JEODI

Membro Junior
Conduttore
La mia richiesta di discussione è la seguente:

Sono proprietario di un immobile piano terra, adibito a bar pizzeria, avendo fonti di calore protti da un forno a legna, per la produzione delle pizze, già 3 anni fà mi ero staccato dall'impianto centralizzato del cond.
Comunicando all'amministratore la mia decisione, con relazione di un ing. Termotecnico, con attestato di distacco fisico dei termo, compreso distacco per l’acqua calda sanitaria, “prodotta da me con boiler elettrico”, fin qui tutto bene; La mia discussione è la seguente: in che percentuale “se esiste” dovrei pagare le spese di riscaldamento al condominio?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Se il condominio ha accettato il tuo distacco senza problemi , dovrai pagare tutte le spese di manutenzione dell'impianto e della caldaia (che resta anche tua), in proporzione ai millesimi di proprietà.
Se ci sono parti comuni riscaldate (tipo casa custode o guardiola) ,pagherai il riscaldamento di queste, sempre per millesimi di proprietà..
 

JEODI

Membro Junior
Conduttore
Ciao Franci63,

Il cond. ha accettato il mio distacco con buon senso e la nuova normativa, avendo preparato la pratica con tutti i crismi, non abbiamo parti comuni (tipo casa custode o guardiola) già l'anno scorso ho pagato le spese di manutenzione della caldaia, x sostituzione valvole e adeguamenti normativa vigili del fuoco per millesimi di proprietà, la richiesta E’:

Devo pagare una percentuale di riscaldamento e quanto se esiste, x aderenza di riscaldamento, dal momento che in Italia, essendo molto estrosi ci potremmo inventare anche questo? ( ne ho sentito parlare un po' in giro).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Credo ti riferisca alla cosiddetta quota fissa considerata quando c'è il riparto a consumo. Secondo me la risposta potrebbe essere positiva
 

moralista

Membro Senior
Professionista
devi solo contribuire alle spese di manutenzione dell'impianto di riscaldamento e non del consumo del riscaldamento, se il condominio è composto come da te detto
 

JEODI

Membro Junior
Conduttore
Sono al punto di partenza, 1) la cosiddetta quota fissa ha una percentuale di riferimento? per il riparto a consumo. 2) Ho già contribuito alle spese di mantenimento dell'impianto, ma mi si chiede una quota in più, anche se ancora non definita, quota che dovrei definire nella prossima settimana, con l' amministratore.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
1) la cosiddetta quota fissa ha una percentuale di riferimento?
si e no. Dovrebbe essere il consulente termotecnico del condominio che determina in che percentuale suddividere la spesa per l'acquisto del carburante. Questo dopo aver valutato la tipologia dell'impianto di riscaldamento e le sue caratteristiche tecniche dispersive, se ci sono locali o parti comuni non riscaldate (per esempio vano scale) che possono incidere sulle dispersioni termiche dei locali; ed infine dopo aver calcolato il fabbisogno energetico di ogni unità immobiliare. Tutto questo potrà scaturire nel classico 30% delle spese per l'acquisto del carburante da dividere come spesa fissa tra tutti i condomini sulla base della nuova tabella millesimale del riscaldamento che si basa sui fabbisogni energetici di ogni unità immobiliare (quindi compreso il tuo locale); 70% delle spese per l'acquisto del carburante da dividere secondo il consumo contabilizzato (quindi tu escluso).
 

JEODI

Membro Junior
Conduttore
(quindi tu escluso). Non penso che il termotecnico del cond. si prenderà questi "riscaldi" restando in termini di riscaldamento, (caratteristiche tecniche dispersive), proverò a giocarmela così, tenedo conto anche che da parte mia, contribuisco a dare un apporto di calore al cond. .. vi farò sapere.. Grazie x ora.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto