tovrm

Membro Senior
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I comuni possono determinare un'aliquota minore se sono soddisfatti determinati requisiti (per esempio, quello per cui l'immobile deve costituire l'abitazione principale del conduttore).

Sì, sul principio non ci piove. Ma questo può riguardare anche i criteri per l'applicazione della riduzione su IMU e TASI in caso di contratti di locazione a canone concordato?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma questo può riguardare anche i criteri per l'applicazione della riduzione su IMU e TASI in caso di contratti di locazione a canone concordato?
Certamente sì. Se non è l'abitazione principale del conduttore, l'imposta si determina applicando l'aliquota stabilita dal comune (per esempio, 1,06%), ridotta al 75 per cento.
Se invece è l'abitazione principale del conduttore, l'imposta si determina applicando l'aliquota agevolata stabilita dal comune (per esempio, 0,76%), ridotta al 75 per cento.
 

sergioxcase

Membro Attivo
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Quello che mi chiedo è se il legislatore ha tenuto di conto che in questo modo impone o no una tassa a qualcuno che non ha autorità e potere di intervento su di essa.... la nostra società (se ancora riusciamo a chiamarla tale) è piena di assurdi...
 

basty

Membro Storico
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Quello che mi chiedo è se il legislatore ha tenuto di conto che in questo modo impone o no una tassa a qualcuno che non ha autorità e potere di intervento su di essa.... la nostra società (se ancora riusciamo a chiamarla tale) è piena di assurdi...
?.. e secondo te si pone queste secondarie domande?......
 

uva

Membro Storico
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Personalmente nutro forti perplessità circa la possibilità di apporre in seno ad uno statuto locativo, formalmente denominato “agevolato”
Ti ringrazio per la spiegazione.

I miei dubbi sulla validità della clausola risolutiva espressa in un contratto concordato li avevo espressi nella discussione linkata nel mio post n. #2. Temevo si trattasse di una clausola vessatoria.

Grazie alla risposta di Bluechewanna, pensavo fosse possibile inserire quella clausola in base al "vecchio" Accordo Territoriale del Comune di Torino tutt'ora in vigore.

Quando mi sono recata presso l'Ufficio comunale preposto e ho ritirato i loro moduli prestampati che uso per stipulare i contratti concordati, ho chiesto se lo spazio lasciato libero si può utilizzare per inserire altre clausole. Mi hanno risposto di sì, però non avevamo approfondito la natura delle clausole che locatore e conduttore possono decidere di aggiungere.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se invece è l'abitazione principale del conduttore,
Tutto giusto, però il vero problema è un altro.

Se concedo in locazione un appartamento con contratto concordato ad un conduttore che vi abita abitualmente (ad esempio perché lavora e vive a Torino dal lunedì al venerdì, poi ritorna a casa sua in un altro Comune nel weekend), come faccio ad ottenere che costui registri e mantenga la residenza anagrafica nell'appartamento locato?!?

L'inquilino ha convenienza di mantenere la residenza nella casa di sua proprietà, per esempio ad Alessandria, per non pagare l'IMU.

Io vorrei regolarizzare la sua residenza anagrafica a Torino, per godere dell'aliquota IMU agevolata.

Ho il diritto di esigere che sposti la residenza nell'appartamento che gli ho locato, e che di fatto occupa per 5 giorni alla settimana per circa 11 mesi all'anno? (supponendo che nei periodi di ferie si trasferisca altrove).

Se sì, come faccio ad "indurlo" a spostare la residenza? Devo fare una segnalazione all'Anagrafe di Torino e/o di Alessandria, oppure ai Vigili Urbani?

Grazie @Nemesis se mi aiuti a risolvere questo problema!
 

Nemesis

Membro Storico
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Devo fare una segnalazione all'Anagrafe di Torino
Puoi segnalare.
Qualora quell'ufficiale di anagrafe accerti, a seguito delle indagini di cui all'art. 4 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, che non siano state rese, per fatti che comportino l'istituzione o la mutazione di posizioni anagrafiche, le prescritte dichiarazioni di cui all'art. 13 del regolamento (D.P.R. n. 223/1989), deve invitare gli interessati a renderle.
Nel caso di mancata dichiarazione, l'ufficiale di anagrafe provvede ai conseguenti adempimenti e li notifica agli interessati entro dieci giorni.
o di Alessandria
Quando risulti che una persona o una famiglia abbia trasferito la residenza senza aver reso la dichiarazione di cui all'articolo 13 del regolamento, quell'ufficiale di anagrafe deve darne notizia al comune competente in relazione al luogo ove la persona o la famiglia risulta di fatto trasferitasi (Torino), per i conseguenti provvedimenti.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Qualora quell'ufficiale di anagrafe accerti, a seguito delle indagini
Sai anche in cosa consistono, o dovrebbero consistere, concretamente queste indagini?

Qui a Torino quando una persona registra la propria residenza all'Anagrafe, i Vigili Urbani si limitano a recarsi a quell'indirizzo. Controllano se sulla targhetta del citofono e sulla cassetta delle lettere c'è il cognome della persona. E tutto finisce lì.

Nel caso dell'inquilino alessandrino, effettivamente il suo cognome è scritto su citofono e cassetta delle lettere dell'appartamento locato a Torino.
Però lui potrebbe negare di risiedere lì; dicendo che abita quasi sempre ad Alessandria a casa sua (facendo il pendolare nei giorni lavorativi) e occupa solo saltuariamente l'appartamento locato a Torino.

In concreto, come si fa a dimostrare dove un individuo risiede anagraficamente?
Occorrono testimonianze? E' necessario verificare i suoi consumi di energia elettrica-gas-acqua?
Se si tratta di un maggiorenne single senza figli, non rilevano neppure i legami familiari.

E chi deve fornire le prove dell'effettiva residenza? Il locatore oppure il conduttore?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
ho affittato alloggio con affitto concordato a persona venuta a lavorare in Torino.
Costui però non ha preso residenza e non intende prenderla.

Per quanto riguarda l'IMU, hai comunque diritto ad un'agevolazione, come si legge sulle istruzioni del Comune di Torino:

per unità abitative (escluse pertinenze) locate con contratto concordato a titolo di abitazione a soggetti privi di residenza anagrafica e dimora abituale, si applica l'aliquota 7,95 per mille.

Perché all'aliquota ordinaria (10,60 per mille) si applica lo "sconto statale" del 25%, come precisato da @Nemesis nel post n.#12.

Ricordati però che la variazione d'uso, se avvenuta quest'anno quindi non ancora comunicata, deve essere segnalata al Comune di Torino col mod. 8 bis entro il 18/12/2017 (data di scadenza del pagamento a saldo), a pena di decadenza dal beneficio.
 

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