il mio continua ad essere un parere, che non vuole dimostrare nulla, tanto meno contraddire il parere di un giudice... ed il tuo,
Tutte sono "opinioni" (o pareri)...anche quelle dei Giudici.
Prendo come al solito atto e condivido.
La differenza è quindi fra quelle che coincidono con il parere dei Giudici e quelle, seppur rispettabili, prive di riscontro normativo.
Qui avvertirei invece qualche forzatura:
generalmente il parere dei giudici è suffragato da riscontri normativi.
Ma a volte questo parere è espresso, ce lo hai spesso insegnato, sulla base della giurisprudenza prevalente.

Ma questa giurisprudenza non sempre trova riscontro "stretto" con "riscontri normativi": ne sono una prova proprio i parapetti (o ringhiere) dei balconi aggettanti ed i balconi aggettanti stessi.

Non mi risulta infatti ci sia un esplicito articolo del codice civile che normi il diverso trattamento dei balconi aggettanti rispetto a quelli a castello. Ma è altrettanto vero che la giurisprudenza ha prevalentemente condiviso un certo orientamento

Come al solito sei libero di dire che non capisco niente di diritto e mi mancano i fondamenti giuridici, ma parlando qui di pareri, mi permetto di essere del parere che anche in tema scale possa apparire un "parere" la forzatura dell'estensione analogica che viene fatta relativamente all'art. 1124 sulla manutenzione e sostituzione delle scale.

Chissà se gli estensori di detto articolo, nominando genericamente "le scale" , intendevano comprendere oltre alla struttura portante ed i gradini, anche l'imbiancatura delle pareti e delle ringhiere, e non anche degli infissi relativi alle vedute e luci aperte lungo le scale...

Per cui, da un lato il nostro ordinamento propende a voler dar certezza ed univocità del diritto, stabilendo i centimetri minimi di lunghezza ammessa nella pesca delle sardine, altre volte dipendiamo dal "parere" del giudice.

Nella pratica dipendiamo spesso anche dal parere del più forte o del più convincente, specie in ambito condominiale.
 

Dimaraz

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Ma questa giurisprudenza non sempre trova riscontro "stretto" con "riscontri normativi": ne sono una prova proprio i parapetti (o ringhiere) dei balconi aggettanti ed i balconi aggettanti stessi.

Non mi risulta infatti ci sia un esplicito articolo del codice civile che normi il diverso trattamento dei balconi aggettanti rispetto a quelli a castello. Ma è altrettanto vero che la giurisprudenza ha prevalentemente condiviso un certo orientamento

Non è questione di "mancanza o incapacità tecnica"....è che di tutto l'arzigogolato e discutibile "passo" evidenziato...trascuri di valutare la logica di dover applicare quanto ricavabile dal "pensiero" del legislatore solo per raffronto.

La questione dei "parapetti" che si differenziano , per competenza, se aggettanti piuttosto che incassati deriva dalla rapportabilità degli stessi rispetto a quelle parti che sono (Codice Civile alla mano) espressamente classificate come parti comuni e nello specifico i "muri portanti": il parapetto di un balcone aggettante non è un muro portante...ne può esserlo alla stessa stregua una ringhiera o parapetto.
Esste solo una "variabile" di esclusione a tale principio..il lato esterno qualora sia "elemento decorativo"

a11888-sottobalconi-spese-.jpg


ma solo perchè tale "decoro" ha funzione di estetica per l'intero edificio.

Quanto alla distinzione fra muri portanti o muri della scala...qui i Giudici segiuono le "mode" ed invero nel corso delgi anni vi sono state sentenze contrastanti.
Una delle più recenti è quella di un generico Tribunale di Bologna sentenza 2695 del 2000..

Termino più tardi.
 

basty

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Termina pure subito. Non ho bisogno di ulteriori arzigogolate spiegazioni. So benissimo che i miei si chiamano "pareri", mentre quelli dei giudici sono le "motivazioni" della sentenza.....

Ci mancherebbe altro che non fossero motivate
 

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