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User_54145

Ospite
Buona domenica a tutti.
Mi rivolgo a questo forum che, già in passato, mi è stato molto utile grazie alle vostre indicazioni.

Premessa: vorrei dare a mio figlio (maggiorenne) un bilocale in comodato d'uso gratuito. Avevo pensato di registrare il comodato per avere le previste agevolazioni, ma per via di un altro bilocale, oltre alla prima casa in cui risiedo, non ho diritto alla riduzione del 50% della base imponibile.
Quindi, correggetemi se mi sbaglio, facendo un comodato d'uso gratuito verbale pagherei, per questo bilocale, IRPEF e IMU come una seconda casa.

Domanda: se invece stipulassi con mio figlio un regolare contratto di locazione in regime di cedolare secca, con un canone "credibile" e debitamente versatomi sul mio C.C., avrei un qualche risparmio fiscale rispetto al dichiararlo seconda casa a disposizione? In altre parole è "legale" un contratto di locazione tra padre e figlio e, in caso affermativo si potrebbe fare un contratto "concordato in regime di cedolare secca", dove l'abbattimento fiscale è maggiore?

Grazie come sempre per la vostra attenzione.
Ivan Longo
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Se concedessi con atto notarile il diritto d'uso o di abitazione a tuo figlio, tuo figlio diverrebbe il soggetto passivo d'imposta, sia ai fini dell'IRPEF e relative addizionali, sia dell'IMU.
Se quel bilocale costituirà la sua abitazione principale, ossia vi dimorerà abitualmente e ciò risulti dall’iscrizione anagrafica, l'IMU non si applicherà (presumendo che non sia di categoria catastale A/1, A/8 o A/9).
Ai fini IRPEF vi sarà la deduzione dal reddito complessivo fino all’ammontare della rendita catastale dell’unità immobiliare stessa (e delle eventuali relative pertinenze).
Quindi nessuno di voi due pagherà.
 
U

User_54145

Ospite
Nemesis, ti ringrazio molto per la tua risposta assai interessante. Il bilocale è categoria A/2, quindi dovrebbe rientrare nel caso che hai prospettato.

Come avrai intuito, non sono certo ferrato in materia e, per l'atto, ovviamente mi rivolgerò ad un notaio.

Se non ti è di troppo disturbo, con riferimento a quanto hai esposto, desidererei i seguenti chiarimenti:

- Quando dici "Quindi nessuno di voi due pagherà" ti riferisci all'IRPEF o all'IMU?
In altre parole se c'è qualcosa da pagare (credo l'IMU), spetterà a me o a mio figlio? E per intero (se è l'IMU)?

- La Legge di Stabilità 2016 ha per caso vanificato la procedura da te descritta? Ti chiedo questo perché inizialmente pensavo di optare per un comodato d'uso gratuito, ma la suddetta Legge di stabilità ha di fatto (almeno nel mio caso) introdotto costi non indifferenti.

- Mio figlio attualmente non ha alcuna proprietà. Se gli concedo il diritto d'uso o di abitazione (ed egli costituirà lì la sua abitazione principale) cosa accade se in un futuro egli acquisterà un proprio immobile: sarà prima casa (4%) o seconda casa (10%)?

Grazie ancora per la squisita disponibilità.
Ivan Longo
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi nessuno di voi due pagherà" ti riferisci all'IRPEF o all'IMU?
A entrambe le imposte.
cosa accade se in un futuro egli acquisterà un proprio immobile: sarà prima casa
Sì, se vi saranno tutti i requisiti per l'acquisto agevolato. Ovviamente, con quell'acquisto ne diventerà il soggetto passivo IRPEF e IMU. Quindi si riproporrà (per lui) l'esigenza che hai tu ora, di non dover pagare IRPEF e/o IMU sull'immobile diverso dall'abitazione principale.
 
Ultima modifica:
U

User_54145

Ospite
Riprendo questo mio precedente post del febbraio scorso per chiedere ancora un aiutino a Nemesis in particolare e a tutti in generale ;) Mi scuso per la lunghezza del post.

Primo quesito: ho provato a chiedere ad un notaio per il discorso "atto notarile il diritto d'uso o di abitazione"; ovviamente conosceva ciò ma mi riferiva che comunque IMU e IRPEF l'avrei dovuta pagare. Mi sorgono spontanee le seguenti domande: mi sono espresso male parlando di "atto notarile il diritto d'uso o di abitazione"?, ho sbagliato notaio? è meglio rivolgersi ad un commercialista per i relativi aspetti fiscali e poi andare documentato da un notaio?

E infine: qualcuno saprebbe indicarmi (ovviamente in privato) un notaio in Torino già esperto delle ricadute fiscali positive che mi ha gentilmente indicato in questo thread Nemesis? La mia e-mail è: ivan.longo@mail.com

Secondo quesito: mio figlio deve compilare il modulo di cambio residenza per andare, appunto, nel suddetto bilocale. Nel modulo deve indicare, tra i 6 punti sottoelencati, in quale situazione egli si venga a trovare:

1) Di essere proprietario/a (o comproprietario/a)
2) Di essere intestatario/a del contratto di locazione regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate di ...
3) Di essere intestatario/a di contratto di locazione relativo a immobile di Edilizia Residenziale Pubblica (ATC, IACP ...)
4) Di essere comodatario/a con contratto di comodato d’uso gratuito regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate di ...
5) Di essere usufruttuario/a, in forza del seguente titolo costitutivo: ...
6) Di occupare legittimamente l’abitazione in base al titolo di seguito descritto (es. contratto di locazione in corso di registrazione nei primi 30 giorni dalla stipula; coabitazione con altro/a avente titolo: in tal caso inserire i dati relativi; altro)


Presumo che il punto relativo al suggerimento di Nemesis sia il (6) dove sotto la voce "altro" andrebbe specificato ... che dicitura?

Grazie ancora per il prezioso aiuto che offrite tramite questo forum.
Ivan Longo
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
mi riferiva che comunque IMU e IRPEF l'avrei dovuta pagare.
Sbagliava.
Nel modulo deve indicare, tra i 6 punti sottoelencati, in quale situazione egli si venga a trovare
Finché non sarà titolare di un diritto reale sull'immobile, e in mancanza di un contratto di comodato registrato, dovrà indicare al punto 6) di essere comodatario con un contratto verbale. Allegherà una tua dichiarazione in cui confermerai tale situazione.
 
U

User_54145

Ospite
Grazie 1000 Nemesis, sempre disponibile e preciso.

Proprio stamani, ho riferito della cosa al mio commercialista, ed egli mi ha confermato la correttezza (ma non avevo dubbi) di quanto asserivi tu in proposito.
L'unico dubbio rimastomi è "quanto" mi potrebbe costare un'atto notarile per il diritto d'uso o di abitazione a mio figlio. La rendita catastale del bilocale è di 530 euro che, a spanne, nel mio comune, mi fa un'IMU di circa 900 euro/anno.
In altre parole, solo avendo un'idea (sempre a spanne) di quanto costi il suddetto atto potrò fare una valutazione costi/benefici per la scelta finale.

Ivan Longo
 

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