Mag1987

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Proprietario Casa
buongiorno a tutti
mi chiamo Maggie e scrivo dalla provincia di Bergamo per chiedervi un consiglio (spero di postare la discussione nella sezione giusta).
Quasi 3 anni fa (tre anni a marzo) io e il mio compagno abbiamo acquistato un trilocale con taverna in un condominio composto da villette a schiera. Nonostante la fatica nell’ottenere il mutuo (io ai tempi non avevo un contratto a tempo indeterminato) ce l’abbiamo fatta. Il problema è che dopo circa un mese da quando siamo entrati in possesso delle chiavi abbiamo scoperto che la casa manca dell’agibilita Perché la ditta costruttirice è fallita prima di presentare la pratica. Noi abbiamo acquistato da un privato che, ovviamente, non aveva fatto riferimento a questo problema (abbiamo scoperto la sera prima del rogito guardando le mappe che la taverna non era un vano ma una cantina e che la lavanderia non “esiste” e il box non dovrebbe essere doppio visto che al catasto sono due box singoli). Abbiamo preso contatti con un avvocato e sembra che il problema della mancanza di questo certificato sia dovuto as un problema di adeguamento dell’impianto elettrico nel corsello dei box, ma, a detta del vecchio proprietario “non c’è spazio sufficiente per effettuare tutti i lavori necessari”. Tutto sembra fermo ma sono già passati tre anni e anche se sono consapevole che se fossimo stati più cauti e previdenti non ci troveremmo in questa situazione, secondo voi come possiamo procedere? (Ovviamente ho chiesto delucidazioni al legale ma non mi sta dando riscontro). Scusate per il post lungo e poco chiaro vi ringrazio in anticipo
 

Gianco

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L'agibilità non è necessaria. La cosa importante è che l'immobile sia regolare, sia dal punto di vista catastale, che urbanistico. E se dovessero esserci discordanze si possono regolarizzare, se sono sanabili. Tutto quello non sanabile va eliminato. Il catasto è una conseguenza, deve rispecchiare l'immobile sanato.
 

Franci63

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Proprietario Casa
secondo voi come possiamo procedere?
Dipende dagli obiettivi .
Se volete vendere devi prima regolarizzare ( anche se voi avete avuto il mutuo nonostante gli abusi).
Se non hai intenzione di vendere a breve non mi preoccuperei più di tanto, con la consapevolezza che una cantina la puoi chiamare taverna e usare come taverna, ma ufficialmente è una cantina, e se non sani, vale come una cantina.
Fossi in voi non sprecherei soldi con un avvocato, che poco può fare, ma , eventualmente rivolgersi ad un tecnico del posto che verifichi e capisca cosa è sanabile e cosa no (ma puoi aspettare a regolarizzare , se non vuoi vendere).
 

magia2002

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Proprietario Casa
Devi verificare nell' atto d'acquisto cosa ha scritto il tuo notaio nella descrizione dell'immobile .
Se il semiinterrato l'ha chiamato cantina oppure diversamente .
A mio parere l'ha definito cantina .Verifica e facci sapere
 

griz

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Professionista
valido in toto quanto propone Franci63, avete tutti i diritti per sollevare problemi ma il vostro contraente privato potrebbe non supportare eventuali procedimenti che potreste avviare, quindi risulterebbe tutto inutile e costoso, le taverne sono sempre cantine con un altro nome, il 2 box senza divisorio non lo vado un problema, se l'agibilità è legata a impianti comuni è un problema di tutto il condominio che potrete risolvere, nel caso significa che nessun appartamento è dotato di agibilità, quando qualcuno vorrà vendere e servirà l'agibilità, oggi obbligatoria, tutti dovranno prendere atto e adeguare
 

Gianco

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Professionista
quando qualcuno vorrà vendere e servirà l'agibilità, oggi obbligatoria,
Il certificato di agibilità nella contrattazione immobiliare
Qui puoi leggere questo:
"Ne consegue che l'atto di compravendita di un bene immobile, nel quale non sia formalmente inserita la dichiarazione di sussistenza della agibilità, è perfettamente valido, poiché nessuna violazione di legge può essere rilevata, dovendosi, peraltro, escludere qualsiasi influsso sulla responsabilità del notaio rogante"
 

griz

Membro Storico
Professionista
questo è un articolo del 2015 che comunque ha una sua logica anche se diatro all'assenza del certificato si potrebbero nascondere problemi che la parte venditrice tace per opportunità, a me però risulta che oggi il notaio non stipulerebbe in assenza di certificato di agibilità, sono cambiate le interpretazioni e anche le responsabilità
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Confermo ciò che dice @griz .
A meno che non si tratti di un immobile ante 67, oggi non riesci più a vendere senza Agibilità e dirò di più:
oggi se chiedi un prestito in banca la cui garanzia è un immobile privo di Agibilità è un problema non da poco, in fondo, che se ne farebbe la Banca di avere un bene come garanzia che non potrebbe essere utilizzato per l’uso a cui sarebbe preposto? Nulla, di conseguenza potrebbe negare tranquillamente il mutuo, a meno di avere altre garanzie regolari !
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Oggi, ottenere il certificato di agibilità non è un grosso problema, se il fabbricato non presenta irregolarità non sanabili. Si presenta una pratica edilizia in accertamento di conformità e si fanno verificare gli impianti, ottenendo le necessarie certificazioni. Diciamo che il costo non è esagerato e a seconda dei casi, ne vale la candela!
 

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