BeatriceS

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Salve vivo in un immobile donato. Questa la situazione.
I miei genitori erano proprietari di 3 immobili. In uno ci è andato a vivere mio fratello con la famiglia e dovevano completarlo perché grezzo. Molte delle spese, alla fine, le hanno pagate i miei perché ho trovato le carte.
Nell'altro immobile, sempre grezzo, sono andata a vivere io completandolo a mie spese che purtroppo non posso più dimostrare perché non ho più i documenti.
Qualche anno fa queste case ci sono state donate. La mia ha valore inferiore.
Nel frattempo il terzo immobile è stato venduto per far fronte a dei debiti. A mia madre è rimasto l'usufrutto
Mio padre è venuto a mancare, che fine fanno gli immobili dato che non credo sia più rispettata la legittima?
Mia madre non ha più la piena proprietà e ho un immobile di valore inferiore. Si può esigere la parte stettante? Cosa bisogna fare? Per le spese sostenute dai miei genitori su un immobile di loro proprietà all'epoca ma usato dal figlio posso far valere qualche diritto come anticipo di eredità? Grazie a chi vorrà aiutarmi a capirci qualcosa
 

Dimaraz

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Mio padre è venuto a mancare, che fine fanno gli immobili dato che non credo sia più rispettata la legittima

Non hai chiarito se i genitori erano comproprietari, se il terzo immobile sia quello dove ta madre ha usufrutto e residenza, e se le opere di completamento dei beni donati siano precedenti o successive alla donazione.

Di certo è che vistra madre, quale erede legittimaria del marito, potrebbe chiedere ad entrambi il reintegro della sua legittima.
Parimenti tu puoi contestare a tu fratello la eventuale lesione solo per la quota donata dal padre (50% se era comproprietario)
 

BeatriceS

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Comproprietari di tutto. Nel terzo immobile con usufrutto c'è mia madre.
I lavori sono precedenti alla donazione.

Quindi si dovrebbe mettere insieme tutto ciò che è rimasto (2 immobili di diverso valore+1 usufrutto di un terzo immobile) e dare la meta a mia madre (anche se è una dei firmatari della donazione) e l'altra metà dividerla per 2, me e mio fratello? Ah, dimenticavo una cosa importante, la donazione verso mio fratello in realtà è stata fatta nei confronti dei figli di mio fratello, non verso l'erede legittimo. Cosa cambia in questo caso?
Grazie per il momento
 

Dimaraz

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Tua madre ha donato le proprie quote (proprietà diretta) e nulla può pretendere sulle stesse.
Mantiene l'usufrutto (e residenza) del terzo immobile.
Può (facoltà non obbligo) chiedere collazione/riduzione sulla quota che vostro padre vi ha donato perchè lesiva della sua legittima.
Quindi andrebbero riportati in asse i valori dei 2 immobili donati (escluse le spese sostenute da te per il completamento) e ripartito in quota di 1/3 ciascuno (tua madre, tu, tuo fratello).
 

BeatriceS

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Grazie e scusa se ti rispondo solo ora ma ho avuto problemi.
Quindi mi stai dicendo che la donazione ai nipoti cade (se caso si voglia intraprendere azione di riduzione) e gli immobili vanno messi di nuovo nel calderone?
Supponendo che dove sto io, ad oggi, ha un valore di 130 e l'altro di 170 circa per un totale di 300.000 euro, 1/3 sono 100 a testa. Gli immobili valgono di più, cosa succede se non si trova un compromesso? Asta? Possibilità di metterci la differenza? Le spese da me sostenute non ho più modo di provarle.
Scusa se faccio tutte queste domande ma non ci capisco nulla. Leggendo in rete leggo di disponibile, legittima, varie quote. So che mio fratello ha avuto tanto negli anni ma nulla di dimostrabile.
Grazie a chi voglia rispondere
 

Dimaraz

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La "disponibile" è la quota di cui può disporre il testatore...ma tu non hai citato testamenti fatti...indi per cui tutti i beni in eredità vanno divisi secondo quota di legge (nel vostro caso 1/3 a testa).
A questo andrebbe aggiunto quanto donato in vita dal de cuius (fatta eccezzione per le "quisquiglie") agli eredi.

Nulla impedisce che se siete concordi sorvoliate sulle differenze e manteniate la situazione attuale.
I problemi nascono solo se qualcuno vuole contestare un "trattamento" inferiore a quanto gli spettava.

Bisognerebbe fare esattamente i conti ma a spanne sembra che al momento (e finchè resta in vita) è solo tua madre che può lamentare di aver avuto "lesione" nei suoi diritti.

Dopo la sua dipartita allora anche tu potresti lamentarti di quanto avuto da tuo fratello...ma non è detto che ti convenga iniziare causa per riottenere quanto di diritto.
 

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