Matrimonio poco prima della morte

Franci63 ha scritto:

Il termine "cede" è equivoco;la cessione può essere vendita o donazione.

Clicca per espandere...

Hai ragione: credevo fosse chiaro dopo la mia prima risposta.

Mi permetto di rilevare anche un aspetto equivoco (forse) nella tua risposta.

Franci63 ha scritto:

Se il padre vende un immobile alla figlia incassando i soldi della vendita ,andranno in successione i soldi (quindi li erediterà anche la vedova).Vendere prima o dopo il matrimonio non cambia.

Clicca per espandere...

Se vende l'immobile prima del matrimonio, e dona il provento prima del matrimonio la futura moglie nulla può rivendicare. (sempre che risulti pubblicamente anche la data di donazione dei contanti)

basty ha scritto:

Se vende l'immobile prima del matrimonio, e dona il provento prima del matrimonio la futura moglie nulla può rivendicare

Clicca per espandere...

Sbagliato.
Per calcolare la quota riservata al coniuge, bisogna procedere alla riunione fittizia della massa ereditaria, tenendo conto delle donazioni e delle liberalità poste in essere durante l'intera vita del de cuius.

Nemesis ha scritto:

durante l'intera vita del de cuius.

Clicca per espandere...

Grazie. Mi scuso per l'errore.
Posso dire che in questo caso è una boiata pazzesca?

Per le pensioni di reversibilità hanno stabilito un conteggio che tiene conto del periodo di convivenza matrimoniale (almeno credo: sbagliato pure questo?)
Qui uno si sposa a 90 anni, ci lascia dopo 2 mesi, lo stato probabilmente limerà la pensione di reversibilità in compenso la moglie avrà da ridire su una donazione effettuata magari 50 anni prima, alla figlia del neo-coniuge...., al tempo in vita pure la madre!
Ma per favore ....

basty ha scritto:

sbagliato pure questo?

Clicca per espandere...

Sì. Rileggi le risposte precedenti.

Nemesis ha scritto:

liberalità poste in essere durante l'intera vita del de cuius.

Clicca per espandere...

Scusa...., ma sei proprio sicuro?

Ma che diritti può vantare una futura moglie sulle azioni poste in essere dal futuro marito, quando la soggetta era ancora nel mondo dei sogni? Che senso ha?

Mi parrebbe logico che la quota ereditaria necessaria debba riferirsi al patrimonio esistente al momento e dal momento del matrimonio, non prima.

basty ha scritto:

in compenso la moglie avrà da ridire su una donazione effettuata magari 50 anni prima, alla figlia del neo-coniuge...., al tempo in vita pure la madre!
Ma per favore ...

Clicca per espandere...

Nessuno è obbligato a risposarsi,se lo fa deve sapere che la nuova moglie gode dei diritti (e dei doveri) che la legge le attribuisce.
Se non vuole che il suo patrimonio vada alla nuova moglie può non sposarsi,e comunque ,con un figlio , alla moglie deve riservare 1/3 (più il diritto di abitazione sulla eventuale casa di proprietà dove la famiglia risiedeva) ,al figlio 1/3 ,mentre dell'ultimo terzo può disporre come vuole.

Nemesis ha scritto:

Sì. Rileggi le risposte precedenti.

Clicca per espandere...

Questo è vero: La precisazione che avevi fatto, si riferiva proprio a questo tema: me ne ero già dimenticato.

Franci63 ha scritto:

Nessuno è obbligato a risposarsi,se lo fa deve sapere che la nuova moglie gode dei diritti (e dei doveri) che la legge le attribuisce.
Se non vuole che il suo patrimonio vada alla nuova moglie può non sposarsi,e comunque ,con un figlio , alla moglie deve riservare 1/3 ,al figlio 1/3 ,mentre dell'ultimo terzo può disporre come vuole.

Clicca per espandere...

Ne prendo atto: ho sempre considerato doverosa la riserva ai legittimari; ma in certi casi questo garantismo rasenta l'assurdo

Nemesis ha scritto:

Pertanto quella norma deve essere disapplicata.

Clicca per espandere...

mi era sfuggita la notizia.

Luigi Criscuolo ha scritto:

mi era sfuggita la notizia.

Clicca per espandere...

E cosa lascia basiti, è che invece di inventarsi ulteriori nuove leggi e temi, nessuno provvede a correggere in modo costituzionale le ragionevoli intenzioni delle leggi bocciate.

Dal 2011 forse che la situazione sociale è cambiata o migliorata?
Dicasi sia per le pensioni di reversibilità regalate, (vedi sopra)
sia per i diritti retroattivi della/del neoconiuge sul patrimonio preesistente e personale del de-cuius.

A questo punto il neosposo dovrebbe essere edotto del danno provocato: adotti altre beneficenze e forme di riconoscenza se possibili, in modo da rispettare logiche aspettative della famiglia: ovviamente mi riferisco ai matrimoni di comodo o pilotati dalle badanti a danno di un incapace.
Fatti salvi i casi di una convivenza pluriennale in cui esiste un effettivo rapporto affettivo e non solo motivata da necessità assistenziali